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Le più importanti caratteristiche degli hosting: spazio web, banda, database, linguaggi per il web, …

Quali sono le caratteristiche degli hosting web che ci interessano di più se vogliamo mettere online il nostro sito? Chiunque volesse creare un sito web dovrebbe conoscere alla perfezione almeno i seguenti parametri legati ad un hosting web:

  1. spazio web (spesso pubblicizzato come illimitato);
  2. banda (o traffico)
  3. database;
  4. linguaggi server-side;

Di seguito andremo ad approfondire ognuno di questi importanti termini.

Spazio web (detto anche spazio su disco). Si misura in GB (o MB, in certi casi) e corrisponde alla porzione di disco fisso del server che viene concessa dal provider (Register, SupportHost, Aruba e cosଠvia) al cliente, contestualmente alla vendita del servizio. Essa viene utilizzata per copiare via FTP i vari file del nostro sito (PHP, ASP, HTML, immagini, CSS, JS e cosଠvia) ma anche, in certi casi, per allocare fisicamente anche il database MySQL/PostGreSQl che il sito utilizza. Questo vale nella totalità  dei casi e per qualsiasi pacchetto di hosting, che solitamente riporta – per considerarsi decente – almeno 1GB di spazio web (vedi esempio) e che si estende a pacchetti gratuiti, dedicati, condivisi, VPS o altro ancora. Una parentesi andrebbe aperta sull’idea di spazio web illimitato, che nella pratica non esiste e rappresenta una semplice pratica di marketing utilizzata dagli hoster per vendere con modalità  di cosiddetto overselling.

Banda (da intendersi come “traffico mensile”). Normalmente il termine banda indica la quantità  di dati informativi che possono essere trasferiti, attraverso una connessione, in un dato periodo di tempo (Wikipedia). Si misura in GB/tempo (GB al mese, di solito), ma viene spesso utilizzata in modo improprio: nell’ambito dell’ hosting di siti web, infatti, tale termine viene utilizzato per indicare l’ammontare di dati trasferiti da o verso un sito durante un periodo di tempo prefissato: da qui l’espressione banda mensile, ad esempio, di 10GB al mese, che indica che in un mese il vostro sito potrà  “consumare” al massimo 10 gygabyte di dati in ingresso/uscita dallo stesso verso i vari client (incluso, solitamente, il traffico FTP). In inglese tale quantità  dovrebbe essere indicata, più correttamente, come monthly data transfer (trasferimento mensile di dati, o più semplicemente “traffico mensile”). Per intenderci, se una pagina web di riferimento ha una dimensione di 30K e vi aspettate 50.000 impressioni al mese (in base a quanto suggerisce Google Analytics sul mese precedente, ad es.), avrete bisogno di 0,030 x 50.000 = 1.5GB di banda mensile.

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Attenzione che, inoltre, l’host provider si riserva molto spesso il diritto di chiudere all’istante qualsiasi sito che ecceda la quantità  di traffico mensile di cui disponete, questo sia per mantenere integro il servizio che per incoraggiare l’acquisto di piani di hosting di livello superiore (VPS, dedicati e cosଠvia). Questo vale, paradossalmente, anche qualora sia indicata la dicitura “banda illimitata” (anche qui, solo una tecnica di marketing basata sull’assunto statistico che è molto improbabile che l’utente si accorga di tale “illimitatezza”, per quanto la pratica dimostri il contrario!), e specialmente se generate traffico impropriamente, ad es. qualora il vostro sito abbia falle di sicurezza o sia affetto da errori nel codice ASP/PHP, malware, virus e/o backdoor.

La velocità  di un hosting, ad ogni modo, è influenzata da vari fattori esterni difficili da controllare (e spesso da quantificare), tra cui la velocità  del carrier, ovvero l’ente che mette a disposizione una connessione ad internet aziendale al provider stesso (vedi tabella successiva delle velocità  di connessione suddivise per classi).

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Database. I database sono, nell’accezione più generale, archivi informatici di dati a cui è possibile accedere mediante appositi linguaggi di query (SQL, NoSQL, …). Essi tendono a contenere le configurazioni specifiche del sito cosଠcome post, pagine, articoli e in alcuni casi statistiche e log di eventi importanti avvenuti sul sito. Sono uno degli strumenti più potenti ed importanti dei siti web dinamici e moderni, per quanto espongano a rischi proporzionali i webmaster che ne facciano uso improprio o disinvolto (mancato check degli input dei form, ad esempio, che permette ad un attaccante esterno di eseguire query arbitrarie). I database più diffusi per gli hosting web tradizionali sono MySQL e PostGreSQL, quelli un po’ più moderni (destinati ad usi e circostanze specifiche, in certi casi) sono ad esempio MongoDB.

Linguaggi server-side. Gli hosting permettono ai webmaster di far girare dei veri e propri linguaggi di programmazione, adatti a generare pagine dinamiche, feed RSS, servizi web di vario genere, analizzatori di risorse e cosଠvia. La conoscenza approfondita di linguaggi server side va tenuta in conto perchè, di fatto, mette a rischio il sistema da eventuali attacchi esterni, e non dovrebbe essere sottovalutata in nessun caso. Troppo comodo, in altri termini, oltre che pericolosamente semplicistico, pensare di installare in blog in WordPress senza sapere nulla di sicurezza informatica e code-injection. I linguaggi server side principali sono ASP e PHP, ma anche Python, DART e Perl sono molto utilizzati.

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Altri termini importanti da conoscere, meno essenziali degli altri, sono i seguenti.

Banda garantita. In questo caso gli hoster intendono la velocità  minima di trasmissione dati tra client e server, per questa ragione si misura in GB/s.

IP dedicato. Normalmente viene concesso sui piani di hosting VPS o dedicato, e rappresenta un indirizzo IP riservato unicamente ai vostri servizi: in questo modo se qualcun altro sito consuma risorse impropriamente, non risentirete di alcun rallentamento, senza contare che in questa circostanza potrete attivare servizi (come i certificati SSL) impossibili da usare su IP condivisi.

Servizio semi-dedicato. L’hoster, in questa circostanza, offre un pacchetto di hosting nel quale limita la presenza di clienti su una macchina, in modo da farla funzionare al meglio per i clienti disposti a pagare di più.

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