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Cosa sono le equazioni di terzo grado (e come si potrebbero risolvere, in alcuni casi)

Le equazioni di terzo grado, anche chiamate equazioni cubiche, sono equazioni in cui il grado massimo di una variabile è 3. Queste equazioni possono essere scritte nella forma generale: ax^3 + bx^2 + cx + d = 0, dove “a”, “b”, “c” e “d” sono coefficienti reali e “x” è la variabile.

Le equazioni di terzo grado possono essere più complesse da risolvere rispetto alle equazioni di primo e secondo grado. Non esiste una formula generale come la formula quadratica per risolvere equazioni di terzo grado.

Tuttavia, ci sono alcune strategie e metodi che possono essere utilizzati per approssimare o risolvere equazioni di terzo grado. Alcuni di questi metodi includono:

  1. Fattorizzazione: In alcuni casi fortunati, l’equazione può essere fattorizzata per trovare una o più radici. Questo può semplificare l’equazione e renderla più facile da risolvere. Tuttavia, la fattorizzazione di un’equazione cubica può essere complicata e richiedere strategie specifiche.
  2. Metodo di Cardano: Il metodo di Cardano, sviluppato dal matematico italiano Gerolamo Cardano, è un metodo alghebrico per risolvere equazioni cubiche. Questo metodo coinvolge alcune sostituzioni e manipolazioni algebriche per ridurre l’equazione a una forma più semplice e trovare le radici.
  3. Metodo numerico: Se non è possibile trovare una soluzione esatta utilizzando i metodi precedenti, è possibile utilizzare metodi numerici, come il metodo delle approssimazioni successive o il metodo delle secanti, per approssimare le radici dell’equazione.

Le equazioni di terzo grado possono avere zero, una, due o tre radici reali. Possono anche avere radici complesse (immaginarie). La soluzione di un’equazione di terzo grado richiede spesso un’analisi più approfondita e può richiedere l’uso di calcolatori o software matematici per ottenere risultati precisi.

È importante notare che le equazioni di terzo grado possono presentare una vasta gamma di comportamenti e possono essere influenzate dalla presenza di radici multiple, radici coincidenti o radici complesse. La loro soluzione richiede un’approfondita comprensione delle proprietà delle equazioni cubiche e delle tecniche di risoluzione disponibili.

Ecco un semplice esempio di risoluzione di un’equazione di terzo grado:

Esempio: Risolvere l’equazione x^3 – 6x^2 + 9x = 0.

Possiamo semplificare l’equazione e trovare una radice comune:

x(x^2 – 6x + 9) = 0.

Ora, notiamo che il secondo fattore è un quadrato perfetto:

x^2 – 6x + 9 = (x – 3)^2.

Quindi, l’equazione può essere riscritta come:

x(x – 3)^2 = 0.

Ora abbiamo due casi da considerare:

Caso 1: x = 0.
Se x = 0, l’equazione è soddisfatta.

Caso 2: x – 3 = 0.
Se x – 3 = 0, otteniamo x = 3, che è un’altra radice dell’equazione.

Quindi, le radici dell’equazione x^3 – 6x^2 + 9x = 0 sono x = 0 e x = 3.

Possiamo anche verificare inserendo questi valori nell’equazione originale:

Per x = 0:
(0)^3 – 6(0)^2 + 9(0) = 0
0 – 0 + 0 = 0
0 = 0

Per x = 3:
(3)^3 – 6(3)^2 + 9(3) = 0
27 – 54 + 27 = 0
0 = 0

Poiché l’uguaglianza è verificata per entrambi i valori di x, le nostre soluzioni sono corrette.

Quindi, le radici dell’equazione x^3 – 6x^2 + 9x = 0 sono x = 0 e x = 3.

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