Il celebre sito di file storage in cloud DropBox dovrebbe introdurre prossimamente una novità sostanziale per i suoi utenti: è previsto il supporto ai nuovi file di tipo “segnaposto” (placeholder), ovvero quelli che indicano dimensione e proprietà nel sistema operativo dell’utente ma che, materialemente, sono presenti solo in remoto, e vengono caricati in locale solo su richiesta. I placeholder saranno indicati da un’icona cloud grigia contrapposta a quella verde tipica dei file sincronizzati da remoto a locale.
Gli utenti DropBox non dovrebbero avere alcuna difficoltà ad assimilare la nuova modalità : oltre all’icona verde che indica che il file è disponibile anche localmente, ce ne sarà presto una seconda a forma di nuvola che indica un file disponibile in remoto, ma non in locale. Solo dopo averlo aperto esso sarà mostrato e scaricato in locale: un trend che il cloud sta portando alle estreme conseguenze, con l’idea di minimizzare lo spazio occupato sugli hard disk locali al minimo della capienza. Del resto l’innovazione introdotta da Project Infinite potrebbe essere effettiva anche solo nel far capire meglio agli utenti dove si trovano i propri file, visto che la cosa è un po’ oscura per alcuni di noi – quantomeno nella mia esperienza – ancora oggi.
Project Infinite non è al momento disponibile per tutti gli utenti, e non è ancora noto quando sarà ufficializzato: nel frattempo, una cerchia ristretta di utenti in private beta avrà l’opportunità di testarlo (fonte).
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