Star Wars Day: per non dimenticare la storia dello Star Wars Kid


Oggi si commemora la festa di Guerre Stellari

Il 4 maggio è considerato lo Star Wars Day, la giornata dedicata alla saga di George Lucas divenuto uno dei franchise più amati del mondo del cinema. Star Wars è un film di fantascienza dai tratti epici, iniziato nel lontano 1977 e assorto a simbolo della cultura pop e nerd. Il franchise è stato divulgato e diffuso in opere derivate, fan theory, in vari film, in numerosi videogame, romanzi fumetti e parchi tematici. Ad oggi si assume che il valore di Star Wars sia attorno ai 70 miliardi di dollari. George Lucas è ad oggi l’ex presidente e CEO della Lucasfilm.

Che cos’è lo Star Wars Day

Lo Star Wars Day è una giornata commemorativa informale celebrata, ogni anno, il 4 maggio, al fine di celebrare il franchise multimediale di Star Wars. L’osservanza della giornata si è diffusa rapidamente grazie ai giornali, e fin dalle prime celebrazioni che sono avvenute già  nel 1977, anno di uscita del primissimo film della saga. Per comprendere le ragioni del festeggiamento bisogna andare alle origini, citando una delle battute più famose di tutto il film:

May the Fourth be with you

ovvero “che la Forza sia con te”. In inglese, l’assonanza o il gioco di parole è dovuto a quel May The Fouth, che ricorda molto da vicino May, 4th ovvero il 4 maggio espresso in lingua anglofona. Per quanto se la festa non sia stata ufficializzata o creata o dichiarata dalla Lucasfilm, gran parte dei fan di Star Wars hanno scelto di celebrare la festa in questa giornata.

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Curiosità  – Tutti e nove i film della saga sono stati nominati per gli Academy Awards, con vittorie che sono andate alle prime due uscite. Un ennesimo nuovo film, Rogue Squadron, è previsto per il 22 dicembre 2023.

Star Wars Kid: un documentario per discutere di bullismo

Che il protagonista di questa storia, Ghyslain Raza, accettasse di partecipare ad un documentario su sè stesso… bhe, diciamo era molto poco scontato, dopo quello che aveva dovuto passare. Per colpa di un meme che è stato creato a sua insaputa a causa di un nastro VHS sottratto da alcuni suoi ex compagni di scuola, Ghyslain ha purtroppo subito una delle prime forme di cyberbullismo da parte dei compagni di scuola. In seguito gli è stata diagnosticata una forma di depressione, ha dovuto cambiare città  e – per molti anni – è stato lontano dalla scena mediatica per propria scelta. Quasi 20 anni dopo, oggi, ha deciso di cambiare le carte in tavola, e racconta la sua storia nel documentario canadese Star Wars Kid: The Rise of the Digital Shadows, di prossima uscita (non si conoscono, al momento in cui scriviamo, i dettagli sulla data e sulle piattaforme che lo distribuiranno).

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Cos’è Star Wars Kid

Star Wars Kid è il soprannome su internet associato a Ghyslain Raza nell’anno 2003, all’epoca adolescente e ancora minorenne, a causa di un video in VHS convertito in digitale e distribuito, almeno inizialmente, sulle reti P2P. Tale video, che non era pensato per essere diffuso e che venne pubblicato su internet contro la volontà  del ragazzo, lo ritrae mentre prova maldestramente ad imitare le movenze di un personaggio di Star Wars, Darth Maul, utilizzando una lunga asta da golf (nome tecnico: guadino). Da quello che racconta il protagonista, era un modo per dare libero sfogo ad un gioco personale, un qualcosa che mai avrebbe mostrato a qualcun altro e che invece finଠsotto gli occhi di milioni di persone.

Ad oggi, con l’avvento di nuovi strumenti per la condivisione di contenuti e con l’esplosione dei social media, il video ha ricevuto quasi un miliardo di visualizzazioni. Un episodio che fa riflettere e da’ molti spunti su una rinnovata sensibilità , di cui tutti abbiamo bisogno, per evitare e fare attenzione che video privati possano inavvertitamente finire in rete.

