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Con questo articolo mi piacerebbe prendere in esame i principali pannelli di controllo per hosting web che ho avuto modo di utilizzare, con riferimento alle offerte commerciali che li mettono a disposizione e mettendo a vostra disposizione le mie osservazioni sui vantaggi, sulle potenzialità e sulle eventuali “scomodità ” di ogni singolo pannello.
Il motivo è presto detto: il caso tipico, oltre che molto comune, che capita a molti clienti prima di comprare un hosting, è proprio un forte dubbio sul miglior pannello di controllo; non è facile giudicare dall’esterno, e – sebbene si utilizzi forse una volta al mese o anche meno, a volte – la complessità delle operazioni sottostanti è tale da essere un elemento essenziale per la scelta del servizio. Cercheremo quindi di chiarirci le idee ricorrendo ad esempi pratici su quello che si può fare e come farlo; il pannello di controllo di un hosting, in fondo, è la vostra “centrale operativa”. Servirà a configurare l’hosting, a personalizzare alcuni aspetti, ad impostare i DNS di dominio e, a volte, anche a tracciare eventuali errori sul vostro sito mediante log di sistema. Non servirà probabilmente (si spera!) nell’uso quotidiano dell’hosting e del vostro sito, ma è certamente un elemento da tenere nella debita considerazione.
Vedremo subito una rassegna, a questo punto, dei principali pannelli disponibili sugli hosting commerciali di mia conoscenza.
Plesk (V-Hosting)
Devo dire che inizialmente, da fan di cPanel della prima ora, ero abbastanza perplesso quando ho scoperto (solo dopo l’acquisto) che il mio servizio di hosting supportava solo Plesk e non cPanel. Considero cPanel il pannello più completo ed efficace in assoluto, ma anche Plesk – soprattutto con l’ultima versione del software – sembra non essere da meno. Dopo qualche periodo di utilizzo, in effetti, sono arrivato alla conclusione che possa essere un’alternativa a cPanel e anche molto valida.
Partiamo dall’analisi di quello che vedrete, in particolare dopo aver effettuato il primo accesso al pannello di controllo Plesk (in particolare quello di V.Hosting per la sua offerta di hosting frazionabile.
Si clicca inizialmente sul bottone “Accedi a Plesk” dalla vostra area utenti, dove sono subito evidenziate la vostra username di accesso, il nome del server, l’indirizzo IP del vostro (o dei vostri) sito(i) e la lista dei name server (record NS da inserire nel campo apposito in caso di necessità di configurazione).
Da qui si farà login dentro Plesk dopo aver inserito le nostre credenziali (username vista sopra più la password che vi sarà stata assegnata dopo l’acquisto).
Il nuovo Plesk, in particolare, si presenta in questo modo: un men๠principale sulla parte scura a sinistra, il bottone profilo utente e logout in alto, i contenuti suddivisi in pannelli sulla parte destra più in evidenza.
Sulla destra trovate la colonna con un men๠base che riguarda i Clienti del vostro piano (ricordo che si tratta di un piano semi-dedicato con più siti, quello che sto mostrando: per cui se comprate ad esempio il piano condiviso non avrete tutte queste opzioni a disposizione), i Domini che avete attivato (questo è fondamentale per un account semi-dedicato, cioè per poter gestire più siti dallo stesso hosting e dallo stesso pannello: nel mio piano, ad esempio, posso configurare fino a 10 domini diversi), e poi – cosa davvero essenziale – gli Abbonamenti, cioè i siti web completi di hosting, dominio ed opzioni di configurazione. Può sembrare una suddivisione astratta e poco utile (all’inizio mi da va questa impressione, in effetti), ma in realtà è un ottimo modo per gestire account di grosse dimensioni come anche, ad esempio, gli account di hosting che comprate con l’intenzione di rivenderli (reseller).
Proviamo a focalizzare l’attenzione su un singolo sito di Plesk, a questo punto, per capire come poterlo configurare a dovere. Per non fare confusione, visto che le cose da dire sono tante, mostrerò un pezzo dell’interfaccia alla volta.
