Hosting con Plesk: ecco perchè valutarlo


Gli hosting con Plesk offrono, a fianco della comodità  di disporre di PHP ed altri linguaggi server side (Python, Perl, e via dicendo) la possibilità  di gestire tutto – o quasi – il nostro spazio web senza dover ricorrere ad SSH (il terminale di comando). Plesk, in alternativa al più noto cPanel, offre quindi un pannello di controllo grafico semplice ed immediato anche per i principianti.

Cos’è Plesk?

Plesk è un pannello di controllo grafico (GUI) per la gestione di hosting e siti web che viene distribuito con licenza proprietaria: per quanto sia un fattore non troppo rilevante per la maggiorparte dei prezzi sui piani che lo offrono, bisogna tenere conto che potremmo pagare qualcosa in più gli hosting che lo supportano.

A cosa serve Plesk?

Plesk permette, similmente a cPanel, di accedere alle funzionalità  di amministrazione del nostro sito o servizio web, tra cui elenchiamo le funzioni più importanti:

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  1. creare, cancellare, gestire ed ottimizzare database (sia mediante funzioni ad hoc che via PHPMyAdmin);
  2. creare, gestire, cancellare domini, domini di addon, sottodomini e domini in parking (a seconda del piano di hosting questa funzione potrebbe non essere disponibile per intero);
  3. creare, gestire, cancellare account per l’accesso via FTP;
  4. gestire il file system del nostro sito direttamente dal browser (File Manager);
  5. gestire ed impostare funzioni avanzate del sito tra cui, ad esempio, cron-job;
  6. eseguire ulteriori operazioni di controllo sullo stato di integrità  del sistema.

La scelta di Plesk o cPanel è dettata da un mix di preferenze personali e di abitudini: di fatto sono quasi del tutto equivalenti ai fini pratici.

Come accedere a Plesk

L’accesso a Plesk avviene di solito mediante un indirizzo apposito (URL), che può variare a seconda della configurazione dell’hosting in uso: di solito, comunque, si accede mediante uno degli URL personalizzati seguenti (porta di accesso standard: 8443).

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  • miosito.com/plesk
  • plesk.miosito.com
  • miosito.com:8443
  • altroindirizzo.est:8443

Il nostro servizio di assistenza per l’hosting saprà  certamente darci l’informazione precisa a riguardo: una volta aperta la pagina di login, troveremo un campo per la nostra username e per la password per permetterci l’aspetto amministrativo succitato.

Rischi per la sicurezza nell’uso di Plesk

Per ovvie ragioni, la nostra username/password Plesk non dovrebbe essere ceduta o comunicata via mail o altri mezzi (carta ecc.) a nessuno: se lo si fa, deve essere cambiata al primo utilizzo (non sempre è possibile farlo autonomamente, purtroppo, anche sui piani commerciali: bisogna chiedere all’hosting, in caso). In molti casi, inoltre, la username è nota e facilmente rilevabile da terzi: ad ogni modo, in caso di tentativi brute-force di accedere all’account – nelle versioni più recenti di Plesk – si attiva un ban dell’IP sospetto per un certo periodo di tempo. Ragion per cui, se sbagliamo consecutivamente la password, c’è il rischio che il nostro IP sia temporaneamente bannato. Questo spiega la maggioranza delle difficoltà  o impossibilità  nell’accedere a Plesk che spesso tormenta alcuni webmaster. Il fatto che Plesk sia configurato su una porta standard (la 8443, di norma) espone ad ulteriori rischi per la sicurezza, ragion per cui in alcuni hosting più previdenti la porta di accesso viene cambiata.

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Hosting con Plesk

Di norma gli hosting PHP / MySQL / Apache (e non solo) danno Plesk per circa il 15-20% (fonte della stima: risultati di ricerca di Google) dei piani commerciali più noti. Cercando su google hosting Plesk e simili troveremo facilmente quello che più ci interessa, in alternativa possiamo considerare i piani elencati di seguito di mia conoscenza.

  1. Netsons
  2. GoDaddy
  3. HostGator
  4. Aruba
  5. OVH
  6. … e molti altri!

Photo by cocoate.com

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