Overselling per gli hosting: cosa significa?


Cos’è l’overselling

Overselling significa sovrapprenotazione ed è il meccanismo per cui si accettano prenotazioni o richieste di un servizio al di sopra delle capacità  effettive disponibili. Mutuato dal gergo alberghiero e da quello di alcune compagnie aeree low cost, l’overselling per gli hosting coincide con il fatto che vi stanno vendendo un server come se su quel servizio ci foste solo voi, massimizzando gli incassi e senza considerare eventuali overload o sovraccarichi.

L’immagine seguente chiarisce la questione in modo abbastanza simpatico, ed è tratta da WebhostingSecretRevealed.net: questo locale pubblicizza un buffet con formula “all you can eat” a prezzo stracciato, peccato che le persone sovrappeso (che si considerano, in quest’ottica, mediamente la maggioranza) non possano entrare per definizione.

L’overselling è in effetti una tecnica di vendita molto utilizzata, non necessariamente in modo malevolo (intendiamoci), per far credere che i clienti avranno risorse “infinite” (ovvero illimitate), e basata nella realtà  su una semplice considerazione statistica: la maggioranza dei siti sfrutta, nel lungo periodo, solo una piccola parte di risorse. In media, quindi, tutto funziona alla grande e nessuno neanche si interroga sul senso dell’overselling.

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Se pero’ tutti i webmaster portano i rispettivi visitatori di fatto sulla stessa macchina condivisa, è possibile che il downtime che rilevate per il vostro portale (o il rallentamento) siano causati dall’architettura in overselling, cioè dal fatto che gli hosting comprano a loro volte macchine esterne da altri provider e ve le vendono low cost.

Quali sono le alternative agli hosting in overselling?

Le alternative all’overselling sono hosting di maggiore qualità , con più garanzie e generalmente più costosi: si tratta di soluzioni come i server dedicati, i server cloud e i VPS.

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Devo cambiare hosting se il mio provider fa overselling?

Non per forza ma, come sempre, dipende dalle aspettative e dalle necessità . L’overselling viene usato perchè costa poco, alla fine. Cambiare hosting è una scelta tutta tua, e dipende da come pensi di usare il tuo sito e da quante visite farai. Tuttavia la scelta di cambiamento non dovrebbe orientarsi in automatico su un hosting VPS o dedicato, anche perchè:

  • se avete pochi visitatori state probabilmente per sprecare tempo e denaro;
  • il downtime o il rallentamento potrebbero essere solo temporanei (problemi di rete, ad esempio);
  • le competenze richieste per mettere in piedi un web-service o un sito, in questo nuovo scenario, sono molto diverse da quelle necessarie per installare un CMS su un condiviso (o, al limite, semi-dedicato).

Sà¬, ma come faccio a capire perchè il mio sito rallenta? In generale, se il sito carica lentamente può dipendere da molteplici fattori, di cui riporto i quattro candidati principali:

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  1. problemi di script: a volte non è automatico pensarci, ma se il sito è lento potrebbe essere colpa di qualche script JS o PHP che sia. Nel primo caso si può alleggerire il caricamente ricorrendo a versioni compresse delle librerie JS, o al limite al caching, nel secondo potrebbe essere opportuno riguardare il codice dentro il vostro template o disinstallare plugin che stanno causando problemi.
  2. In altri casi i problemi di rallentamento potrebbero essere determinati dal fatto che la pagina ha bisogno di risorse esterne (ad es. un file o un’immagine su un hosting di immagini alla Imageshack) che, per i motivi più vari che NON dipendono certamente dal vostro hosting, non riesce a caricare.
  3. problemi di connettività  di rete del vostro hosting (i pacchetti non “scorrono” agevolmente fino ad esso); questi problemi potrebbero anche essere di natura temporanea, quindi aspettate sempre un po’ e chiedete a riguardo all’assistenza.
  4. esaurimento/scarsità  della banda mensile (se avete un piano limitato può darsi che vediate come “sito lento” quella che in realtà  è solo una copia cache del browser in locale!)
  5. inadeguatezza del CMS utilizzato (raro, ma può sempre capitare: assicuratevi di aver installato l’ultima versione e, per esempio, anche qui provate ad usare qualche plugin di caching)

Conclusioni

Queste considerazioni servono a farvi capire che la valutazione dovrebbe essere effettuata da una persona con opportune competenze tecniche, evitando di pervenire a conclusioni troppo affrettate. Si tratta della circostanza forse più diffusa che potrebbe portare alla decisione di cambiare hosting; al tempo stesso credo che sia una situazione talmente generica che potrebbe dipendere da circostanze diversissime.

Sia chiaro che, dal punto di vista tecnologico, non si tratta per forza di una “colpa” del vostro provider, a meno che non abbia illustrato nettamente in malafede le caratteristiche del servizio fin dall’inizio. Chiaramente che se non riuscite ad accedere al servizio dall’inizio, i tempi di caricamento sono titanici e state utilizzando un normalissimo CMS, è lecito (per non dire doveroso) avere qualche dubbio sull’onestà  del vostro venditore e pensare seriamente di cambiare aria. In questo considerate che gli hosting sono soggetti a revisioni ed aggiornamenti periodici di carattere tecnico, che di solito vengono fatti di notte per non “dare fastidio”, ma sono comunque fattori che possono inibire l’accesso al solito solo temporaneamente.

Inoltre, se ad esempio avete picchi di 1000 visitatori giornalieri e state usando un low-cost condiviso da 10 euro all’anno, non è opportuno lamentarsi delle scarse prestazioni del sito perchè – alla fine, ci piaccia o meno – tutto ha il proprio prezzo.

Photo by GoaShape on Unsplash

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