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Come scrivere un articolo in “ottica SEO” (spoiler: non si fa)

Spesso il settore copywriting SEO si è prestato a clamorosi equivoci, uno dei quali (molto diffuso) riguarda il fatto che “basti saper scrivere” per posizionare qualsiasi cosa. Se questo vale davvero (e non ci sono prove a riguardo, per quanto molti indizi finiscano per suggerirlo), è chiaro che si tratta di restringerlo ad un ambito di competenza che appartenga all’autore. Se sono realmente un medico o un virologo, ad esempio, le mie FAQ sul Covid-19 possono funzionare bene e posizionarsi a dovere; stessa cosa se ad esempio io parlassi di software open source.

Che cos’è l’ottica SEO di scrittura?

In un certo senso, proprio nulla :-D !

Nonostante questo vari progetti editoriali basati sulla SEO tendono a lavorare molto sull’ottica SEO di un articolo, come se ci fosse un modo per scrivere per i motori di ricerca – e che poi, in ottica riduzionista, si riduca quasi sempre a “ripetere ossessivamente nell’articolo le parole chiave da ottimizzare”  (cosa che, alla lunga soprattutto, può diventare deleteria). Al tempo stesso, è molto più sintomatico di una SEO moderna scrivere gli articoli basandosi non sulla lunghezza o sul keyword stuffing bensà¬, molto più finemente, sull’intento di ricerca dell’utente.

Ecco perchè non c’è una tecnica precisa per scrivere bene per Google e per gli utenti, ed ecco perchè molti sbagliano ad applicare tecniche di comunicazione tipiche dei tutorial tecnologici (come quelli del mio sito) a settori commerciali in cui non c’entrano nulla (purtroppo è un errore di sopravvalutazione molto comune: un sito di catering di mia conoscenza, ad esempio, ostentava orgogliosamente un singolare “dizionario del matrimonio” con le varie definizioni che, naturalmente, non si erano posizionate proprio da nessuna parte).

Scrivere bene il testo di una pagina web aiuta a valorizzarlo sia per gli utenti che per i motori di ricerca: l’idea generale, infatti, è quella che il testo conti poco o nulla, che sia solo una questione di ripetere le parole chiave un certo numero di volte (molti ne sono convinti, ma questo vale solo per alcuni tipi di ricerche e, in genere, non è cosଠsemplice farlo) e che basti copiarlo o scopiazzarlo o variare leggermente testi già  esistenti.

Per quanto esistano effettivamente tecniche black hat in tal senso, come ad esempio il desert scraping (in pratica “rubare” contenuti web non più indicizzati e ripubblicarli nel proprio sito), bisogna comunque essere in grado di farle senza farsi scoprire: in linea generale, pero’, sono i testi ben scritti quelli che sul web funzionano meglio, e si posizionano bene di conseguenza. “Ben scritti“, in questo caso, è molto relativo e soggettivo: si intende sempre rispetto agli altri risultati che escono fuori per la ricerca che stiamo provando ad ottimizzare.

Come posizionare una pagina web su Google scrivendo “bene” il testo?

àˆ bene pace e rassegnarsi fin da subito a questa idea: solo i testi scritti bene si riescono a posizionare, o almeno – riescono a farlo in tempi e modi accettabili, e soprattutto durevoli nel tempo. Il “bene” in questione non coincide con quello di un corso di scrittura creativa, in effetti. Di sicuro molto dello stile giornalistico e cronachistico classico tende a girare un po’ troppo attorno ai concetti, e questo alla lunga crea più problemi di quanto dovrebbe risolverne. Non esiste alcuna ricetta pre-costituita per scrivere bene: per capire che stile sia meglio usare, possiamo basarci su statistiche del settore, analizzare le prime pagine dei competitor per le chiavi che ci interessano, leggere qualcosa di specialistico sulla’rgomento e documentarci soprattutto sui punti eventualmente più controversi, oscuri o ambigui di una materia.

àˆ comunque Google a decidere, e in molti casi sembra prediligere i testi con una buona (?) dose di keyword stuffing, soprattutto in determinati settori come adult e gambling – ma in fondo perchè decidere deliberatamente di “fare schifo“, se scrivendo bene possiamo far durare il nostro lavoro anche per mesi o anni?

Con i testi scritti bene e a target con il nostro pubblico ci si posiziona bene, e questo è provato dai tanti siti di successo che riescono a posizionarsi da sempre.

