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Comprare un dominio, dove e come farlo


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Eccovi un nuovo tutorial che spiega tutte le cose che bisogna conoscere sulla registrazione dei nomi internet, detti più comunemente domini. Acquistare un dominio, infatti, è un’operazione abbastanza semplice ed altrettanto comune, ma richiede una serie di accortezze; in questo articolo vedremo come farla al meglio e a quali provider (cioè servizi di hosting) sia possibile rivolgersi. Non servirà  per forza rivolgersi ad un professionista per poter acquistare un dominio, anche se potrebbe essere consigliabile farlo, anche solo per configurare il tutto ed associare, tra l’altro, il dominio all’hosting.

Di norma, comunque, e se siete dei principianti soprattutto, è preferibile optare per l’acquisto di dominio + servizio di hosting già  incluso nel prezzo e preconfigurato, cosa possibile con la maggiorparte delle offerte. Come vedremo, alla fine, non è nulla di realmente complicato.


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Che cos’è un dominio?

Il dominio è il nome univoco, cioè unico e distinguibile da tutti gli altri, che associamo ad un sito oppure ad un servizio web per fornire delle informazioni, dei servizi o in generale dei contenuti fruibili in varia forma. Il dominio di un sito web, in particolare, coincide con il nome dello stesso pubblicamente disponibile ed accessibile via internet, ad esempio trovalost.it; nulla di più e nulla di meno, ad una prima analisi. Sostanzialmente si tratta del nome pubblico del vostro sito web, che dovrete associare mediante Name Server o DNS al vostro spazio web.

In genere, pertanto, un dominio è associato ad un hosting, mentre ad un hosting possono essere associati uno o più domini: in quest’ultimo caso, in effetti, si parla di offerte di hosting multi-dominio.

Alcuni, poi, credono erroneamente che ad ogni nome corrisponda un indirizzo IP distinto ma, nella pratica, da quando server web come Apache permettono la virtualizzazione delle risorse ciò è diventato falso. Di fatto – ed è il caso degli hosting condivisi – un IP numerico distinto (tipo xxx.xxx.xxx.xxx) associa più “sottocartelle”, gestite con diverse modalità , al fine di valorizzare le risorse del server e farle sfruttare da tanti webmaster (più o meno) senza intralci l’uno con l’altro.

Dominio + hosting: accoppiata perfetta (e necessaria)!

A livello operativo per far funzionare un dominio è necessario associarlo ad uno spazio web (solitamente con database), ovvero far “puntare” il record A dello stesso sull’indirizzo IP assegnato dal servizio di hosting. Motivo per cui, pertanto, un dominio per funzionare al 100% necessita di un hosting.

Se registriamo solo un dominio allo scopo di mantenerne il controllo ad esempio per un anno, lo stiamo tecnicamente “parcheggiando” (domain parking); se registriamo dominio + hosting e li associamo, invece, potremo disporne liberamente per il nostro sito, blog, forum, e qualsiasi altra tipologia di servizio vi possa venire in mente.

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Nuove estensioni di dominio

Ormai da qualche tempo, rispetto alla primissima pubblicazione di questo articolo (nel lontano 2014) il mercato dei domini ha conosciuto un’espansione considerevole: quello che è successo è che alle classiche estensioni (detti spesso TLD, acronimo per Top Level Domain o anche, in italiano, domini di primo livello) come ad esempio .it, .com e .org, sono state affiancate nuove estensioni “libere”: è possibile quindi registrare un dominio .actor se siamo degli attori o abbiamo a che fare con il teatro o il cinema, un .xxx per un sito per adulti, un .cloud per chi offre servizi in cloud e cosଠvia. In pratica le cosiddette nuove estensioni di dominio hanno finito per estendere in senso “verticale”, per cosଠdire, i vari settori di mercato, offrendo nuove opportunità  e moltiplicandole, almeno potenzialmente, su tutta una serie di mercati. Ad ogni TLD corrisponde uno specifico settore commerciale, categoria, e via dicendo, e questo rende i domini più facilmente rintracciabili e da ricordare per gli utenti finali; ad ogni modo le regole sulla registrazione dei domini non sono eccessivamente rigide, motivo per cui un sito web .com non è per forza di natura commerciale, cosଠcome sono pochi i siti per adulti che abbiano estensione .xxx.

