Gli stipendi degli arbitri di Serie C nel calcio italiano rappresentano un argomento di interesse, riflettendo non solo la responsabilità del ruolo, ma anche le differenze di guadagno rispetto ad altre categorie e posizioni nel mondo del calcio. Scopriamo quanto effettivamente percepisce un arbitro in questa divisione e quali fattori influenzano il loro compenso.
In Italia, il sistema del calcio professionistico è suddiviso in varie categorie, ognuna con il suo livello di competizione. Attualmente, la struttura si presenta così:
- Serie A: È il massimo livello del calcio italiano, composto da 20 squadre. Le squadre che si classificano agli ultimi tre posti retrocedono direttamente in Serie B, mentre le prime quattro possono qualificarsi per la UEFA Champions League.
- Serie B: È la seconda divisione del calcio italiano, anch’essa composta da 20 squadre. Le prime due squadre ottengono la promozione diretta in Serie A, mentre le squadre classificate dal terzo al ottavo posto disputano i playoff per determinare una terza squadra promossa. Le ultime tre squadre retrocedono in Serie C.
- Serie C: È divisa in Serie C/A e Serie C/B, ognuna con 20 squadre. È a sua volta divisa in tre gironi (due da 20 squadre e uno da 19), dove le prime due squadre di ogni girone ottengono la promozione diretta in Serie B. Le squadre classificate dal terzo al decimo posto di ciascun girone disputano i playoff per ottenere ulteriori posti di promozione. Le squadre peggio classificate nei gironi possono retrocedere nelle leghe dilettantistiche.
Stipendio arbitro serie C
Gli stipendi degli arbitri di serie C possono variare in base al livello di competizione e al paese. Tuttavia, in generale, gli arbitri di Serie C in Italia possono guadagnare circa qualche migliaio di euro a stagione, a seconda dell’esperienza e del numero di partite arbitrate. I compensi esatti possono variare e dipendono da diversi fattori come la posizione gerarchica dell’arbitro, la sua esperienza e l’importanza delle partite che arbitra.
Negli incontri di Serie B, gli arbitri ricevono un compenso di circa 1700 euro per ogni partita arbitrata. Passando alla Serie C, i compensi variano ampiamente, oscillando tra i 200 e i 150 euro a partita. Nella Serie D, invece, gli arbitri possono guadagnare tra i 60 e i 40 euro a partita. La categoria Eccellenza offre compensi che vanno dai 35 ai 100 euro, con variazioni legate agli spostamenti necessari. Per quanto riguarda le giovanili, generalmente viene fornito un rimborso chilometrico per coprire le spese di viaggio degli arbitri.
Stipendio arbitro serie B
Gli arbitri di Serie B in Italia generalmente percepiscono compensi più elevati rispetto a quelli di Serie C, ma gli stipendi possono variare in base all’esperienza, al grado e al tipo di partite che arbitrano. In Serie B, gli arbitri possono guadagnare diversi migliaia di euro a partita, con gli arbitri più esperti che possono arrivare a percepire compensi più alti rispetto a quelli alle prime esperienze. Tuttavia, i compensi esatti possono dipendere da molteplici fattori e potrebbero variare da caso a caso.
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Stipendio arbitro serie A
In serie A ci sono i diritti di immagini per cui gli arbitri vengono retribuiti a parte.
Gli arbitri percepiscono un compenso per ogni singola partita che dirigono. Nei match di Serie A, Supercoppa e nei playoff/playout di Serie B, i compensi per ciascun ruolo (fonte) sono i seguenti:
- Arbitro: 4.000 euro;
- Assistente: 1.400 euro;
- Quarto Uomo: 500 euro;
- VAR: 1.700 euro;
- AVAR: 800 euro.
Foto di Chaos Soccer Gear su Unsplash
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