A quanto pare la polizia giapponese ha arrestato una ragazzina appena tredicenne per aver distribuito codice malevolo in Javascript all’interno del web, in particolare su una message board pubblica e probabilmente senza pensare troppo alle conseguenze del proprio gesto. La cosa particolare, pero’, è che non si tratta di un malware; lo script è un semplice loop infinito che carica una finestra di avviso che è, su alcuni dispositivi e su alcuni browser, impossibile da chiudere se non riavviando il sistema. Tutto qui: nessun danno permanente, nessuna cancellazione o compromissione di altri file.
Una situazione piuttosto assurda sotto vari punti di vista: lo script in questione è un semplice loop infinito che fa apparire una finestra di alert impossibile da chiudere, critica non tanto su desktop (dove ormai esiste l’opzione per non mostrare più l’alert e bloccare l’esecuzione) quando su dispositivi cellulari, dove sembra creare numerosi problemi a dispetto della semplicità del codice. In effetti aprendo la pagina, dai test che ho fatto (archiviata da ArsTecnica, e disponibile al link in basso), è possibile bloccare l’esecuzione dello script, ma il funzionamento del browser ne risulta rallentato e deve essere l’utente a bloccare o riavviare lo stesso, cosa che può risultare fastidiosa durante una sessione di lavoro ad esempio. Per risalire all’identità della ragazza la polizia ha prelevato i log della message board, perquisito la casa di un disoccupato di 47 anni e finalmente risalito all’identità della stessa, che ha innocentemente dichiarato che era soltanto uno scherzo e che avrebbe trovato divertente che qualcuno cliccasse su quel link – che, ribadiamo, non provoca danni permanenti al PC ma solo un fastidio eliminabile, alla peggio, riavviando il browser o il sistema operativo.
Per solidarietà – ed in segno di protesta con la polizia giapponese, lo sviluppatore Kimikazu Kato ha creato un progetto open source su GitHub dal titolo ironico Let’s Get Arrested, (Facciamoci arrestare), in contrasto con il considerare una cosa del genere un reato. Nella FAQ del progetto si riporta la domanda “Non siete stati arrestati?” ed una risposta lapidaria: “Potete consegnarvi alla polizia“.
(fonte, Photo by AJ Colores on Unsplash)
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