In più occasioni (ad esempio parlando di come registrare un dominio, ciclo di vita di un dominio registrato) è capitato di citare l’acronimo TLD, che significa Top Level Domain (dominio di livello alto), che di fatto coincidono con i domini internet di primo livello o, se preferite, le estensioni di dominio come .it, .com, ecc.
In parole molto semplici le estensioni o TLD sono la parte finale di un dominio, letta da destra a sinistra e separata dall’ultimo punto (.) del nome, quindi ad esempio:
trovalost.it
l’estensione sarà .it.
Domini di primo, secondo e terzo livello
Chiarito questo, passiamo a fare un semplice esempio prendendo il nostro sito come esempio (www.trovalost.it):
www. trovalost . it
coincide con tre parti distinte:
www. trovalost . it
prefisso . nome del dominio . TLD
che a loro volta sono:
www . trovalost . it
dominio di 3° livello – dominio di 2° livello – dominio di 1° livello
In genere appartengono a questa categoria due tipologie distinte di domini di livello top, cioè da un lato i ccTLD (country code Top Level Domain) che sono domini con chiara appartenenza geografica (.it per l’Italia, .fr per la Francia, …) e dall’altro i gTLD (generic Top Level Domain) che invece sono, appunto, di carattere più generico. A queste si affiancano le estensioni di dominio o TLD di nuova generazione, che rendono ancora più generale l’applicazione mediante estensioni anche con più di due o tre lettere come .apple, .xxx (elencate qui).
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