Come prime opzioni, in alto ci sono dei pannellini per la posta elettronica (crea, modifica e configura account di posta personalizzati), le applicazioni cioè i tipi di CMS installabili per il dominio (procedura one-click), i File (gestione risorse o gestione file), il database, le statistiche del sito e l’area Utenti / Account. Nulla di troppo complesso, quindi, si tratta semplicemente delle varie arie di gestione del pannello di controllo. In basso, poi, troverete due bottoni a portata di mano, per aggiungere un sottodominio al dominio (Abbonamento) selezionato, ed uno per creare alias di domini. Già questo suggerisce un’interfaccia piuttosto intuitiva e semplice da usare, in particolare con questa nuova versione di Plesk; è solo questione di abituarsi a questo vista, e tutto sarà semplice e veloce da gestire anche per voi.
Sulla destra del pannello di controllo Plesk, quello che ho riportato qui a fianco, ci sono solo alcune delle funzionalità che utilizzate più spesso (queste sono quelle che uso personalmente più spesso, per intenderci: ognuno avrà le sue). Queste funzioni sono: il backup manager per fare dei backup del vostro sito (file + database), Database per gestire il db, attività pianificate per i cron job, WordPress (o altro CMS che state usando) per installare direttamente aggiornamenti e plugin da qui, configurazione posta in uscita o SMTP, servizi esterni come ServerShield e poi, non ultimi, la funzionalità di selezione della versione di PHP (PHP Selector) e l’utilizzatore di risorse, che indica quali risorse sono più usate e quando.
Ma le funzionalità di Plesk non finiscono certo qui! Ci sono moltissime altre opzioni che Plesk mette a disposizione, per cui non fatevi troppo scoraggiare dal suo aspetto decisamente corposo: con un po’ di pazienza riuscirete ad individuare le cose che realmente vi servono.
Qui possiamo infatti vedere il resto degli strumenti di gestione che abbiamo a disposizione: Applicazioni che serve ad installare WordPress, Joomla! e compagnia direttamente con un click, Gestore di File che vi permette di accedere ai singoli file del vostro sito, editarli, copiarli o cancellarli, Statistiche web che registra le visite al sito, impostazioni DNS per configurare il DNS del vostro dominio (record A, CNAME ecc.). E poi si può impostare la posta elettronica, proteggere le directory sensibili del proprio sito con una password, fare una copia integrale del proprio spazio web, visionare i registri (cioè i log di sistema) e tanto altro ancora.
In breve: Plesk è piuttosto completo, può funzionare bene per i webmaster ed offre tutto quello che può servire alla gestione del sito. Di contro, forse ha una forma non proprio user-friendly e richiede, per questo, di un po’ di tempo e pazienza per essere assimilato.
cPanel personalizzato (Tophost)
Il secondo pannello di controllo che andremo ad analizzare è quello di Tophost, il famoso hosting italiano che offre una versione personalizzata di cPanel; quest’ultima è un po’ diversa da quella che trovate su altri hosting, ma è per molti versi più semplice ed immediata.
Eccola qui:
Questo è quello che vedrete, in pratica, una volta che avrete accesso al vostro account di Tophost: in una singola schermata (almeno se scegliete il piano di hosting Topweb, che è quello a cui faccio riferimento) potrete fare quanto segue.
- accedere immediatamente alla configurazione FTP (per vedere l’host di accesso, la porta, la username e la password), modificare la password di accesso con una vostra scelta, visionare lo spazio web residuo che vi è rimasto a disposizione; per farlo cliccate su-> Spazio e password FTP/CPANEL
- impostare le vostre email personalizzate (cambiare la password di accesso), creare tutti gli account di posta elettronica che il vostro piano permette; per accedere -> POP/IMAP account e-mail (Alias e inoltro email serve a creare uno o più indirizzi email a cui inoltrare i messaggi in automatico, scegliendo il nome utente a vostro piacere; qui troverete, inoltre, un i parametri di configurazione POP3/IMAP per ricevere messaggi e SMTP per inviarli)
- impostare il DNS (Domain Name System) del dominio, ovvero configurare il vostro dominio in modo che possa funzionare correttamente, impostando i record CNAME, A, MX e così via; per accedere basta cliccare -> Servizio DNS
- effettuare un redirect del vostro sito ad una pagina di cortesia dell’hosting, e questo è molto comodo, ad esempio, se avete acquistato il servizio ma il sito è ancora in costruzione; basta andare su Redirezione sito;
- creare e modificare a piacere i database del vostro sito, ovviamente cliccando su Creazione e modifica database;
- configurare PHP, se avete esigenze particolari o se il CMS che state usando ne ha bisogno, nei moduli o parametri: allow url fopen, curl, sqlite ed mcrypt, che potrete attivare o disattivare cliccando su ON o rispettivamente su OFF (sezione -> Configurazione PHP).
