Il nome Willis Gibson non avrebbe suggerito nulla ai più, prima di oggi. Se non fosse per quell’omonimia con William Gibson, il popolare autore di fantascienza che con Neuromante aveva prefigurato la nascita di internet. Willis ha soli 13 anni, ed è noto sui social come BlueScuti: è diventato celebre a livello mondiale perchè è riuscito a finire il gioco del Tetris per la prima volta. Questa notizia è clamorosa perchè il gioco non viene aggiornato come avverrebbe con Word, ad esempio, per cui rimane sempre la stessa versione per anni e qui parliamo di un qualcosa che è avvenuto ben 34 anni dopo l’uscita del gioco, per la prima volta in assoluto da parte di un giocatore umano. Per chi fosse avulso alla materia la cosa potrebbe ancora sembrare singolare, e per cogliere il senso della notizia è bene partire dall’inizio.
Nel Tetris tradizionale, il gioco non ha una fine nel senso tradizionale: non c’è un livello finale da raggiungere o una storia da completare, anche perchè si tratta di fare più punti possibili incastrando adeguatamente i pezzi. Il Tetris infatti procede aumentando la velocità, la difficoltà cresce man mano che si avanzano i livelli e di fatto non si arriva mai a un punto in cui si può dire di aver completato il gioco. Cosa che avviene, nel 99% dei casi, con il giocatore che si ritrova con lo schema scombinato e appare la scritta GAME OVER.
Il gioco continua finché non si accumulano blocchi fino al punto in cui raggiungono la parte superiore dello schermo, bloccando il giocatore e impedendo così ulteriori mosse. D’altro canto, in teoria, il gioco potrebbe durare indefinitamente qualora si è abili a eliminare i blocchi e ad incastrarli nel modo opportuno, oppure superando il punteggio di 999.999. Cosa che ha fatto il giovane videogiocatore in questione all’inizio dell’anno.
Willis Gibson è riuscito nell’impresa di finire il Tetris filmando ciò che aveva realizzato, dove è possibile vedere che il punteggio diventa 999.999 e rimane bloccato lì, per superato limite, finchè il gioco non si ferma e, di fatto, finisce per la prima volta così. Solo un’intelligenza artificiale, in passato, era riuscita ad ottenere lo stesso risultato.
Per quanto alcune versioni e spinoff più recenti di Tetris possano avere modalità con obiettivi specifici, il gioco originale (inventato da Alexey Pajitnov nel 1984) non aveva questa possibilità. In realtà non è proprio così: la difficoltà cresce al punto che la maggioranza dei giocatori non possono fare a meno di fermarsi. Qualora un giocatore raggiunga il Livello 29 su NES ad esempio (eliminando così poco meno di 300 righe dello schema), il gioco raggiunge la velocità massima e, tipicamente, anche i giocatori più forti finiscono per soccombere qualche istante dopo. Qualche giocatore si era inventato una tecnica di gioco nota come hypertapping, del resto, che pero’ risolveva il problema soltanto in parte.
È altresì noto che le versioni più popolari del gioco hanno un problema di stack overflow, ovvero possono creare problemi inattesi e bug: che è anche il modo in cui si intende l’informatica oggi, spingendola fino al limite, facendo uscire fuori situazioni non previste dai programmatori all’epoca. Un mondo da (ri)scoprire, insomma, per comprendere i passi tecnologici che abbiamo compiuto e capire che non è neanche la prima volta che succede: ci sono giochi come Faxanadu per NES, ad esempio, per i quali sono stati scoperti livelli segreti e cheat per avere vite infinite solo moltissimmi anni dopo che erano stati programmati.
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