Tag: Mondo Internet 😱

  • Che vuol dire “FUBAR”?

    Che vuol dire “FUBAR”?

    “FUBAR” è un acronimo militare e slang utilizzato per esprimere che qualcosa è completamente disordinato, guasto, o fuori controllo: le iniziali sono quelle di “fucked up beyond all repair (or recognition)” (rotto, rovinato oltre ogni possibilità).

    Viene spesso utilizzato in contesti informali o colloquiali per descrivere situazioni o cose che sono completamente disordinate, compromesse o irrimediabilmente danneggiate. Originariamente nato nell’ambito militare durante la seconda guerra mondiale, il termine è diventato parte del gergo comune anche al di fuori del contesto militare. In realtà “FUBAR” è diventato ancora  più ampiamente diffuso come slang internet e anche nei contesti informali al di fuori del contesto militare.

    Oggi viene impiegato comunemente per indicare qualcosa che è disordinato, guasto o completamente compromesso, sia in conversazioni online che in conversazioni di tutti i giorni.

    Foto di Gerd Altmann da Pixabay

    (fonte)

  • Come cancellare un profilo Facebook

    Come cancellare un profilo Facebook

    Sei vuoi capire come cancellare un profilo Facebook che non usi più o non ti interessa utilizzare, sei arrivato nel posto giusto: ricordati che eliminare un profilo personale elimina tutto quello che è stato creato, caricato o condiviso su di esso, quindi fotografie, video, status, contatti e via dicendo. La cancellazione non è immediata, perchè viene considerato un tempo di recupero entro il quale chiunque volesse cambiare idea potrà  farlo, e riavere nuovamente il proprio account attivo.

    Non è immediato trovare il link per la cancellazione, per cui lo riporto qui per comodità : ricordatevi che potete cancellare (per sempre) un account FB, oppure potete disattivarlo (temporaneamente, una specie di cancellazione “morbida” più facile da ripristinare). La prima possibilità  è pensata per chi non volesse più fare uso di FB; la seconda, invece, è per chi volesse prendersi una pausa dall’uso. Nello specifico, dopo aver fatto login per l’ultima volta con email e password del tuo account:

    Per evitare cancellazioni accidentali, la procedura impiega due settimane per essere completata ed effettiva: per cui ricordatevi di non rifare inavvertitamente login in questo periodo, altrimenti l’account verrà  ripristinato in automatico (fonti: accountkiller, attivissimo).

  • Cos’è il meme Galaxy brain: cos’è e cosa significa

    Cos’è il meme Galaxy brain: cos’è e cosa significa

    Il meme “Galaxy Brain” rappresenta una serie di immagini che mostrano diverse dimensioni di pensiero o punti di vista su un argomento, diventando sempre più complessi man mano che si procede attraverso le immagini.

    Solitamente, in questo meme, si parte da un’idea o un’azione di base rappresentata nella prima immagine, che viene associata a un “pensiero di base”. Man mano che si passa attraverso le immagini successive, il livello di pensiero diventa sempre più specifico o bizzarro, raggiungendo alla fine un “pensiero galattico”, rappresentato da qualcosa di estremamente elaborato, stravagante o talvolta (in modo ironico) completamente slegato dalla realtà.

    Questo meme è stato utilizzato per scherzare sulla progressione del pensiero, spesso esagerando per divertimento o per enfatizzare un punto di vista estremo su un argomento.

  • LinkedIn: cos’è e come funziona?

    LinkedIn: cos’è e come funziona?

    LinkedIn è un social network dedicato alla crescita professionale e alla ricerca di un lavoro oppure di un dipendente.

    Si tratta di una risorsa importante per chiunque desideri un nuovo impiego e voglia fornire ai potenziali datori di lavoro una visione d’insieme delle proprie esperienze lavorative (in modo sicuramente più dinamico rispetto al classico curriculum).

    Alcuni utenti scelgono addirittura di comprare like LinkedIn per dare un aspetto più autorevole al proprio profilo (ed eventualmente spiccare nelle selezioni).

