Definizione peer-to-peer
Il peer-to-peer (detto anche, in sigla o acronimo, P2P) è una tecnologia informatica di rete nella quale i vari nodi, o client della rete, si scambiano informazioni in modo paritario (detti peer, in inglese), cioè possono fare indifferentemente da client o da server (vedi la differenza tra i due in questo articolo).
In secondo luogo, esiste la possibilità che i nodi possano scambiarsi sia informazioni che meta-informazioni sulla connettività, sui dati e sul formato degli stessi: motivo per cui il modello P2P si è consolidato come standard alla base di varie tecnologie come torrent, eMule e molte altre.
Al di là di questo, in alcuni casi il peer-to-peer è diventato un paradigma generale, al di là della sua implementazione, che rappresenta una visione egualitaria di internet in generale.
Esempi rete peer-to-peer
Ci sono molti esempi che si possono fornire nell’ambito dell’architettura di rete P2P, e l’esempio più semplice di tale network è determinato da due computer connessi – si suol dire in questi casi “punto-punto” – sfruttando un cavo di rete ethernet.
Per costruire reti peer-to-peer più popolose, è in genere necessario sfruttare un modem, un modem router o uno switch di rete a seconda dei casi. L’estensione della rete a dimensioni più grandi avviene sia mediante hardware fisico che virtualizzato, ed avviene a livello sia LAN (Local Area Network) che MAN (Metropolitan Area Network) e WAN (Wide Area Network).
Come funziona il peer-to-peer?
Il funzionamento si può comprendere se consideriamo un programma di file sharing come torrent o client di condivisione file come eMule, ad esempio: se un certo numero di utenti (o nodi della rete) condividono un file, questi file saranno disponibili per la ricerca e lo scaricamento nella misura in cui è disponibile una certa quantità di banda presso quei nodi. In questo modo sarà possibile scaricare quei file e metterli a disposizione, a nostra volta, senza l’intervento di alcun server centrale.
Anche il funzionamento della blockchain – il libro mastro sul quale si basano bitcoin ed altre tecnologie sulla stessa falsariga – deve qualcosa all’architettura peer-to-peer: per tenere traccia delle transazioni e perchè le stesse siano confermate dalla rete, infatti, ogni noto deve essere allineato con tutti gli altri, e questo richiede un tempo transitorio in cui la transazione ancora non è stata confermata. Passato questo tempo di allineamento o di conferma, la transazione diventa effettiva per tutta la rete.
Usa il codice
189ed7ca010140fc2065b06e3802bcd5
per ricevere 5 € dopo l'iscrizione
Uso del peer-to-peer nella pratica
Il P2P viene molto utilizzato per il file sharing, cioè per la condivisione di file (ad esempio BitTorrent), ma non è l’unica applicazione disponibile: ad esempio, serve attivamente per fare funzionare tecnologie come le varie criptovalute (bitcoin, ethereum). Al di là dell’esempio abusato del file sharing, spesso al centro di pesanti polemiche sulla pirateria e sul suo uso a tale scopo, il peer-to-peer si adatta a numerose architetture di applicazione, come ad esempio:
- applicazioni di streaming proprietario, come Spotify;
- web cache per reti LAN, come Dalesa;
- applicazioni di calcolo distribuito in genere, nelle quali ogni nodo della rete partecipa attivamente alle attività o ai calcoli;
- condivisione di file tra gruppi di utenti (università , ad esempio);
- mercati digitali online, come ad esempio TradePal;
- sistemi di anonimizzazione degli utenti in rete come I2P.
👇 Contenuti da non perdere 👇
- Domini Internet 🌍
- Gratis 🎉
- Lavoro 🔧
- Marketing & SEO 🌪
- Mondo Apple 🍎
- Spiegoni artificiali 🎓
- 💬 Il nostro canale Telegram: iscriviti
- 🟠 Tecnofobia: le 9 paure più diffuse
- 🟡 10 cose non razionali che forse hai fatto anche tu
- 🔵 Hosting HTTPS: tutto quello che devi conoscere