Altri aspetti importanti che si possono gestire via cPanel sono i seguenti.
- Webmail vi fornisce direttamente l’accesso alla vostra casella di posta elettronica personalizzata;
- File manager vi consente di gestire di file del vostro sito;
- Utilizza database con phpMyAdmin vi darà infine l’accesso al database mediante sistema phpMyAdmin.
Le funzionalità successive sono quelle solite, invece: aprire o gestire i propri ticket di richiesta, visualizzare informazioni di altro genere sul server e sulla versione di PHP in uso.
In breve. Tutto piuttosto chiaro, quindi: i principali vantaggi di questo pannello credo si possano riassumere nel fatto che è abbastanza immediato, è adatto soprattutto per i principianti e molte cose complicate di cPanel o che potrebbero confondere sono state rimosse del tutto. Questo rende Tophost un’offerta molto adatta (nelle tre possibili offerte TopWeb, TopWeb+ e Topname) per chi non ha molta esperienza e desidera comunque gestire il proprio sito web, senza dimenticare che si tratta anche dell’offerta di hosting condiviso più economica presente nel nostro sito.
cPanel (IFastNet)
Il terzo pannello di controllo per hosting web che visioneremo è forse il più diffuso: cPanel, nella sua versione classica e compatibile con i dispositivi mobile (responsive). Sebbene le cose siano un po’ cambiate dalla precedente versione – che era, forse, un po’ più compatta – il cPanel che vi mostro in questa sede (quello di IFastNet) offre comunque tutto ciò di cui potremmo aver bisogno nella gestione del nostro sito.
Rispetto a Plesk (che abbiamo visto all’inizio) questa versione di cPanel sembra pure un po’ dispersiva; si tratta solo di un’impressione, per fortuna, anche se la prima cosa a cui abituarsi è proprio il layout particolare. Qui infatti si invertono la colonna contenuti con quella di navigazione; a destra, in sostanza, sotto “GENERAL INFORMATION” troviamo la colonna per selezionare la pagina, mentre a sinistra troviamo infatti le icone della sezione.
In alto, anche se forse si nota poco dallo screenshot, c’è una casella di ricerca utilissima, e che trovo molto comoda per cercare subito quello che ci serve: provate a cercare, ad esempio, FTP, file o DNS per rendervi conto di quanto sia potente. Questa funzione è stata introdotta per un motivo specifico, in effetti: l’area contenuti è molto, troppo lunga, e rende difficoltosa la navigazione! Questo crea un effetto di disorientamento, o quantomeno rischia di crearlo, per cui cercare direttamente quello che si vuole volta per volta semplifica notevolmente la vita.
Esempio di ricerca per FTP, che mostra quindi tutte le voci del pannello cPanel che riguardano FTP.
Le funzioni disponibili nel cPanel sono davvero tantissime:
- configurazione di un account FTP per un sito;
- creazione e gestione di account di posta elettronica ed alias;
- cancellazione e creazione dei database;
- accesso diretto a PHPMyAdmin;
- configurazione molto semplice e veloce di sottodomini, domini di addon e parcheggiati;
- consultazione in tempo reale di log di errore e di sistema;
- cambio della versione PHP e di altri parametri (solo se consentito dal vostro piano di hosting).
In breve: cPanel è una scelta di pannello di gestione certamente sicura, supportata anche da numerosi forum e con una miriade di funzionalità avanzate e base; per questo è una scelta consigliabile per chiunque volesse gestire un sito sia a livello professionale che amatoriale. Il suo principale difetto, anche qui, è probabilmente legato ad un aspetto di usabilità (ancora migliorabile, secondo me) e di scelta grafica, che comunque in minima parte è personalizzabile da parte del cliente.
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