Può un animale detenere il copyright di una foto che ha scattato? La questione non sembra di facile risoluzione ed assume connotati decisamente curiosi, se si pensa che negli Stati Uniti esiste una causa aperta da qualche anno che, finalmente, sembra aver preso una piega decisiva. Nello specifico non si tratta di un cane, bensଠdi una scimmia ritratta casualmente dal fotografo David Slater durante un viaggio a Sulawesi, che ne ha da sempre reclamato i diritti per sè e la propria azienda (WildLife Personalities Ltd.).
Il caso in questione fa riferimento alla causa intentata dalla PETA (People For The Ethical Treatment of Animals) che aveva fatto causa al fotografo David Slater per via del celebre selfie scattato più o meno volontariamente dalla scimmia ritratta, durante una sessione di lavoro dell’uomo nel mezzo della giungla indonesiana. Di fatto, la foto dell’animale è considerata di pubblico dominio (quantomeno negli Stati Uniti), ed il copyright non sembra appartenere nè all’animale ritratto quanto a chi ha favorito la situazione (Slater). L’uomo, peraltro, aveva fatto causa a Wikimedia che aveva pubblicato la foto considerandola di pubblico dominio: la questione del diritto d’autore assume pertanto connotati abbastanza difficili da stabilire con certezza.
Il giudice ha comunque affermato che una scimmia non può detenere alcun copyright per cui il caso, almeno apparentemente, sarà archiviato: in particolare l’US Copyright Office si era espresso dicendo che i lavori creativi “prodotti dalla natura, dagli animali o dalle piante” (sic) non possono essere protetti da copyright.
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