    Cos’è LinkedIn e a chi può servire

    LinkedIn è la piattaforma perfetta per chiunque voglia mettere in mostra il proprio lavoro. In particolare, il sito è dedicato:

    • a studenti e disoccupati in cerca di un primo impiego;
    • a liberi professionisti che desiderano cambiare lavoro o vogliono sponsorizzare la propria attività;
    • alle aziende di ogni dimensione in cerca di nuove risorse;
    • ai lavoratori che vogliono connettersi con colleghi e datori di lavoro (attuali e passati);
    • a chi vuole tenersi aggiornato sul mondo del lavoro, sulle nuove offerte e sulle tendenze del momento.

    Come funziona LinkedIn

    L’iscrizione a LinkedIn prevede di creare un account dedicato alle proprie esperienze accademiche e/o lavorative, così da attirare l’attenzione di un eventuale recruiter.

    La piattaforma, infatti, consente di usare la dicitura #opentowork sulla propria immagine profilo per comunicare la propria apertura a un nuovo lavoro. Nella parte più alta del profilo, è inoltre importante segnalare la posizione lavorativa a cui si aspira e la città/paese in cui si abita e si intende lavorare.

    All’interno del profilo, conviene postare:

    • un contenuto in primo piano (per esempio il portfolio);
    • una breve presentazione;
    • le proprie esperienze lavorative in ordine cronologico inverso (avendo cura di taggare i precedenti datori di lavoro);
    • i titoli di studio;
    • i progetti più importanti a cui si è preso parte;
    • le competenze (che possono essere confermate tramite i precedenti impieghi oppure dagli altri utenti della piattaforma);
    • eventuali pubblicazioni, riconoscimenti e premi;
    • eventuali sezioni extra basate sulle proprie esperienze personali (lingue, certificazioni, ecc.).

    Una volta creato un profilo, è possibile seguire gli account di aziende e privati, ricevendo aggiornamenti sulle loro attività e sulle eventuali posizioni aperte. Il social consente anche di impiegare il servizio di messaggistica istantanea interno, utile per chattare con eventuali colleghi o recruiter senza condividere troppe informazioni personali.

    Inoltre, è possibile frequentare i corsi di LinkedIn Learning, per ottenere nuove competenze e certificazioni, oppure acquistare un abbonamento premium.

    LinkedIn Premium Career consente di vedere come le proprie candidature si posizionano rispetto a quelle degli altri candidati ed è possibile visualizzare i profili di tutti gli utenti che hanno visitato il proprio account.

    Come candidarsi per una posizione lavorativa

    Lo scopo principale di LinkedIn è consentire a lavoratori e recruiter di incontrarsi; per tale motivo, chi usa il social per trovare lavoro può selezionare il tipo di posizione desiderata, specificando:

    • i tipi di località richiesti (in sede, ibrido, da remoto);
    • la località in cui abita e il raggio in cui è disposto a lavorare;
    • la data di inizio dell’eventuale lavoro (immediatamente o nel prossimo futuro);
    • il tipo di impiego richiesto (a tempo pieno, part time, a contratto, stage, temporaneo).

    Dalla sezione Lavoro del social, è possibile visualizzare le offerte di lavoro più in linea con il proprio profilo. Per ottenere più offerte di lavoro possibili, è consigliabile iscriversi alla newsletter di LinkedIn per ottenere una selezione più ampia.

    Quando si trova una posizione di proprio gradimento, è possibile candidarsi in due modi:

    • inviando il curriculum vitae come allegato, direttamente tramite LinkedIn;
    • seguendo la procedura consigliata dall’azienda (talvolta facendo riferimento a siti esterni).

    Il curriculum che viene allegato tramite LinkedIn deve essere fornito dall’utente ed è sempre consigliabile che sia aggiornato e di buona qualità.

    In seguito alla candidatura, sarà possibile ricevere una notifica quando questa verrà visualizzata.

    Perchè postare contenuti su LinkedIn

    LinkedIn consente di postare link, video e foto come un qualunque altro social network (ma non tutti gli utenti scelgono di usufruire di questa modalità, detta “modalità creazione di contenuti”. Tuttavia, si tratta di un ottimo metodo per farsi notare e per mettere in maggiore evidenza i propri progetti e traguardi personali in maniera professionale.

