Perchè la semantica nella SEO è una mezza supercazzola


Se c’è un termine profondamente abusato in ambito SEO, a mio modo di vedere, è legato alla parola “semantica“, spesso utilizzata malamente: un esempio è l’uso di fantomatici “testi semantici”, espressione un po’ sconnessa dalla realtà che servirebbe ad indicare contenuti che, per qualche ragione, si posizionerebbero meglio. Cosa peraltro falsa, perchè la semantica, per estensione il semantic web, è in realtà attribuibile dall’uso (ragionato) di markup Schema.org, quindi – almeno formalmente – non è una “tecnica di scrittura”, come molte testate generaliste e SEO non troppo tecnici sostengono da anni (il più delle volte, peraltro, per fare puro link baiting).

sameAs aggiunge una proprietà secondo il formato JSON oppure schema.org, ed è un tipo di attributo HTML descrittivo.

Che cos’è lo schema sameAs

Lo schema sameAs (letteralmente: “uguale a“) serve ad indicare una serie di URL che siano strettamente correlati o molto simili ad un’entità specifica di una pagina web; per dirla in maniera meno astratta, se abbiamo una pagina web che propone i prodotti di un certo brand, possiamo popolare lo schema sameAs con il link al sito ufficiale di quel brand.

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Schema.org SameAs è uno strumento utile per stabilire relazioni chiare tra entità online e migliorare la comprensione e la visibilità di queste entità nei motori di ricerca e altri contesti online. Si tratta di una proprietà utilizzata per stabilire la corrispondenza tra un’entità descritta su una pagina web e altre identità riconosciute. In sostanza, indica che l’entità menzionata sulla pagina è la stessa di un’altra entità presente altrove sul web. Questo può essere particolarmente utile per i motori di ricerca e altri strumenti che analizzano i dati strutturati per comprendere meglio le relazioni tra le entità online.

Ecco come funziona:

  1. Identificazione dell’Entità: Prima di tutto, è necessario identificare chiaramente l’entità che si desidera descrivere sulla pagina web. Questa entità può essere un’organizzazione, una persona, un luogo o qualsiasi altra cosa con una presenza online riconosciuta.
  2. Inserimento della Proprietà SameAs: Una volta identificata l’entità, si utilizza la proprietà SameAs di Schema.org per collegarla ad altre identità online che si riferiscono alla stessa cosa. Questi collegamenti possono essere URL a profili social, pagine Wikipedia, siti web ufficiali e altro ancora.
  3. Implementazione nell’HTML: La proprietà SameAs viene solitamente implementata nel codice HTML della pagina utilizzando il markup di Schema.org. Questo fornisce ai motori di ricerca e ad altri strumenti la chiara indicazione che le entità corrispondenti si riferiscono alla stessa cosa.
  4. Interpretazione da Parte dei Motori di Ricerca: I motori di ricerca possono utilizzare le informazioni fornite dalla proprietà SameAs per migliorare la comprensione delle entità online e per offrire risultati di ricerca più pertinenti e informativi agli utenti. Ad esempio, potrebbero mostrare i profili social o le informazioni Wikipedia di un’entità direttamente nei risultati di ricerca.

sameAs serve per la SEO di un sito?

Google riconosce lo schema sameAs tramite Schema.org o formato JSON-LD, utilizzabile da privati o organizzazioni e le utilizza per popolare il Google Knowledge panel nei risultati di ricerca (SERP). Non è chiaro quando e se venga interpretato, e che vantaggi offra lato SEO, ma è sicuramente interessante e potenzialmente utile farne uso.

Che cos’è lo schema sameAs?

Per quanto ne sappiamo, lo schema sameAs permette di attribuire la semantica ad una pagina web, nel senso appena specificato: il sito ufficiale dei prodotti di una pagina, il sito ufficiale di una landing page specifica, sulla base di un’associazione tra entità (che rappresenta l’oggetto effettivo o reale associabile alla pagina web) e contenuti già consolidati sul web che dispongano, a loro volta, di semantica. Il sito ufficiale di un brand, in genere, risponde in modo inequivocabile allo scopo.

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Come funziona lo schema sameAs: esempio

Prendiamo ad esempio una lista HTML di elementi: per specificare lo schema.org dobbiamo inserire anzitutto il vocabolario di riferimento (che sarà ovviamente schema.org), poi andremo a specificare gli URL equivalenti o simili che siano di riferimento per quello specifico URL. Se vogliamo fare l’esempio della pagina prodotto tuosito.com/apple/ipod, l’attributo dovrà essere popolato con un URL valorizzato sul sito apple.com.

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