Uno dei meme più simpatici e diffusi del web è sicuramente quello che immortala la stella del calcio internazionale Leo Messi che, con volto sbigottito e sorpreso e la “mano a coppino” (gesto molto “italiano”) sembra chiedere a qualcuno che non si vede nella foto (probabilmente l’arbitro) il “perchè” di un qualcosa che è avvenuto in campo. Analizziamo come il meme viene utilizzato dagli utenti.
Messi è una fabbrica di meme.
Sebbene il meme di Messi con la “mano a coppino” (ribattezziamolo cosà¬) sia uno tra quelli più noti e diffusi, al campione argentino, negli anni, ne sono stati affibbiati diversi, un po’ perchè la sua espressione facciale è effettivamente particolare – non la vedremmo male in qualche film di serie Z ad interpretare i ruoli bislacchi di un Alvaro Vitali qualunque – un po’ perchè prendersi gioco di lui equivale un po’ a dissacrare e farsi beffe di uno dei più grandi campioni sportivi, nonchè persoanggi mediatici, che siano mai esistiti.
Ecco, ad esempio, due meme che riguardano la “pulce” che lo immortalano nei primi anni della sua carriera con espressione mista tra sorpresa e delusione con cui gli internauti si sono divertiti a scherzare e creare i loro ironici fotomontaggi:
In quest’altra foto, diventata a sua volta un meme, si vede invece un Messi quasi in lacrime dopo aver sbagliato il calcio di rigore decisivo nella finale di Coppa America del 2016, persa contro il Cile. Mentre nei due meme sopra riportati generalemente vengono ricostruite ironiche vignette aventi a soggetto generiche situazioni di stupore e/o delusione, quella di Messi in lacrime è utilizzata per prendere di mira il campione argentino nelle occcasioni in cui le cose per lui e la sua squadra non vanno per il verso giusto:
Messi con la “mano a coppino”
Ma, senz’ombra di dubbio, il meme più iconico con soggetto Leo Messi è quello che lo ritrae con la “mano a coppino”, un gesto molto utilizzato nella comunicazione non verbale di noi italiani (non dimentichiamo che, seppur Messi sia di nazionalità argentina, ha origini italiane testimoniate dal cognome stesso) che, in base alla situazione, può significare: “che vuoi?”, “perchè?”, “cos’è successo?”, “cos’hai fatto?”, “cos’ho fatto?”, “non è vero!”, “che vuol dire?”, “come ti permetti?” e molte altre domande ed esclamazioni simili.
Questa pluralità di significati associabili al gesto della mano, sommata alla simpatica espressione sbigottita del volto del campione, ha fatto sଠche il meme, dopo anni dalla prima comparsa, venga tuttora utilizzato in molteplici esilaranti contesti che hanno come minimo comun denominatore la sottolineatura di situazioni che inducono alla stupore e all’incredulità :
Ovviamente, come spesso avviene con i meme, anche l’immagine di Messi è stata combinata insieme a quella di altri memi (sà¬: dicamolo una volta per tutte, seppur forse suona male, dizionario alla mano, il plurale di “meme” è “memi” e, almeno per una volta, nell’articolo abbiamo voluto scriverlo in maniera corretta!) per raddoppiare l’umorismo:
(Tutte le immagini riportate nel presente articolo sono state tratte dai social).
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