    Di ciascun post, è possibile verificare le visualizzazioni, le impressioni e le comparse nel motore di ricerca.

  • Email “I tuoi dati verranno cancellati !” è phishing

    Email “I tuoi dati verranno cancellati !” è phishing

    Fate attenzione se doveste ricevere l’email con oggetto:

    I tuoi dati verranno cancellati !

    perchè si tratta di un messaggio ingannevole, un potenziale phishing, che abbiamo ricevuto sulla nostra email e che pare sia stato inviato “nel mucchio” a molti altri indirizzi a campione.

    Si parla poi di un avviso di archiviazione che NON deve essere cliccato, perchè punta ad un script eseguibile su Google Cloud ed è possibile che possa sottrarre dati personali annessi al vostro indirizzo di posta.

    Ovviamente anche l’avvio è falso, come anche il riferimento al programma fedeltà (sic) e all’indennità 50GB (sic).

    Questo è l’aspetto dell’avviso (screenshot del 29 giugno 2023)

    Nel caso in cui abbiate cliccato inavvertitamente su qualche link suggeriamo di:

    • fate una scansione con un software antivirus, ed eliminate tutto quanto il sospetto eventualmente fosse segnalato;
    • sconnettetevi da internet se siete su mobile o su PC, in ogni caso insomma, per evitare che il virus possa diffondersi o fare altre azioni;
    • cambiate la password del vostro indirizzo di posta elettronica e, se disponibile, attivate l’autenticazione a due fattori.
  • Domini .APPLE, cosa sono e come funzionano

    Domini .APPLE, cosa sono e come funzionano

    Dopo aver parlato di alcune interessanti estensioni di dominio che saranno registrabili da quest’anno (.GAME e .BET per citarne due), è venuto il momento di parlare di una di quelle che saranno più ambite in assoluto: i domini .apple, infatti, da quest’anno saranno una realtà  operativa sul mercato.

    A partire dal 4 febbraio di quest’anno (e fino al 4 maggio), infatti, avrà  luogo il Trademark Claims Period, nel quale la Apple Inc. potrà  reclamare i diritti su una serie di nomi a dominio .apple, e riservarli per se stessa o vincolarli di conseguenza. Per quanto noto al momento in cui scrivo, sarà  possibile registrare domini .apple previa verifica da parte dell’azienda della pertinenza della richiesta, quindi solo relativamente a prodotti Apple. L’azienda, afferma nelle proprie policy, “gestirà  e stabilirà  autonomamente determinate politiche per i domini con estensione .apple, che saranno sfruttati esclusivamente per siti di proprietà  della Apple“.

    Le possibilità  di applicazione da parte di privati ed altre aziende sembra essere quindi piuttosto limitato, ma staremo comunque a vedere che scenari si apriranno da qui a maggio di quest’anno (fonte).

  • Tra social e gaming: cos’è Twitch e perché ha così tanto successo

    Tra social e gaming: cos’è Twitch e perché ha così tanto successo

    Negli ultimi anni, i social network sono diventati una presenza costante nelle nostre vite quotidiane, trasformandosi da semplici strumenti di comunicazione a piattaforme ricche di contenuti di vario genere, talvolta anche molto tematici. In questo ampio universo, uno dei brand che ha conosciuto una crescita esponenziale è Twitch, una grande piazza virtuale che si colloca a metà tra i classici social come Facebook e Instagram e altre tipologie di piattaforme di intrattenimento, come YouTube, il tutto però con una caratteristica particolare: a interagire, qui, sono quasi sempre appassionati di videogame, tra streamer, creatori di contenuti e spettatori affezionati. Considerato uno dei fenomeni più importanti della nostra epoca, Twitch ha messo in luce diverse potenzialità delle tecnologie digitali: ma come funziona più nel dettaglio? E perché piace così tanto?

