Le BBS (acronimo per Bulletin Board System) sono un pezzo di storia dell’informatica: si tratta di bacheche elettroniche basate interamente su un terminale di testo, quindi completamente senza interfaccia grafica e con la sola tastiera da utilizzare per potervi interagire.
Storia delle BBS
Le BBS nascono in un contesto di campus universitari negli Stati Uniti, da tempo avanti in ambito tecnologico. Una delle prime in assoluto fu Community Memory, un computo inscatolato con una scritta a pennarello posta all’interno di un campus in California. Un’attivissima community di musicisti e studenti usava utilizzare quel computer per pubblicare locandine di eventi, annunci di affitti e contenuti umoristici, prefigurandosi come una sorta di social network ante-litteram, completamente gratuito. Nella sostanza, più simile ad un fediverso che ad un social, visto che l’aspetto della gratuità e della non-commercialità erano requisiti sostanziali che portano all’invenzione e adozione del software libero, in contesti analoghi, qualche anno dopo.

Community Memory funzionava con un modem a 100 baud al secondo, ovvero 100 caratteri alla volta che potevano essere trasmessi in invio o ricezione: in termini tecnici, 100 variazioni di segnale elettrico al secondo, anche se questo poteva cambiare in base alla modulazione del segnale (PAM o a impulsi di ampiezza, a frequenza di spostamento di ampiezza, a frequenza di spostamento di fase, ecc.).
Vale la pena di osservare che all’epoca negli USA esistevano vari progetti governativi che finanziavano acquisto e manutenzione di computer, sia in ambito universitario che di associazioni. Il fermento dell’epoca è ovviamente parte di ciò che prima le BBS e poi internet sono diventate per noi utenti. Le BBS hanno dato anche vita a forme artistiche che sopravvivono anche oggi come le ASCII art.

Storia delle BBS in Italia
Il libro Spaghetti Hacker racconta, tra gli altri, la nascita e la diffusione delle prime BBS anche nel nostro paese: una storia dotata di numerose discontinuità e che ha sofferto fin dalle origini di scarso supporto da parte della politica, che ha ignorato le istanze tecnologiche delle innovazioni dell’epoca. Chi aveva un computer era tipicamente un nerd, per gran parte degli anni 70 e 80, e difficilmente avrebbe avuto finanziamento per uno di quei costosi “giocattoli”, meno che mai se fosse stato possibile addirittura giocarci. Le BBS sfondano il muro della mancanza di comunicazione tra appassionati d’epoca pre-social network, e raccontano storie di ogni genere: modem fatti in casa, BBS messe in piedi con un computer di casa, appassionati che tengono in piedi community in cui era possibile chattare a distanza, scambiarsi informazioni tecniche non ufficiali, diffondere software di ogni genere senza pagarlo. La storia delle BBS in Italia si intreccia con quello che viene chiamato Italian Crackdown, in cui vari utilizzatori di questo servizio vennero coinvolti nella prima indagine anti-pirateria informatica della storia, risultando innocenti nella maggioranza dei casi.
Come funziona(va) una BBS
Come è fatta una BBS a livello di aspetto grafico
Nelle BBS erano presenti solo caratteri, per cui tutto si basava sulla composizione degli stessi. Si potevano utilizzare sia carattere in bianco e nero che più in là con le tecnologie più evolute caratteri a colori.
Il video dimostrativo qui sotto mostra una BBS in funzione: dopo aver effettuato la connessione alla BBS desiderata, un’interfaccia di testo chiede username e password per accedere. Storicamente queste credenziali venivano diffuso in maniera molto blanda e senza eccessivi controlli da parte dei vari appassionati, molti dei quali condividevano i propri accessi con altri colleghi e questo faceva in modo che moltissime persone facessero uso delle BBS per trovare informazioni o scaricare programmi. Nonostante la connettività dell’epoca non fosse quella banda larga che abbiamo normalizzato oggi, le BBS ebbero un grande successo.
Nella sessione di lavoro qui di seguito seguito viene mostrata un’interfaccia di testo di una BBS “ERROR 200” in cui è possibile accedere a dei menu interattivi e in cui sono catalogate varie informazioni sulla base di come sono state pubblicate da altri utenti.
https://www.youtube.com/watch?v=fsS0E4G310Y
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