Oggi vi presenterò un po’ di immagini generate da una AI realmente impressionanti, e che mostrano le potenzialità di uno strumento di generazione di immagini artistiche originali puramente algoritmico. Durante lo scorso fine settimana, infatti, ho sperimentato un po’ di software per la generazione di immagini: subito dopo i deepfake, infatti, si tratta di una delle maggiori innovazioni dell’ultimo anno, tanto più che ormai siamo già al punto in cui queste tecnologie sono diventate alla portata di chiunque. Questa soluzione è molto maneggevole, alla fine, tanto che produce risultati impressionanti quasi sempre al primo colpo: il sito funziona a crediti, una volta finiti vanno guadagnati mediante bonus oppure, al limite, vanno acquistati (il che serve anche a generare immagini di risoluzione più grande).
Di base il sito funziona gratuitamente e c’è anche l’app ufficiale nello store di Google (che pero’, al momento dei test, ogni tanto si blocca e va riavviata).
Come funziona StarryAI
StarryAI è il software che ho usato per generare queste immagini, usando vari motori grafici e stilistici, e spesso esplicando dettagli impressionanti dentro la descrizione (che trovate come didascalia all’interno delle singole immagini). Una buona soluzione che presenta un’interfaccia semplice e funzionale; c’è la versione web e l’app come accennavo e numerosi parametri che ho testato un po’ a naso, senza approfondire.
Quelli che riporto di seguito sono i risultati che ho ottenuto.
Nel primo caso ho sottoposto un mio selfie e ho chiesto una versione cyberpunk dello stesso. Il resto lo trovate scorrendo le didascalie tra le singole immagini.
30 immagini fanta-horror generate da un’intelligenza artificiale
Per consultare agevolmente la galleria potete cliccare su una foto qualsiasi e successivamente scorrere a destra e asinistra, cliccando sulle frecce.
Per quello che vale, la mia preferita è ufficialmente la prima di American Psycho, che ritengo essere la migliore di questo giro di generazioni in cui ho postato quello che era obiettivamente uscito meglio. Con più generazioni sucessive, peraltro, la qualità dell’immagine tende a migliorare (l’immagine del robot che pensa, ad esempio, è stata riprodotta dopo due passaggi dell’algoritmo). Le didascalie delle immagini sono state tradotte in italiano per semplicità, ma vanno scritte in inglese e, per quello che vale, il modo in cui vengono scritte.
Generare video con StarryAI
Le potenzialità di StarryAI non si fermano qui: in pochi sanno, ad esempio, che è possibile anche generare dei video artificiali a mo’ di morphing di come l’immagine viene ricreata “in tempo reale”. Un modo interessante per comprendere come venga creata l’immagine attraverso varie iterazioni ripetute, partendo da un’immagine sfocata che poi prende maggiore definizione col tempo, e la cui risoluzione aumenta in tempi maggiori di esecuzione. Come a dire: per creare un’immagine HD di un quadro ci vuole più tempo di quanto ce ne voglia per un’immagine Instagram, per intenderci, e questo è ciò che avviene anche se l’artista fosse un essere umano, in effetti.
Credits: via StarryAI
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