    Foto di ELLA DON su Unsplash

    Twitch: la piattaforma più amata dai gamer

    Twitch è una piattaforma di live streaming lanciata nel 2011, originariamente come sussidiaria di Justin.tv. L’obiettivo iniziale era quello di creare uno spazio in cui le persone potessero trasmettere in diretta le loro attività quotidiane, raggiungendo amici e follower, ma in realtà col passare del tempo il servizio ha finito per specializzarsi sempre di più sui contenuti legati a intrattenimento e videogame.

    Oggi di proprietà di Amazon, il che già rende l’idea di quanto possa essere importante il marchio anche a livello economico, Twitch ha avuto un impatto fortissimo nel mondo del gaming, creando nuove modalità di interazione sociale e offrendo l’opportunità a chi gioca regolarmente online di diventare a sua volta un creatore di contenuti. Esistono oggi, infatti, centinaia di canali che trasmettono dirette di gioco seguite da una miriade di appassionati, pronti a guardare le gesta dei propri beniamini sullo schermo e ad apprendere dagli stessi i migliori trucchi di gioco.

    Il successo del gaming in diretta

    Una delle principali ragioni del successo di Twitch è la sua capacità di offrire contenuti in streaming, in particolar modo nel settore dei videogame. Gli appassionati di giochi possono infatti guardare i loro giocatori preferiti mentre si cimentano in titoli popolari, imparare nuove strategie o addirittura interagire direttamente con loro attraverso la chat, con modalità simili a quelle degli altri social.

    A trasmettere su Twitch sono oggi gamer esperti su titoli di vario genere: a dominare la scena sono sicuramente i MOBA, che per la loro stessa natura ben si prestano alle dirette e alla partecipazione collettiva, ma non mancano altri titoli altrettanto interessanti, come quelli sportivi o legati al mondo del poker online. Proprio le poker room sono diventate, per esempio, un luogo di ritrovo non soltanto dei tanti che amano prendere parte alle sfide live organizzate dai casino digitali, ma anche di coloro che amano seguire le partite e prendere ispirazione dai giocatori più abili. Non è un caso che proprio tra i pokeristi vi siano alcuni degli streamer più seguiti a livello internazionale, che in alcuni casi offrono anche contenuti di natura formativa.

    Foto di Caspar Camille Rubin su Unsplash

    Non solo giochi: Twitch si apre ad altri settori

    Se i videogame rappresentano ancora oggi il fulcro di Twitch, in realtà la piattaforma resta aperta alla trasmissione di qualsiasi tipo di contenuto: chi ha qualcosa da comunicare e vuole creare una propria cerchia di follower, può infatti aprire un canale e fare dirette sugli argomenti più disparati. Su Twitch è possibile per esempio trovare stream creativi da parte di artisti, musicisti, cuochi e altri professionisti, ma anche talk show e podcast, eventi speciali, spettacoli, concerti e tanto altro.

    Da questo punto di vista, Twitch può essere oggi considerato un servizio di intrattenimento a 360 gradi, aperto alle passioni più disparate e a una modalità di interazione tra gli utenti, che abbattendo le tradizionali barriere riesce a creare un coinvolgimento unico. Non solo, a favorire il successo di Twitch è stato anche un altro aspetto particolare, ossia quello della monetizzazione: qui, infatti, i creator non trovano solo uno spazio libero dal quale trasmettere e raggiungere il pubblico, ma anche un’occasione di guadagnare attraverso gli abbonamenti dei fan, le donazioni, le sponsorizzazioni e la pubblicità. Ciò ha reso possibile per molte persone trasformare le proprie passioni in un lavoro a tempo pieno, contribuendo al continuo afflusso di nuovi contenuti di alta qualità.

  • Utilità del telefono fisso: conviene ancora averlo?

    Utilità del telefono fisso: conviene ancora averlo?

    Conviene ancora avere il telefono fisso?

    Nel panorama sempre più digitale e connesso in cui viviamo oggi, il ruolo del telefono fisso è diventato un tema di discussione. Una volta considerato un elemento imprescindibile nelle case di ogni famiglia, il telefono fisso sta lentamente cedendo il passo alle tecnologie più moderne come i telefoni cellulari e le applicazioni di messaggistica istantanea. Tuttavia, la domanda sorge spontanea: conviene ancora avere il telefono fisso?

