I chiptunes sono le colonne sonore dei videogiochi anni 80. Questi suoni, sintetizzati in tempo reale dai computer dell’epoca d’oro dei videogame, stanno al nostro immaginario quanto le tonalità frustranti dei modem 56K ci ricordano i primi anni duemila. C’è poco da dire, basta riascoltarli per tornare indietro nel tempo con tutto il bagaglio di nostalgia, pazienza e gioie incontenibili che si portano dietro.
àˆ nel 1980 che nasce il primo e più popolare gioco che negli anni successivi sarebbe diventato un’icona, un simbolo con relativo merchandising a livello mondiale. Pac-Man fa la sua entrata in scena per mietere successi e trasformarsi nell’anno successivo in Ms. Pac-Man con un’ambiguità di genere evidentemente non ancora del tutto risolta.
Stesso anno e nuovo colpo di scena. Nelle sale giochi compare Donkey Kong “sbancato†nel 1982 dal campione Billy Mitchel che riesce a raggiungere il kill screen, ovvero il momento in cui il conteggio dei punti raggiunge il limite e riparte da zero. L’eroe statunitense, che recentemente ha ricevuto le attenzioni della stampa, compare anche in un documentario prodotto da Netflix dal titolo Man vs Snake, nelle vesti del saggio mentore che ha ispirato il campione di Nibbler Tim McVey che il 17 gennaio del 1984 totalizzò 1.000.042.270 punti.
Anni di sfide epiche. I ragazzi si riunivano attorno ai giochi arcade come ad antichi totem in cerca di gloria e riconoscimenti. E le divinità del mondo dei videogame avrebbero prodotto di lଠa poco un gioco che ha segnato un punto di svolta per tutti coloro che sono vissuti in quegli anni e non solo.
Nel 1985 esce Super Mario Bros sviluppato e pubblicato da Nintendo per il Nintendo Entertainment System. In questo caso il titolo deve gran parte del successo al precedente arcade che fece la sua comparsa nelle sale giochi nel 1983 con il titolo Mario.
Ma facciamo un passo indietro, di un anno, per celebrare lo sviluppatore e programmatore sovietico Alexey Leonidovich Pajitnov. Chi?
L’inventore di Tetris.
Dal 1984 a oggi il gioco è stato distribuito in oltre 170 milioni di copie classificandosi al primo posto dei giochi più venduti al mondo. Tanto per dare un’idea GTA V, considerato uno dei videogame più redditizi, è fermo al momento a quota 95 milioni (di copie).
Dalla fantasia di Shigeru Miyamoto, autore nipponico di videogame, nasce nel 1986 The Legend of Zelda sviluppatosi negli anni successivi come una vera e propria saga. Il suo gameplay innovativo e originale ne ha fatto un titolo iconico per tutti gli appassionati di videogame al pari di un’altra saga che l’anno successivo avrebbe fatto la sua comparsa.
Final Fantasy, primo titolo della serie, esce nel 1987. A livello di storytelling parliamo di un capolavoro e rientra a pieno titolo tra i grandi classici dei videogame anni 80. L’origine stessa del progetto è di per sà© carica di patos, visto che il suo creatore, Hironobu Sakaguchi, puntò tutto su Final Fantasy, nel senso che era proprio l’ultima sua fantasia prima del fallimento della Square, la società di gaming di cui era direttore. Il nuovo videogame si rivelò un successo in patria cosଠcome all’estero e il titolo fu lasciato.
Avvicinandoci alla fine di quest’epoca gloriosa per i videogame incontriamo il picchiaduro per eccellenza dove Sagat, Ryu, l’animalesco Jimmy alias Blanca insieme a molti altri lottatori si sfidano nel torneo più violento del mondo: Street Fighter. Roba che la MMA attuale in confronto è un incontro di scacchi. E allo scadere degli anni 80 compare un titolo considerato come uno dei videogiochi più importanti di tutti i tempi. Sim City, videogame di animazione per PC, rappresentò un cambio di paradigma rispetto a tutti i videogame precedenti, anche se rischiò di finire subito nel dimenticatoio. Ma le vere innovazioni hanno bisogno di tempo per essere accolte e digerite. E il tempo ha dato ragione a Will Wright, il suo primo sviluppatore.
Per tutti i nostalgici di quegli anni vale la pena sperimentare la magia degli emulatori per far girare i videogame anni 80 direttamente sui vostri browser. Certo gli anni non sono stati per nulla clementi in termini di animazione e giocabilità , ma l’incanto che sperimentiamo resta intatto.
Photo Credits: Photo by Rob Boudon / CC BY 2.0
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