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L’incredibile storia del meme Star Wars Kid

Proviamo a riassumere per chi non ne sapesse troppo sul tema, per quanto tra i fan di Star Wars (la celebre saga cinematografica di fantascienza creata da George Lucas) la storia sia piuttosto nota. Siamo nell’anno 2002, in Canada, e il giovane Ghyslain Raza (di soli 15 anni), nell’ambito di un progetto scolastico, prova a imitare le movenze del personaggio di Darth Maul, visto nella saga all’interno del capitolo La minaccia fantasma, uscito 3 anni prima (1999).

In questi casi verrebbe da scrivere “non l’avesse mai fatto“, ma in fondo – a pensarci ancora oggi – perchè non avrebbe dovuto? Tutto questo per quanto la storia sia interessante da analizzare e riscoprire in una veste più corretta, anche a costo di risultare didascalici: si trattava di un video privato fatto per divertimento personale, che mai avrebbe dovuto finire in rete, che ci è finito contro la sua volontà  e che è stato causa di derisione, emarginazione e scherno per anni, per il ragazzo. Al tempo stesso è necessario riconoscere il grande carattere di Ghyslain nell’affrontare la questione, anche ricorrendo a supporto psichiatrico e psicologico, accettando ciò che era successo e facendo leva su se stesso per tornare sulla scena, dopo decenni in cui aveva voluto evitare interviste e contatto con i media a causa del disagio che la questione gli causava. La famiglia chiese un risarcimento danni in tribunale per l’ammontare di 250 mila dollari alle famiglie dei quattro ex compagni di scuola considerati moralmente responsabili della diffusione. Si raggiunse, tuttavia, un accordo pre-giudiziale tra le parti nel 2006, e la causa si concluse in questi termini.

Circolato in varie versioni umoristiche con il nome originale Star_Wars_Kid.wmv, venne proposto in varie versioni manipolate e diffuse da serie TV, comici, blogger e via dicendo. La diffusione del file si accompagnò ad una terribile campagna mediatica, in cui pare che i giornalisti della zona abbiano perseguitato il ragazzo dopo averne scoperto e fatto trapelare la vera l’identità  (un caso di sostanziale doxxing, con rivelazione di nome, cognome e indirizzo), grazie ad un leak o fuga di dati che è partito, da quello che sappiamo, dal blogger Andy Baio (che si scusò pubblicamente in seguito per averlo fatto). Internet è piena di meme con sconosciuti che fanno cose anche imbarazzanti, e se tutti possono diventare a loro volta meme è il caso di ricordare quando le cose possano degenerare, peraltro in un periodo in cui non c’erano nemmeno i social media a fare da capro espiatorio.

La diffusione del meme in questione è stata sintomatica, se vogliamo, di come molti altri video (purtroppo) sono finiti nell’occhio del ciclone su internet a prescindere dalla volontà  dei protagonisti in essi ritratti. E se oggi si parla dei rischi del revenge porn con maggiore sensibilità , lo dobbiamo forse al coraggio di protagonisti come lui, all’epoca ancora minorenne, e nonostante tutto ancora qui a raccontare ad altri ragazzi come evitare rischi del genere, come rialzarsi ancora anche quando sembra che tu abbia il mondo, letteralmente, contro di te a deriderti.

L’anomalia, se vogliamo, di questo tipo di meme, sta nel fatto di essere un meme a valenza socio-culturale: se da un lato fa emergere la figura di un ragazzino diventato uomo suo malgrado, attraversando momenti davvero difficili, il che lo rende superiore a qualsiasi supereroe cinematografico immaginabile (a nostro avviso, quantomeno), c’è da sottolineare l’episodio dello sciacallaggio avvenuto a sue spese, peraltro con la compiacenza della stampa dell’epoca e della sua ben nota fame di scoop. Il documentario dimostra proprio questo genere di cambiamento e suggerisce, in qualche modo, che un’altra vita è possibile anche quando sembra tutto cambiato in modo irreversibile: e dovremmo ricordare, tutti, che siamo anche noi un po’ Star Wars Kid, anche oggi – e forse soprattutto oggi, dove tutti i nostri video e fin troppe foto finiscono con disinvolutura in rete.

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