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Cos’è e come funziona la Radio DAB+

La DAB+ è la nuova tecnologia per la radio digitale che sta per prendere piede, un po’ per volta, anche in Italia. Grazie al decreto Sblocca Cantieri (che sarà  attivo dal 1 gennaio 2021) tutti gli italiani sono venuti a conoscenza della tecnologia DAB+, uno standard per le trasmissioni radio non troppo diffuso fino ad oggi. Eppure se ne parlava già  nel 2019, anno in cui si faceva riferimento alla Legge di Bilancio 2018 e, insomma, soltanto adesso ci stiamo accorgendo delle conseguenze pratiche della cosa. Che cosa succederà ?

Per capirlo cerchiamo di inquadrare correttamente la tecnologia DAB+ nel dettaglio, per poi approfondire le conseguenze alla luce di quello che racconteremo.

Che cosa vuol dire DAB+?

DAB è un acronimo le cui iniziali stanno per Digital Audio Broadcasting, ovvero Trasmissione Audio in Digitale. Semplicemente la versione con il segno + fa riferimento alla seconda generazione di DAB. Lo standard DAB+ è fondamentale da conoscere perchè, di fatto, non solo gli smartphone ma anche le autoradio dovranno avere esplicito supporto a questa tecnologia, destinata a rimpiazzare definitivamente le vecchie frequenze analogiche AM ed FM, seguendo probabilmente una falsariga non troppo simile al passaggio dalla TV analogica al digitale terrestre e satellitare. Per il momento, comunque, sembra che si tratti di una fase di passaggio intermedio, in cui la vecchia e la nuova tecnologia convivranno a livello di standard.

Perchè usare DAB+?

I vantaggi della tecnologia basata su DAB+ sono inerenti soprattutto la migliorata qualità  dell’audio, per quanto (da dati non ufficiali) emerga che solo l’80% dell’Italia sia coperta da DAB+, e nelle zone non coperte si continuerà  ad utilizzare le frequenze classiche in FM ancora per un po’.

Ad oggi la copertura del DAB è un po’ più diffusa di quanto non fosse quando avevamo pubblicato l’articolo. Per vedere se la vostra zona è coperta consigliamo di consultare la mappa ufficiale della copertura.

Ad ogni modo, non appena saranno disponibili le infrastrutture di trasmissione nelle zone in cui mancano, i vantaggi a livello tecnico riguardano:

  • costi di esercizio più contenuti
  • trasmissione con migliore rapporto segnale/rumore
  • supporto al multiplexing in fase di trasmissione
  • supporto a DLS, PAD, N-PAD
  • Minori interferenze a livello di segnale

DAB+ e smartphone: la situazione attuale

LG Stylus 2. Qualsiasi appassionato e smanettone di tecnologia conosce questo modello di telefono prodotto dalla LG, che è anche l’unico (ad oggi) a dare supporto alla tecnologia DAB. Peraltro, è anche difficile da reperire (su Amazon non c’era, quando abbiamo verificato). Come si potrà  pretendere che nel giro di qualche giorno i cellulari possano adeguarsi? Molti produttori saranno di fatto costretti ad effettuare dei downgrade dei loro sistemi operativi, rimuovendo così la radio FM definitivamente, che continuerebbe pure a funzionare di suo.

In prima istanza, già  dal giugno 2019 tutti gli apparecchi radio in FM (Frequency Median) devono obbligatoriamente supportare anche i servizi DAB+, che è sostanzialmente l’equivalente digitale delle frequenze analogiche che utilizzavano la totalità  delle radio analogiche fino ad oggi. Di fatto, a partire dal 1 gennaio 2021 tutti gli smartphone che dispongano di radio radio FM, venduti in Italia, dovranno avere supporto obbligatorio ai servizi di tipo DAB+.

Uno potrebbe essere tentato dal non aggiornare il sistema operativo, ma sconsigliamo di farlo: si rischia di mantenere la radio funzionante ma anche, di fatto, di essere più esposti a virus e malware. Una soluzione potrebbe essere quella di usare come radio un vecchio smartphone inutilizzato, ad esempio, e farne uso solo ed esclusivamente come radio. Non sarà  il massimo e sarà  esposto a virus, ma almeno avremo una piccola radio da poter utilizzare comunque e da poterci portare in giro, se necessario.

Una seconda possibilità  è quella di aggiornare il sistema operativo e passare all’ascolto in streaming, ad esempio, che dai vari siti delle radio grandi e piccole in genere è quasi sempre disponibile. In quest’ottica, la soppressione delle radio in FM dagli smartphone potrebbe essere un falso problema, dato che la tecnologia evolve e siamo un pochino obbligato, in queste situazioni, a starci dietro.

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