Introduzione
Il contatore di visite (il widget che permette di mostrare ai visitatori di un sito quante visite ha fatto una pagina) è un oggetto un po’ vecchiotto, ma decisamente interessante per molti webmaster. Mostrare le visite al proprio sito sarà una cosa un po’ anni novanta, forse, ma rimane una richiesta molto frequente da parte dei numerosi webmaster e blogger della community di WordPress. In Blogger viene fornito tra i widget standard, mentre in WordPress non esiste di default: deve essere previsto a parte con un plugin oppure programmandolo. In questo articolo vedremo tre plugin che permettono di conteggiare manualmente le visite al nostro sito, ed un po’ di indicazioni di massima su come realizzarne uno “a mano”.
Ricordo che alcuni di questi plugin conteggiano le visite uniche (cioè il numero di visitatori), mentre altri contano le impressioni (cioè il numero di visualizzazioni del sito web).
Ricordo che questo counter è un po’ grossolano, oltre ad essere vecchio: essendo un metodo interno è falsificabile dal webmaster, per cui eventuali inserzionisti sul vostro sito potrebbero diffidare dal vostro counter interno. Meglio usare soluzioni terze esterne per conteggiare le visite, in generale, come ad esempio Google Analytics.
WordPress Hit Counter
Una delle prime scelte possibili per inserire un contatore di visite sulle varie pagine di WordPress è questo plugin, che possiede pure un discreto supporto e sembra funzionare benone (non è stato testato con le versioni più recenti di WordPress, ma dovrebbe comunque funzionare). In pratica piazza un contatore numerico con le cifre a scorrimento – in gergo si chiamano odometer – in automatico, di default, all’interno del footer, mostrando quante visite ha fatto il vostro sito. Per una questione di flessibilità è possibile impostare a mano la cifra di partenza del conteggio – il conteggio è globale ed unico per tutte le pagine del sito – e si può scegliere tra un discreto numero di stili grafici diversi.
ADS-WP SITE COUNT
Questo plugin serve a mostrare un contatore di visite all’interno del sito in WordPress, sia come immagine che come testo. Supporta attivamente inglese e tedesco come lingue, da provare.
Hit Counter Max
Abbastanza simile a WordPress Hit Counter, permette di impostare facilmente un contatore di visite e piazzarlo all’interno del nostro sito web, con numerose opzioni al seguito: contare il numero di visitatori unici, escludere il nostro IP dal conteggio (trova il tuo IP, a proposito: apri il link e clicca su “Il mio IP“), mostrare il contatore nel footer, impostare un numero di partenza dal quale conteggiare le visite e mostrare o meno i credits degli autori.
Creare un contatore di visite manualmente
Creare un contatore di visite non è difficile: si tratta di un discreto esercizio di programmazione per cui è sufficente sapere come si creino i plugin per WordPress. Prima di tutto il plugin deve essere diviso in due sezioni: front-end (cioè la parte di sito web visibile dall’esterno) e back-end (le impostazioni che vedremo solo noi).
Per funzionare, bisogna capire se vogliamo conteggiare visite o impressioni, e se vogliamo conteggiarle puntualmente su ogni pagina web del sito oppure come singolo contatore per tutte le pagine indifferentemente. Se vogliamo contare le impressioni è facile: basta inserire una variabile che si incrementa in automatico ad ogni visualizzazione, e salvare il valore in una tabella MySQL. Se invece volessimo conteggiare gli unici dovremmo salvarci anche l’IP dell’utente (per la legge sulla privacy attuale, solo una parte dell’IP va salvato o va salvato in forma di hash o criptato) ed andare a conteggiarlo mediante un’operazione di count in MySQL.
Per la parte backend e frontend bisogna essere sviluppatori WP di discreto livello, ovviamente, ed andare a leggersi un po’ di documentazione ed esempi prima di iniziare.
Tra le opzioni base del plugin metterei:
- il numero di partenza da cui iniziare a conteggiare (ammettendo che uno voglia “gonfiare” le cifre o, più onestamente, conteggiare in modo corretto quelle che prima contava con un altro metodo esterno)
- un paio di stili CSS tra cui scegliere (ad esempio quelli dell’odometer in jQuery, uno dei migliori e più pratici plugin del genere)
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