Come sbloccare un sito in WordPress morto


Prima o poi succede a tutti: arriva il momento in cui un errore imprevisto, un aggiornamento che non funziona e la schermata bianca – o simili messaggi di errore critico – impedisce completamente al sito di funzionare. Cosa fare in questi casi?

Riprendere il controllo del sito non è banale, anche perchè – come vedremo tra un attimo – in molti casi il blocco di WordPress può impedire anche al backend amministrativo di funzionare, impedendo quindi di disinstallare o rimuovere le cose che non funziona e qualsiasi attività  web e fermando, almeno per un po’, il nostro business online.

Come recuperare un sito WordPress che non funziona

Quando mi capita di mettere mano ad un sito WP che ha smesso di funzionare, in genere, la prima cosa che faccio è quella di aprire una finestra anonima; solo in questo modo, infatti, saranno annullati gli eventuali cookie precedentemente impostati, e solo cosଠvedrete il sito per come lo vedono tutti gli altri utenti. Quindi come prima cosa aprite una finestra anonima, e digitale l’indirizzo della home: a seconda di quello che vedrete, sarà  necessario agire diversamente.

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Attenzione: per poter fare questo, bisogna avere accesso via FTP al vostro sito web per poterlo finalmente sbloccare: se non se sai nulla sull’argomento, leggi l’articolo su come usare FTP.

Sito non funzionante dopo un aggiornamento (theme, plugin, core di WordPress)

In questi casi la cosa migliore è rimettere i file della versione precedente di quello che abbiamo aggiornato: ad esempio se stavamo usando un plugin versione 1.1.0 ed abbiamo aggiornato alla 1.1.1 e non funziona più il sito, possiamo pensare di:

  1. cancellare i file via FTP in /wp-content/plugins/nome_plugin
  2. scaricare la versione precedente del plugin e scompattarla in locale con WinZip o simili;
  3. ricaricare nella stessa posizione i file del vecchio plugin.

Stesso discorso vale anche per gli aggiornamenti dei theme che non vanno: se stavamo usando un theme versione 1.1.0 ed abbiamo aggiornato alla 1.1.1 e non funziona più il sito, possiamo pensare di:

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  1. cancellare i file via FTP in /wp-content/themes/nome_theme
  2. scaricare la versione precedente del theme e scompattarla in locale con WinZip o simili;
  3. ricaricare nella stessa posizione i file del vecchio theme.

Aggiornando la pagina di WP in un punto qualsiasi, dovrebbe tornare a funzionare tutto come prima.

Un discorso a parte lo merita il downgrade di WordPress, di cui ho discusso giorni fa in un articolo a parte.

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Provare ad accedere al backend

Tipicamente un sito WordPress smette di funzionare per almeno 3 motivi diversi:

  1. un plugin o un tema appena installato o aggiornato sta provocando un errore;
  2. un aggiornamento automatico ha provocato un errore;
  3. una modifica manuale al core, ad un plugin o ad un theme causa l’errore.

L’errore può apparire in forme molto diverse tra loro, ognuna delle quali può essere considerata indicativa di un problema specifico: ad esempio, se vi appare una 404 in home potrebbe essere un problema di file htaccess non configurato in modo corretto. Al tempo stesso, se vedete una pagina vuota senza alcun errore, è opportuno attivare prima la modalità  di DEBUG di WordPress e consultare i log per capire cosa sia successo. Se vedete un errore 500, è un problema di bug all’interno del sito o del server, che non è detto che siano avvenuti volontariamente da parte di un operatore.

Nei primi due casi precedenti bisogna seguire le istruzioni indicate nel paragrafo precedente, nel terzo bisogna ripristinare la versione ufficiale di WordPress seguendo le istruzioni per il downgrade.

Check dei file .htaccess e wp-config.php

Controllate che il file .htaccess sia corretto e non ci siano errori lଠdentro: in caso, provate a rinominare via FTP il file oppure a rinominarlo e vedere se questo basta a sbloccare il sito. Se avete disinstallato un plugin di cache ad esempio, basta rimuovere le direttive che spesso vengono inserite dal plugin a vostra insaputa qui dentro. Stesso discorso per il file wp-config.php che deve contenere tutte e sole informazioni corrette – se avete disinstallato un plugin di cache ad esempio, basta rimuovere le cose che a volte vengono inserite dal plugin a vostra insaputa qui dentro.

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