Come ottimizzare un testo per la SEO: il target di riferimento

Quando scriviamo per il web, in effetti, cerchiamo sempre (o dovremmo cercare, in teoria) di soddisfare le esigenze del target  di riferimento di quel sito; i testi in sostanza devono essere pensati per uno scopo, pensando a quello che farà  (o a quello, se preferite, che vorremmo far far al lettore). Se lo scopo è aumentare i click sui banner del nostro sito, esempio tipico, dovremmo scrivere articoli che siano soprattutto chiari, e che rispondano alle esigenze di chi cerca – quindi, ad esempio, se ci stiamo posizionando con quell’articolo su una ricerca “X”, è opportuno non divagare troppo sul tema a meno che non sia davvero necessario. Certo non dobbiamo essere dei letterati per scrivere bene: bisogna saperlo fare, avere il dono della sintesi e riuscire a non ripetersi fino allo sfinimento, in nessun caso.

Molti testi sul web sono concepiti per uno scopo (tipicamente: una conversione, cioè una vendita o l’iscrizione di un cliente al servizio); se scrivete un articolo sui coupon sconto o su offerte speciali del vostro, ad esempio, il testo potrebbe ad esempio dare delle spiegazioni dettagliate sul prodotto, riportare un parere tecnico sullo stesso, metterlo a confronto con altri prodotti simili e cosଠvia.

Linee guide generali per il copy lato SEO

In linea generale, poi, non esistono regole per scrivere un articolo in modo che si posizioni al 100%; si possono pero’ far seguire al copy alcune linee guida generali.

  1. Evitate di copiare da altri siti, quindi non prendete testi da altri siti perchè verranno visti come duplicati e la data successiva, in questi casi, farà  fede;
  2. Utilizzate la formattazione in modo corretto, usando la corretta enfatizzazione di alcune parole chiave ma senza pensare che l’uso del bold, ad esempio, possa servire ad ottimizzare “da solo” un testo; è più che altro una questione di cura del testo e di leggibilità .
  3. Impostate un title efficace, nel senso che sia espressivo del contenuto dell’articolo (e, in casi specifici, che contenga la parola chiave che state cercando di ottimizzare);
  4. Evitate di ripetere sempre la stessa parola chiave nel testo, perchè tende a rendere illegibile il testo, anche se vi potrebbe dare l’impressione che funzioni come tecnica di ottimizzazione; in realtà  la keyword density non è mai stato un parametro SEO rilevante, e pensare il contrario significa essere molto presuntuosi (o, al limite, aiuta a posizionarsi su Google per la ricerca presuntuosi SEO Italia; si scherza).

I contenuti devono essere originali e utili

Il contenuto della pagina deve essere originale, deve riportare informazioni di valore e possibilmente documentate. In genere potete provare a scrivere più pagine del vostro sito con stili e modalità  diverse, ad esempio dividendo il testo in paragrafi con un sottotitolo – quest’ultimo format sembra essere molto utilizzato e piuttosto gradito a Google, almeno per i contenuti di natura espositiva.

Dimentica la keyword density

Lasciate perdere qualsiasi calcolo di keyword density: la keyword density NON è una metrica SEO, è semplicemente il conteggio del numero di occorrenze della keyword all’interno dell’articolo, e se il ranking dipendesse davvero da questo saremmo tutti ricchi, probabilmente un po’ a turno. Di sicuro è vera una cosa: se scrivete un articolo incentrato su una parola chiave, quella parola chiave deve apparire almeno una volta tra titolo, URL e testo perchè altrimenti, ovviamente, non ha senso alcun discorso.

Non scrivere “tanto per”: la qualità  della scrittura è importante

Poi ricordatevi che fare schifo per scelta non è mai una buona abitudine, e che Google penalizza i testi scritti “per i motori di ricerca”: quindi se proprio volete fare schifo, fatelo con classe. Soprattutto, specie se siete dei copy alle prime armi, fate attenzione alle sovraottimizzazioni, cioè evitate di applicare troppo alla lettera le indicazioni che vi danno tool come SEOZoom: se dovete scegliere tra un testo fluido e leggibile e l’applicazione forzosa di keyword density perchè “si fa cosଔ, lasciate perdere. Tornate a raccogliere ortaggi nell’orto, che stiamo tutti più tranquilli.

Bando al dilettantismo, insomma: scrivere per il web è una cosa terribilmente seria, soprattutto oggi.

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