Tra le novità del panorama hosting odierno, segnalo un servizio che mi sembra davvero meritevole ed interessante di un piccolo, fugace quanto sintetico aggiornamento. Parliamo dei servizi di hosting scalabili sull’uso che se ne fa, una caratteristica che formalmente molti servizi già hanno ma che, alla prova dei fatti, non sempre viene rispettato: si finisce infatti quasi sempre per pagare per pacchetti mensili che poi, alla fine, non ci permettono davvero di poter risparmiare.
La novità arriva da Aruba, un servizio di cui abbiamo parlato nell’apposita recensione, e passa per un’idea davvero innovativa e all’avanguardia. Il servizio cloud in questione passa per l’idea di scalare le risorse, cioè di far pagare all’utente soltanto quello che utilizza: un’idea che sfruttano servizi molto grossi come Google Cloud, Amazon AWS, ma anche dalle nostre parti sia SeeWeb che Cloud.it, nello specifico. Parliamo infatti di Jelastic Cloud, un cloud che virtualizza le risorse a partire da cloudlet, cioè piccole istanze autonome che includono un sistema operativo con server, database e spazio su disco, a partire da 128MB di RAM di base e vCPU (CPU virtualizzate) di 400 Mhz di frequenza come minimo. La tariffazione di questi servizi segue il modello pay-per-use, ovvero “paghi per quello che usi realmente“), ma si possono sfruttare anche pacchetti pre-configurati con pagamenti a cadenza mensile. Ovviamente, poi, la soluzione in questione può essere utilizzata anche per CMS diversi da WordPress e più complicati o “esigenti”, sempre facendo le opportune valutazioni di costi-benefici e di tecnologie in ballo.
Il pagamento, poi, è realmente a consumo: nel caso dei servizi in questione si parte da 0,0040 € all’ora, leggermente scalabili in base alle istanze in uso, il che potrebbe rivelarsi ideale per i siti in WP che non facciano molte visite e se, a conti fatti, si riesca a risparmiare qualcosina rispetto alle classiche soluzioni condivise (che sono invece a costo fisso, non dipendente dall’uso). Mi sembra un prezzo molto interessante che potrebbe interessare molti dei webmaster in ascolto, a conti fatti. Una delle cose più interessanti a riguardo, poi, riguarda il fatto che le istanze non hanno il problema degli inode limitati, un problema che affligge molti siti che attualmente sono comunque presenti su altri servizi (come questi), e che limitano l’utilizzo delle risorse in maniera consistente. Anche qui rientra il discorso che facevamo prima sullo spazio su disco, che come abbiamo constatato non è mai davvero senza limitato (e non potrà mai esserlo, salvo clamorose tecnologie come quelle quantistiche che smentiscano questo limite fisico imprescindibile). La tariffazione a consumo di Jelastic Cloud, di fatto, riguarda sia la banda utilizzata dai visitatori del sito che lo spazio web che si andrà ad occupare – quindi è bene farsi i conti sulle dimensioni effettive del proprio sito, in effetti.
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Fino ad allora, pertanto, pagare un hosting “a quote” sarà una buona idea per moltissimi di noi.
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