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Fare SEO all’estero e altre fantastiche idee in merito

Se ti sei chiesto o hai semplicemente constatato che le tue attività  sul web non siano percepite come in realtà  vorresti, potrebbe essere colpa di tanti fattori tra cui il paese in cui vivi. E’ noto infatti, che il range di professioni legate alla cura e la gestione di attività  online, tra cui la seo, non godono di un adeguato riconoscimento professionale in Italia.

Per molti, il termine stesso rappresenta un’incognita e non è un caso che chi opera nel settore, abbia difficoltà  anche solo a spiegare quello che fa in ufficio. Il discorso, però, ci introduce all’argomento ma non è l’unico fattore scatenante; ad oggi, i motivi per cui essere tra i primi risultati in più lingue, sono tanti e tutti molto giustificabili. Maggiori clienti, più richieste, pagamenti più celeri e decisamente più corposi. Queste sono solo alcune delle ragioni per cui localizzare il proprio sito in un’altra lingua è vantaggioso. Non bisogna comunque trascurare anche l’altro lato della medaglia, per non ferirsi con la stessa arma.

Fare SEO all’estero: qualche riflessione

Budget
Chiaramente, il budget per la SEO, in un mercato in lingua inglese, non può essere lo stesso che per l’ottimizzazione sui motori di ricerca in Italia. Se le lingue fossero delle città , infatti, l’inglese corrisponderebbe a una gigantesca metropoli, mentre l’italiano a un paesino di campagna. Maggior competizione, a volte, vuol dire anche maggiori investimenti e di conseguenza un mercato molto più dinamico rispetto al nostro Bel Paese. Non va dimenticato inoltre, il fatto che la SEO in inglese non si concentra solo su Google ma anche su altri engine molto in voga nel mondo (Bing e Yahoo giusto per citarne due).

User Experience
Se vuoi proporre una pagina web in una lingua diversa dalla tua, devi essere in grado di proporre un contenuto ben realizzato e che trascini l’utente fino in fondo al funnel, mettendolo nelle condizioni di compiere l’azione che ti sei preposto. Se traduci parzialmente il testo o se provvedi a un contenuto scritto davvero male, stai sicuro che il visitatore non gradirà  i tuoi sforzi. Questa è una delle condizioni per cui, lavorare di SEO in un’altra lingua, è sconsigliabile.

Writing
Abbiamo usato il termine “tradurre” fino a questo punto ma in realtà , è meglio sostituirlo con “localizzare”. Questo perchà© tradurre da solo, anche se fatto bene, non basta. Uno dei capisaldi della buona SEO, è quella di fornire contenuti di qualità . Per questo motivo, una traduzione letteraria non basta per generare un reale interesse da parte dei lettori. Quello che dovrai fare, è appunto, adattare i contenuti in modo che siano coerenti con il paese target. Parlare, per esempio, di “campionato di Football americano” non è la stessa cosa che citare direttamente il termine Super Bowl.

Come hai potuto constatare, fare SEO in Italia è ben diverso che operare all’estero. Sicuramente ci sono diversi vantaggi nel varcare le Alpi e spingersi in un mercato ampio come quello dei siti scritti in inglese. Se hai esperienza e familiarità  con le nazioni target, dunque, non esitare. Se invece, le tue competenze “straniere” sono appena sufficienti è meglio considerare un dietro-front momentaneo in attesa di affinarle ulteriormente. O in alternativa, appoggiarsi a chi in altre lingue, opera già  ed è un esperto. Seo Heroes, per esempio, offre una vasta gamma di servizi e supporto per la SEO in lingua inglese e in tutti i paesi del mondo. Vale la pena interfacciarsi con realtà  del genere, prima di fare il passo più lungo della gamba!

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