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Che cos’è davvero DVB-T3

L’altro giorno stavo cercando un decoder per il nuovo digitale terrestre (DTT) e mi sono recato al negozio sotto casa, il classico emporio cinese che ho sempre trovato molto fornito di cavetteria e adattatori di cui spesso mi servo. Di fatto, avevano un decoder DTT con su scritto DVB-T3, e visto che ricordavo che il nome dello standard fosse DVB-T2 ho temporeggiato per capire se potessi prenderlo e andasse bene per me o no. L’idea era un adattatore DTT che mi permettesse di vedere la TV secondo lo standard video vecchio, ormai in disuso, (MPEG-2) in favore del nuovo (MPEG-4) che supporta 4K e 8K. In tutto questo, per inciso, internet non c’entra nulla: la trasmissione video avviene via onde radio.

Nella mia vecchia TV Sony, infatti, ci sono complessivamente due porte HDMI, una per l’antenna (femmina), poi ci sono le prese audio e video esterni, la cara vecchia intramontabile scart (ormai quasi del tutto inutile). Anche se mancava una presa USB, quel decoder DVB-T3 sembrava fare davvero al caso mio! Cercando informazioni su internet dal cellulare, sono usciti articoli che mi hanno scoraggiato dall’acquisto, e soprattutto – cosa curiosa, se non altro – su Amazon non c’è traccia di decoder DVB-T3, almeno al momento in cui ho provato a cercare (metà gennaio 2023).

Meno male che non l’ho comprato, perchè sembra che si tratti di uno standard totalmente diverso da quello DVB-T3. Secondo la definizione ufficiale di ChatGPT, DVB-T3 è una specifica per la trasmissione televisiva digitale terrestre (DTT) che utilizza la tecnologia HEVC (High Efficiency Video Coding) per migliorare la qualità dell’immagine e aumentare la capacità di trasmissione. In altre parole, utilizza un algoritmo di compressione video più efficiente per trasmettere segnali televisivi con una qualità migliore rispetto alle tecnologie precedenti, utilizzando lo stesso spettro di frequenza. Detta così sembra ok, ma c’è un discorso di compatibilità che vale la pena di chiedersi, a cui non ho saputo dare una risposta certa e che, nel dubbio, mi ha spinto ad optare per il classico (e standard per l’Europa) DVB-T2.

Se dovete switchare (come scrivono quelli bravi…) al nuovo digitale terrestre in 4K obbligatorio a partire dal 1 gennaio 2023, non vi resta che andare su un decoder DVB-T2 e, almeno per il momento, abbandonare l’idea di adottarne uno con il 3 al posto del 2. Può darsi anche che funzioni, in effetti, ma è abbastanza complicato provarlo per cui nel dubbio restiamo sulle cose note.

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