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Google riesce a leggere il testo sulle immagini? Un test SEO sul campo

Schermata 2020 06 26 alle 15.19.19

Aggiornato il: 14-10-2022 13:22
Se state pensando di scrivere su delle immagini per inserire o creare banner o titoli del vostro sito, fino a qualche tempo fa non sarebbe mai stata una buona idea: e adesso? Google infatti non sembra in grado di leggere o vedere quel testo, quello scritto sull’immagine, pero’ le ultime evoluzioni in fatto di IA potrebbero smentire questa pratica, e rendere il nostro lavoro leggermente più flessibile.

Cosa dice la SEO classica a riguardo: usa alt

Il modo corretto per far vedere il testo sulle immagini a Google è quello di inserire un valore significativo all’attributo alt con il testo che volete (quindi ad esempio un nome o una descrizione dell’immagine, o parlando in modo più “seo”, dell’intento di ricerca in caso), quindi se ad esempio scrivete “LOREM IPSUM” nell’immagine è OK, siete liberissimi di farlo, ma se poi usate l’immagine nel vostro sito dovrete fare cosà¬:

<img src=”lorem_ipsum.png” alt=”Lorem ipsum”/>

Quindi scrivere il nome della parola chiave, o della frase, che vorreste indicizzare:

  • nel nome del file
  • nell’attributo HTML di <img> di tipo alt.

La SEO di Google Images è cambiata?

In realtà  alcuni test sperimentali hanno evidenziato che a determinate condizioni il testo nelle immagini sembra essere in qualche modo leggibile, e questo è vero più o meno da fine 2019. Ho voluto fare un piccolo test SEO, a questo punto, per capire se la cosa è effettivamente plausibile oppure no.

Il mio test:Schermata 2020 06 26 alle 15.17.04

Per semplicità  ho considerato un nome del tutto inventato, come generato dal simpatico generatore di parole inventate che trovate qui: poi ho generato un’immagine inedita su Google (un fotomontaggio generato con FaceSwap), che poi ho fotoritoccato su GIMP aggiungendo la parola chiave in questione.

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La parola inventata, nello specifico, era

Schermata 2020 06 26 alle 15.17.04

che riporto come immagine e, per ovvie ragioni, non come testo. L’immagine è stata salvata in formato doppio:

  • solo la scritta
  • l’immagine con la scritta;

avendo l’ovvia accortezza di non citare in alcun modo, in formato testuale, quella parola nel nome dell’immagine.  In questo modo, infatti, mi aspetto che Google la riesca a leggere e restituisca dei risultati alla ricerca della parola Schermata 2020 06 26 alle 15.17.04.

Ecco l’immagine che ho usato con la scritta sopra (ce ne sono anche altre di scritte, volutamente):

reflect f52f6390 54f5 4167 929c d76073df3ee2

Cosa succederà ? Google riuscir๠a vedere il testo dentro l’immagine senza alcun riferimento di altro genere nel nome, nel path o nell’attributo alt che solitamente si usava?

Specifico inoltre che la SERP di Google Images era inizialmente vuota:

Schermata 2020 06 26 alle 15.19.19

Quindi ho sottoposto questa pagina a Google Search Console:

Schermata 2020 06 26 alle 15.29.15

ed ho aspettato un po’ di tempo.

Risultato del test

Dopo qualche minuto, le immagini erano state indicizzate (due su tre), e Google sembra aver preferito le immagini grandi rispetto a quella piccola. L’immagine piccola, con su scritto Schermata 2020 06 26 alle 15.17.04, è stata curiosamente ignorata.

Schermata 2020 06 26 alle 15.32.05

Conclusioni

Il test sembra quindi aver confermato che la convezione dell’attributo alt non è per forza strettamente necessaria, e che Google è in grado di indicizzare tranquillamente il testo dentro le immagini. Immagino che la leggibilità  del testo dentro l’immagine sia un requisito fondamentale per far funzionare il tutto, ovviamente, e anche se fossero presenti più scritte in teoria dovrebbe funzionare su tutte.

Ricordo che comunque NON è buona norma, sul web, inserire del testo dentro le immagini, se non strettamente necessario.

Aggiornamento (8 luglio 2022)

Andando a cercare su Google Schermata 2020 06 26 alle 15.17.04, non esce più fuori nulla, tantomeno l’immagine che avevo caricato. Nel frattempo ho effettuato un cambio di hosting e aggiornato la versione Linux che fa funzionare questo WordPress, per cui il contenuto è stato evidentemente declassato o rimosso, nonostante non fosse una parola chiave competitiva ma del tutto inventata.

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cyberpunk 12

Ingegnere informatico per passione, consulente per necessità, docente di informatica; ho creato Trovalost.it e ho scritto quasi tutti i suoi contenuti. Credits immagini: pexels.com, pixabay.com, wikipedia.org, Midjourney, StarryAI, se non diversamente specificato. Questo sito non contiene necessariamente suggerimenti, pareri o endorsement da parte del proprietario del progetto e/o espressi a titolo personale. Per contatti clicca qui


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