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Ad oggi, sono disponibili oltre un migliaio di nuove estensioni di dominio, che si va ad aggiungere all’elenco dei domini internet che si possono registrare e che la maggiorparte degli hosting web permettono, ad oggi, di registrarle quasi tutte indifferentemente.

Quanto costa un dominio?

Solitamente i prezzi dei nomi internet si aggirano, a seconda dell’estensione scelta, dai 10 euro all’anno a salire: in certi casi trovate delle offerte che vi permetteranno di accaparrarvi il vostro nome preferito anche a meno (ad esempio su NameCheap). Molto dipenderà , comunque, dal tipo di nome scelto: se si tratta di un dominio mai utilizzato in precedenza riuscirete a rimanere sull’economico e a spendere davvero poco, salvo per alcune estensioni “eccezionali”.

Per quanto riguarda le nuove estensioni di dominio, i prezzi possono essere variabili: non c’è una regola fissa, in quanto ogni singolo NIC responsabile dell’estensione potrebbe fare un prezzo diverso dagli altri. Pi๠l’estensione è rara o comunque considerata commercialmente sfruttabile o qualificante, in genere, più il prezzo tende a salire: da poche decine di euro all’anno fino alle centinaia e, in certi casi particolari, anche migliaia di euro solo per un nome di dominio!

Come scegliere il nome di un dominio?

Come scegliere il nome del dominio è presto detto! Basta trovare un nome che sia:

  1. semplice da pronunciare (chebelnome.it è in qualche modo armonioso e facile da pronunciare, ad esempio; cosa che non possiamo dire – per capirci, è solo un controesempio – per questoèunsitoopportunamentedifficiledaricordare.it, visto che è lunghissimo e le doppie lettere “oo” creano ambiguità  quando ne parlerete in giro);
  2. facile da ricordare (per esempio tastiere.net);
  3. non troppo lungo (questoèunnomesconsigliato.it);
  4. possibilmente brandizzato, nel senso che faccia riferimento ad una sigla, ad un ente o a un’azienda univoca, facilmente riconoscibile.

Se volete ad esempio registrare tuonome.it e lo trovate occupato, potete optare per la scelta di un’estensione diversa; tale scelta, in linea generale, non è da considerarsi consigliabile in quanto potremmo generare ambiguità  e nomi difficili da ricordare o riconoscere. I suggerimenti generali per trovare un buon nome di dominio sono legati alla natura del sito: ad esempio inserire la parola news se si tratta di un sito di notizie, usare l’estensione .blog se vogliamo aprire un blog, usare un nome davvero originale frutto di fantasia, acronimi e cosଠvia per creare un qualcosa di davvero unico, inimitabile e vostro in ogni senso. Pi๠il nome sarà  facile da ricordare, più agevole sarà  qualsiasi tipo di attività  decidiamo di farne in seguito.

Ricordati che…

Ulteriori punti che è bene tenere sempre presenti sono i seguenti:

  1. i domini scadono annualmente: la data di scadenza è prefissata a 365 giorni dopo la data dell’acquisto (i rinnovi non contano); per alcuni tipi di estensioni, tra cui i nuovi TLD, le tempistiche possono essere stabilite in modo diverso dal NIC proprietario.
  2. per la ragione precedente, anche in misura della valutazione della durata del vostro business, sarà  opportuno registrare il dominio per almeno due-tre anni ed impostare da subito un reminder per ricordarvi la scadenza;
  3. se vi occupate di un settore particolarmente competitivo, potete valutare l’acquisto dello stesso dominio con più estensioni e farlo puntare ad un’unica locazione, in modo da prevenire comportamenti scorretti o “furti” di traffico da parte dei competitor.

