Un buco nero è una regione nello spazio in cui la forza di gravità è così intensa da deformare lo spazio e il tempo, creando un punto in cui la densità è infinitamente alta e la gravità è incredibilmente potente. Questa forte gravità è il risultato del collasso di una grande massa in uno spazio molto piccolo.
Quando una stella molto massiccia esaurisce il suo combustibile nucleare, può collassare su se stessa a causa della forza gravitazionale, dando origine a un buco nero. La gravità estrema del buco nero è così intensa che nemmeno la luce può sfuggire alla sua attrazione, rendendolo invisibile agli osservatori.
Quello che l’Event Horizon Telescope (EHT) ha compiuto osservando il buco nero supermassivo al centro della galassia M87 nel 2019 è stato un risultato incredibile e significativo dal punto di vista della fisica. La collaborazione EHT ha utilizzato una tecnica chiamata interferometria a lunga base, che combina dati da diversi osservatori sparsi in tutto il mondo per creare un telescopio virtuale della grandezza della Terra. Questo metodo è stato cruciale nell’osservare il buco nero, in particolare la sua “ombra” o disco di accrescimento intorno al buco nero stesso.
La presenza dell’ombra del buco nero, osservata e confermata dalla collaborazione EHT, è conforme alle previsioni della teoria della Relatività Generale di Einstein. In particolare, la forma e le dimensioni dell’ombra osservata sono in accordo con i modelli teorici derivati dalla relatività generale, offrendo una valida evidenza dell’esistenza di un orizzonte degli eventi, il punto di non ritorno attorno al buco nero. Questo risultato supporta ulteriormente la validità della teoria di Einstein, la cui formulazione ha più di un secolo ma continua a superare le verifiche sperimentali più avanzate. La conferma dell’ombra del buco nero nel modo previsto dalla relatività generale è un passo significativo nell’approfondire la nostra comprensione dei fenomeni gravitazionali estremi e nel consolidare la fiducia nella validità della teoria di Einstein anche in condizioni estreme come quelle vicino ai buchi neri supermassicci.
La zona intorno al buco nero, chiamata “orizzonte degli eventi”, è il punto di non ritorno: una volta che qualcosa vi entra, inclusa la luce, non può più uscirne. I buchi neri possono variare in dimensioni, dai piccoli buchi neri formati da stelle morenti fino a buchi neri supermassicivi che si trovano al centro delle galassie.