La notizia è di qualche ora fa ed è stata fornita dall’account Twitter di sicurezza informatica fail0verflow, che racconta di essere riuscito ad ottenere le chiavi di root della PlayStation 5. L’azione non è da poco e denota un problema nella firma digitale del software che gira sul dispositivo, che quindi potrebbe imprevedibilmente (e salvo aggiornamenti futuri) essere in grado di funzionare anche con software e sistema operativo non supportato ufficialmente dalla PS5. Questo potrebbe avere, in altri termini, delle conseguenze importanti, ammesso che sia confermato, dato che sarebbe possibile entrare a livello di root nell’hardware del dispositivo, cosa che la Sony non è (in teoria) intenzionata a concedere – e che invece, come spesso accade in informatica, sembra essere accaduta.
Molti utenti del settore hanno iniziato ad interrogarsi sulle conseguenze di questa possibilità indebita, dalla possibilità di jailbreakare il dispositivo oppure quella, non indifferente, di poter creare app auto-firmate localmente, o comunque di far girare codice di qualsiasi genere unsigned, non firmato digitalmente. Se è vero quanto rivelato, inoltre, è plausibile che un utente abbastanza esperto possa, ad esempio, installare un’istanza Linux su PlayStation ed utilizzare emulatori per giochi non supportati ufficialmente, come ad esempio Steam, Proton ed emulatori di PS2 e PS3.
Questo genere di dispositivi, infatti, funziona secondo una politica piuttosto rigida che impone l’uso di giochi e app che siano firmate digitalmente dall’azienda che produce il software, questo per via di questioni di sicurezza e di politiche aziendali. Al tempo stesso, se c’è la possibilità di autofirmare un software è chiaro che viene un po’ meno tutto il presupposto, per quanto non mancheranno le contromisure ed è plausibile che PlayStation 5 proponga, già nelle prossime ore, un reset globale delle proprie chiavi, invalidando le vecchie e generandone di nuove via firmware. Cosa che non è detto che sia agevole, dato che la cosiddetta rotation delle chiavi sembrerebbe probabilmente non essere supportata, probabilmente essendo il dato impresso via firmware.
Al tempo stesso, giusto l’altro ieri, l’utente TheFlow (noto anche in passato per una varietà di progetti homebrew, in particolare incentrati su PlayStation Vita, con release degne di nota tra cui un port di Grand Theft Auto: San Andreas su vari dispositivi su cui non girerebbe) sarebbe riuscito a raggiungere una schermata di debug della PlayStation 5, mostrandola in uno screenshot su Twitter.
Non agevole fare ulteriori previsioni in merito alle conseguenze, ad oggi, per quanto non manchino utenti che, almeno nelle intenzioni, sembrino intenzionati a comprare una PS5 proprio per via di questa eventuale possibilità . Ci aspettiamo, comunque, una risposta forte da parte dell’azienda che difficilmente passerà sopra la cosa, chiarendo anche ulteriormente cosa debbano fare gli utenti in merito.
Photo by Caspar Camille Rubin on UnsplashÂ
👇 Contenuti da non perdere 👇
- Internet 💻
- Marketing & SEO 🌪
- monitoraggio servizi online 📈
- Programmare 🖥
- Spiegoni artificiali 🎓
- 💬 Il nostro canale Telegram: iscriviti
- 🟢 Virtual server, a cosa servono?
- 🟢 Cosa indicano V1 e U1 in midjourney?
- 🔴 Che significa ubiquo