Se vivete in una città europea mediamente grande avrete certamente osservato un problema crescente con il traffico su strada: non solo ricco di conseguenze a livello ecologico ma anche pratico, sociale come lavorativo. Rallentiamo tutti, e quando stai bloccato per strada non è mai gradevole, per quanto molti studiosi abbiano affrontato e cercato di risolvere il problema nelle modalità più differenti.
Perchè non basta, per intenderci, creare più corsie o più strade per risolvere il problema del traffico stradale: c’è di mezzo il fattore comportamentale degli automobilisti, infatti. Il problema generale possiede un modello complesso, derivante in parte dalla teoria delle code cosଠcome da complicate formulazioni matematiche. Di fatto, un programmatore tedesco ha realizzato il sito web traffic-simulation.de, che è in grado di modellare il problema e mostrare cosa accade al variare del parametri in gioco. Una vera e propria simulazione di traffico su strada piuttosto realistica e parametrica, ovvero basata su vari parametri di input modificabili dall’utente a proprio piacere.
Alcuni dei parametri considerati riguardano:
- densità della corsia
- accelerazione e ritardo medio dei veicoli
- ritardo o distorsione temporale (time warp)
- percentuale di camion per strada
Traffic Simulation può aiutare a comprendere le dinamiche di circolazione dei mezzi su strada, considerando eventualmente anche mezzi pesanti, e consentire una stima dei possibili interventi necessari per ridurlo, soprattutto nelle città più congestionate. Ecco una breve demo in formato video del software:
Considerando una rete stradale con un certo numero di auto circolanti, è dimostrabile con un esempio che un’estensione della rete stradale può causare una ridistribuzione del traffico, che si traduce in singoli tempi di esecuzione più lunghi – non più brevi come l’intuito suggerisce, ndt (Dietrich Braess, On a paradox of traffic planning)
C’è insomma il famoso paradosso di Braess di mezzo, che ha dimostrato matematicamente come l’apertura di nuove strade e gli allargamenti delle corsie non bastino, da soli, a garantire un migliorato flusso di traffico: anzi, ciò ne può denotare addirittura una congestione. Seguendo le teorie dell’economista John Nash, del resto, va sempre tenuto in considerazione il possibile comportamento egoistico degli agenti in gioco, dato che il sistema non è cooperativo e ciò può risultare in uno stato medio stabile ben lontano dal cosiddetto ottimo sociale.

Ingegnere per passione, consulente per necessità, docente di informatica; ho creato Trovalost.it e ho scritto quasi tutti i suoi contenuti. Ogni guida viene revisionata e aggiornata periodicamente. Per contatti clicca qui