Dove registrare il dominio?

Alcune delle opzioni che utilizzo spesso e volentieri per i miei nomi internet sono Tophost (molto economico e veloce da utilizzare), ed in generale servizi di hosting tra i più accreditati sul mercato: V-Hosting, SiteGround, Keliweb, SupportHost, Bluehost e via dicendo. Ricordatevi che quando registrate il vostro dominio quest’ultimo, da solo, non sarà  personalizzabile nè utilizzabile con un CMS: dovrete sempre e comunque associarvi un buon servizio di hosting web, per cui PHP + Apache + MySQL.

Al fine di trovare più facilmente l’hosting più adatto alle vostre esigenze, potete anche dare un occhio alle recensioni prodotte dai nostri utenti.

Cosa sono le aste di domini?

Sull’acquisto dei domini, in generale, ed in particolare sulla scelta del nome, dovrebbe essere tutto chiaro. In certi casi, pero’, le cose potrebbero complicarsi, soprattutto operando o provando ad inserirsi sui settori commerciali molto competitivi come, ad esempio, le assicurazioni, le carte di credito, le scommesse online ed i vari siti per adulti. Molto semplicemente, il vostro nome di dominio preferito potrebbe non essere disponibile per la registrazione, in quanto già  acquistato da un altro in precedenza! Che fare in questi casi? I meccanismi di aste di domini possono venire in nostro aiuto: potreste valutare l’opportunità , invece di registrare un dominio ex novo, di accaparrarvi un dominio all’asta tra quelli scaduti di recente: con questo meccanismo, ad esempio, di recente mi sono procurato miglior-hosting.com, per la nicchia di cui mi occupo mi è sembrato davvero un buon affare a prezzo relativamente stracciato. Attenzione perchè lo storico del dominio, cioè quello che è stato e a cosa serviva, può giocare un valore rilevante perchè vi trovereste ad ereditare ad esempio i visitatori del sito fidelizzati in passato (ammesso che ci siano).

In definitiva, le aste di dominio possono aiutarvi a comprare un dominio “usato” ed ereditarne, in certi casi, i vantaggi che ha avuto in passato, facendo attenzione (vedi anche qui) a casi di PageRank “gonfiato” e a vari tipi di truffe.

Se volete fare una ricerca del nome decisamente più raffinata sui nomi – con tanto di suggerimenti utili – potreste prendere in considerazione un’utility come DomainsBot (che ho anche discusso in un articolo di qualche tempo fa).

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Vediamo ora altri aspetti che bisogna conoscere sui nomi di dominio.

Welcome to the jungle!

In caso contrario tutto dipende dal mercato: quello dei nomi a dominio è particolarmente spietato in certe occasioni, ed esistono aste di domini come Wix.it che li rivendono anche, a seconda della loro appetibilità , a diverse centinaia (o migliaia) di euro annue. Il mercato dei cosiddetti backorder, cosଠcome comunemente sono chiamate queste particolari aste sul web, si è sviluppato massicciamente da circa una decina d’anni: questi gestori non fanno altro che monitorare i domini scaduti e non rinnovati (in pending) e pubblicano periodicamente delle liste di nomi che si stanno progressivamente liberando. Nella mia esperienza ho constatato che il tempo di consegna dalla vincita dell’asta è solitamente di qualche giorno (e finora mi sono aggiudicato solo un paio di nomi di dominio a prezzi ragionevoli). Questo serve anche a ricordare che, nella pratica, è sempre bene ricordarsi di registrare per tempo il proprio nome a dominio: nulla di più facile, infatti, che il vostro prezioso nome scaduto nel frattempo finisca all’asta. In questi casi non si perdono i dati del sito (a meno che non scada anche l’hosting, nel frattempo), ed è spesso possibile ripristinare il tutto recuperando, con un po’ di fortuna, entro due settimana giorni dalla scadenza il dominio che nel frattempo sarà  stato messo “in pausa”.

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