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PageRank: quanto vale oggi, e perchè ancora ne parliamo

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Basta giocare sul PageRank per fare SEO oggi? Anni fa, forse un po’ a fatica, avremmo dovuto ammettere che è cosà¬: oggi le cose stanno cambiando, e le varie strette sulle penalizzazioni di Panda, Penguin e compagnia lo hanno ampiamente dimostrato. No, ormai fare SEO non coincide più con “manipolare il PageRank” e comprare link ad alto PR: è un’attività  che passa per forza dal capire al meglio, anzitutto, il profilo dell’utente medio e le sue esigenze.

Manipolare il PageRank, cioè aumentare il peso delle pagine web che puntano il nostro sito al fine di migliorarne il posizionamento, : questo ha provocato varie conseguenze sul mercato SEO, tra cui (a fini pratici) l’aumento inevitabile del costo delle consulenze, che prevedono analisi, produzione massiva e distribuzione di contenuti originali, spesso frutto di ricerca, documentazione e studi di mercato ad hoc. Sono finiti insomma i tempi delle consulenze low cost SEO, e questo in via del tutto definitiva secondo me.

Anche Cyrus Shepard nel suo SEO Myths, al punto 9, lo sostiene apertamente premettendo che, come suggerivo all’inizio, è stata senza dubbio una metrica SEO di qualità :

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  1. la toolbar del PageRank non sarà  più aggiornata, per cui la misura tende ad essere inaffidabile;

  2. la correlazione del PageRank con i risultati di ricerca è insignificante;

  3. il PageRank è troppo facile da manipolare.

Questo discorso si può estendere facilmente alle stime sul valore delle pagine web come la Page Authority dello stesso MOZ, che è un valore arbitrario basato su un algoritmo non noto (se fosse open source, le cose cambierebbero), che non si capisce per quale motivo dovrebbe essere più autorevole di una valutazione fatta mediante una consulenza.

Un ennesimo numerino, insomma, che – come spiegato nella pagina stessa – si arrocca dietro calcoli matematico-statistici di natura predittiva che gli autori non rivelano, e di cui dovremmo fidarci a prescindere soltanto perchè “se Google fa calcoli complicati, li facciamo anche noi e da ciò deriva l’affidabilità  della misura”*. Una presa di posizione francamente poco credibile a cui personalmente tendo a non dare nessun credito, se non per avere un’idea grossolana ad esempio dei miei competitor.

*L’originale riporta: this metric is meant to approximate how competitive a given site is in Google.com. Since Google takes a lot of factors into account, a metric that tries to calculate it must incorporate a lot of factors, as well.

Definizione di PageRank

Il PageRank è una delle prime metriche in assoluto usate da Google. Si tratta di un algoritmo numerico registrato negli USA con brevetto US 6285999 , che trae il suo nome da quello del suo ideatore, Larry Page di Google.

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Il funzionamento del PR è molto semplice, nella sua forma più elementare: si assegna un maggior “peso” lato posizionamento ad ogni pagina web sulla base del numero di link che quella pagina riceve. Per cui, ad esempio, la home page che di solito è una delle pagine più citate e linkate dall’esterno riceverà più PageRank di quanto non avvenga per le pagine interne, questo almeno nella media dei casi. Per il PageRank valgono, con pesi differenti, sia i link provenienti dallo stesso sito che quelli provenienti da altri siti web, e la formula per il suo calcolo è ricorsiva in quanto valuta a sua volta il peso dei domini concorrenti secondo la stessa logica.

Secondo la formula generale il PageRank si calcola così:

ovvero il calcolo del PageRank di A (la pagina web che desideriamo considerare nel calcolo) è frutto di una somma tra due elementi frazionari. Nel primo termine si considera il numero di pagine note globalmente (N), rapportato ad un fattore di dumping d (generalmente 0.85), nel secondo termine si conteggia la somma dei rapporti tra i singoli PR di ogni pagina (numeratore) ed il numero di link complessivi di quella pagina (C[P]). La ricorsione è evidente dalla presenza di PR sia a sinistra che a destra del segno di uguaglianza, mentre la formula esprime in sintesi il fatto che più pagine linkano il sito e più sono “dense” maggiore sarà il valore del PageRank.

C’è comunque da considerare che nel frattempo le metriche SEO si sono molto evolute e ragionano in termini differenti dalla metà degli anni novanta, per quanto il PR resti una metrica stranamente considerata da molti SEO e spesso fraintesa o iper-valutata. Di fatto, che una pagina abbia PageRank elevato non significa che si posizionerà automaticamente sulle SERP. Correlazione non implica causalità, in effetti: se una qualsiasi metrica è elevata è plausibile che ci siano buone potenzialità di posizionarsi ma non la garanzia assoluta che ciò avvenga.

Photo by Search Engine People Blog

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