I chatbot sono essenzialmente software di risposta automatica, basati sulle tecniche di intelligenza artificiale, che molte aziende come TIM e vari servizi online stanno utilizzando come assistenza per i vari servizi. I chatbot, in questo caso, non sono altro che persone virtuali, cioè programmi realizzati in modo tale da sembrare veri e propri esseri umani, in grado non tanto di provare sentimenti quanto di rispondere alle necessità o assolvere determinati compiti.
I chatbot non sono distinguibili dalle persone, se non hai molta esperienza
Se ci pensate, per fare un esempio pratico, a volte contattate nelle chat oppure su app tipo Tinder o Instagram persone che sembrano bei ragazzi o belle donne, e vi risponderanno con una certa abilità facendovi credere di essere persone. Ma in realtà sono programmi che, come si dice in gergo, sono stati “addestrati” per sembrare persone. La base dell’informatica teorica dei chatbot era già nota, per la cronaca, negli anni ’50, quando il precursore dell’informatica Alan Turing arrivò a concepire uno dei capisaldi del mondo digitale: la possibilità che una macchina possa esibire un comportamento simile a quello di un essere umano. Lo scienziato immaginò un colloquio in forma esclusivamente scritta, quindi una chat, in cui un essere umano ponga delle domande ad un’altra persona e ad un bot, e che quest’ultimo possa rendersi non distinguibile dall’altro interlocutore.
Per passare alla fibra TIM, tanto per farvi un esempio concreto, oggi ho fatto uso di un vero e proprio chatbot virtuale, che mi ha fissato un appuntamento con il tecnico per l’installazione, e che funzionava come una chat ordinare nella quale, per intenderci, non esiste un operatore umano ma soltanto uno virtuale. Il bot era in grado di farmi delle domande tipo, ad esempio, “conferma di volere attivare l’offerta” oppure “a che ora desidera che passi il tecnico per l’appuntamento”, e questo grazie a tecnologie particolarmente sviluppate su piattaforme come Telegram (che offre un ambiente per creare dei chatbot interattivi abbastanza potente).
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In sostanza, quindi, un chatbot è un operatore virtuale che funziona via chat, e che è in grado di assolvere dei compiti in automatico, ponendo domande mirate e “comprendendo” parte dei nostri discorsi.
Esempio chatbot Facebook / Messanger
Quello che segue è un semplice esempio di chatbot fatto con Facebook: immaginiamo di andare su una pagina FB di abbigliamento, e di chiedere di parlare con uno di questi “operatori virtuali”. La prima cosa che ci chiederà è di cosa abbiamo bisogno, dandoci la possibilità di scegliere tra categorie di prodotti. Successivamente ci potrà chiedere, in base alla marca, il prodotto corrispondente indirizzandoci cosଠverso l’acquisto.
Cosa sono i chatbot di Skype
Esistono molti bot virtuali che potete, ad esempio, aggiungere su Skype: uno di questi è
I bot di Skype sono programmi di intelligenza artificiale con cui è possibile chattare in Skype. Per trovarli, è sufficiente aprire Skype e fare clic sul bot desiderato (spesso ha il nome “bot” all’interno del nickname) e iniziare a digitare. I bot di Skype sono disponibili nelle seguenti lingue:
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