Dopo Instagram, anche Facebook e Whatsapp stanno seguendo la stessa sorte di Instagram, probabilmente per un guasto ai server che li gestiscono. Non è possibile nè inviare nè ricevere messaggi di alcun genere da WhatsApp, per cui bisognerà ripiegare su altre app per comunicare, come ad esempio Telegram (che invece sembra funzionare regolarmente).
Non abbiamo notizie su quando sarà possibile tornare ad utilizzare l’app di WhatsApp regolarmente, i messaggi che si inviano adesso e non dovessero arrivare (ce ne accorgiamo dall’icona a forma di orologio) arriveranno a destinazione una volta risolto il guasto. àˆ possibile che sia questione di pochi minuti, visto che è da circa un’ora che non funziona più nulla (Instagram sembra già funzionare, ad esempio, nel frattempo).
Aggiornamento 22:53. Dopo diverse ore di disservizio siamo ancora incredibilmente allo stesso punto di prima. Nè Facebook, nè Instagram e nè Whatsapp funzionano e sono in grado di mostrare messaggi, inviarli e riceverli oppure pubblicare contenuti. Ho reperito qualche dettaglio tecnico sul perchè Facebook, WhatsApp e Instagram sono diventati inservibili, e a quanto pare si tratta di un’operazione di manutenzione tecnica finita non benissimo, per usare un eufemismo.
Come testimoniato da vari esperti del settore informatico, infatti, il problema del FacebookDown è legato ad una configurazione errata, da parte di chi di dovere, delle tabelle di routing BGP del dominio Facebook.com, che quindi è come se fosse letteralmente scomparso dal web da diverse ore. Un errore umano, in sostanza, la causa del problema, a cui non è agevole risolvere, dato che si tratta di accedere con privilegi piuttosto elevati a macchine che fanno funzionare internet, che non vengono usualmente toccate da discorsi di manutenzione.
Paolo Attivissimo, peraltro, ha osservato tra i primi che sembra confermata la notizia che i dipendenti di Facebook siano rimasti chiusi fuori dalla sede dell’azienda, perchè l’accesso si basa interamente su IoT e login con autenticazione sul dominio Facebook.com, che è al momento inservibile. Un singolo entry point che blocca un intero sistema, creando una situazione magari non impossibile da prevedere ma che evidentemente, a questo punto, non è stata preventivata in modo adeguato e si sta affrontando sul momento.
Il problema degli accessi a vari siti e servizi (anche Telegram sembra affetto dal problema, dato che molti utenti avevano ripiegato su quello come messaggistica e purtroppo sembra non funzionare neanche lui) da’ l’idea di estendersi ad altri domini internet, diversi da Instagram e Facebook, come ad esempio il sito di Dynadot (che ad oggi non riusciamo ad aprire) e (ironicamente, a questo punto) e quello di isitdownrightnow.com, il dominio utilizzato per verificare se un sito funziona oppure no. Che ovviamente, come c’era da aspettarsi, non funziona…
Edward Snowden (da sempre fautore delle libertà digitali e in prima linea per la difesa della privacy, su cui spesso Facebook non ha fatto troppa attenzione) ha evocato, per l’occasione, un mondo più salutare, almeno per un po’:
Gli hashtag per questo evento su Twitter, l’unico social che sta continuando a funzionare, sono: #TwitterDown #InternetShutDown #whatsappdown #facebookdown
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