Router TP-Link che inviano traffico verso l’esterno: un utente Reddit apre il dibattito


Router che inviano traffico non desiderato verso l’esterno? Strano ma vero, e sembra essere successo; non è neanche la prima volta che ne sentiamo parlare. Il modello TP-Link Deco X68, ad esempio, supportava già  da tempo il Wi Fi versione 6, è in grado di toccare i 1802 Mbps di velocità  sulle frequenze a 5 Ghz e funziona con connettività  tri-band. Un dispositivo certamente all’avanguardia rispetto ai classici router domestici, su cui pero’ XDADevelopers aveva evidenziato un gran numero di connessioni verso l’esterno su domini di Avira.com, il celebre antivirus. Un’attività  di rete anomala, che non avrebbe dovuto esserci, con connettività  che occupano una grande quantità  di banda e che erano state rivelate usando un DNS tracciante gratuito quale NextDNS.

Ad essere critica, in questo caso, è la funzionalità  cosiddetta Home Shield, che lavora di pari passo con Avira e che permette di effettuare un gran numero di connessioni a quei server senza chiarire il perchè di tutto quel traffico in uscita. Un utente Reddit nel subreddit dedicato all’hardware ha sostenuto, a riguardo, di aver effettuato il test via NextDNS e di essere pervenuto al medesimo risultato, con numerose implicazioni e discussione annessa in termini di privacy di qualsiasi router utilizzi Home Shield.Il modello in questione dovrebbe essere, per inciso, il router WiFI 6 AX3000 (Archer AX55).

Ovviamente rimaniamo scettici fino a prova contraria, nel senso che sicuramente andrebbe chiarito il senso di tutta questa connettività  indesiderata e, quantomeno, informati gli utenti in modo adeguato sul suo uso. Una feature di sicurezza associata ad uno dei più sicuri e celebri antivirus mondiali, infatti, difficilmente potrebbe dare adito a dubbi in quegli stessi termini, per quanto parliamo di 80.000 request HTTP in sole 24 ore (stando a quanto sostenuto dall’utente, ovviamente). Di cosa si tratta davvero, a questo punto, e quale è la loro utilità  effettiva, starà  alla community e alle aziende metterlo in chiaro. Senza per questo voler demonizzare nessuno, s’intende, e ammettendo che possa trattarsi anche di una funzionalità  male implementata o di un errore in buonafede.

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Al momento attuale l’utente avrebbe chiesto delucidazioni ad Avira, e non appena usciranno fuori andremo ad aggiornare l’articolo. Per fare gli stessi test dalla vostra postazione basta installare NextDNS o analoghi software.

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