    L’evoluzione della comunicazione

    Con l’avvento dei telefoni cellulari e delle comunicazioni su Internet, la mobilità è diventata uno degli aspetti fondamentali della comunicazione moderna. Le persone apprezzano la possibilità di essere sempre raggiungibili ovunque si trovino e di poter comunicare istantaneamente attraverso una varietà di canali, inclusi messaggi di testo, chiamate vocali, videochiamate e applicazioni di messaggistica. Questa comodità ha reso i telefoni cellulari un accessorio essenziale nella vita quotidiana di molti.

    Vantaggi Telefono Fisso

    Nonostante il predominio dei telefoni cellulari, ci sono ancora alcuni vantaggi nel possedere un telefono fisso:

    1. Affidabilità: I telefoni fissi sono noti per la loro affidabilità in caso di emergenze. A differenza dei telefoni cellulari, che possono perdere la copertura o scaricarsi, i telefoni fissi sono collegati direttamente alla rete telefonica elettrica, garantendo una connessione stabile in situazioni critiche.
    2. Qualità della Chiamata: Le chiamate su un telefono fisso spesso offrono una qualità audio superiore rispetto alle chiamate cellulari, specialmente in zone con copertura debole o scarsa.
    3. Privacy e Distrazione Limitata: Il telefono fisso può essere una scelta eccellente per chi desidera mantenere una comunicazione più privata e limitare le distrazioni correlate ai dispositivi mobili e alle notifiche costanti.
    4. Costi Fissi: Mentre i piani cellulari possono comportare tariffe variabili in base alle chiamate e ai dati utilizzati, molti servizi telefonici fissi offrono tariffe fisse mensili senza sorprese in bolletta.

    Quando Potrebbe Essere Conveniente Mantenerlo?

    Sebbene il telefono fisso stia perdendo terreno rispetto alle tecnologie più moderne, ci sono situazioni in cui potrebbe essere conveniente mantenerlo:

    1. Casi di Emergenza: I telefoni fissi possono essere una risorsa preziosa in situazioni di emergenza, quando la rete cellulare potrebbe essere congestionata o non funzionare correttamente.
    2. Aree con Copertura Limitata: In alcune aree rurali o in luoghi con una copertura cellulare inadeguata, il telefono fisso potrebbe essere l’opzione migliore per garantire la comunicazione.
    3. Necessità di Maggiore Privacy: Chi desidera separare le comunicazioni personali dai dispositivi mobili e mantenere una maggiore privacy potrebbe trovare utile il telefono fisso.
    4. Utenti Anziani: Le persone anziane potrebbero preferire l’usabilità più semplice e la qualità audio migliore dei telefoni fissi.

    Che decisione prendere?

    La scelta di mantenere o abbandonare il telefono fisso dipende, alla fine, dalle esigenze e dalle preferenze individuali. Mentre le tecnologie mobili continuano a evolversi e a offrire opzioni sempre più avanzate, il telefono fisso mantiene ancora un ruolo importante in alcuni contesti. Tuttavia, la sua rilevanza è destinata a diminuire ulteriormente con il passare del tempo, poiché le persone si affidano sempre più alle comunicazioni mobili e basate su Internet.

    In definitiva, la decisione di avere un telefono fisso dipende da come un individuo valuta i vantaggi di affidabilità, qualità audio e privacy rispetto alla convenienza della comunicazione mobile. Foto di Engin Akyurt: https://www.pexels.com/it-it/foto/messa-a-fuoco-selettiva-foto-ritratto-di-donna-in-maglietta-rossa-che-punta-alla-testa-3148937/

  • Elon Musk sta trasformando Twitter in X.com (e in Indonesia è stato bloccato)

    Elon Musk sta trasformando Twitter in X.com (e in Indonesia è stato bloccato)

    Dopo aver ribrandizzato Twitter come “X” questa settimana, il miliardario proprietario del sito Elon Musk ha reindirizzato x.com in modo che i visitatori vengano inviati a Twitter. Si prevede che x.com diventerà la nuova identità online del sito di social media. Ma per il momento in alcuni paesi dell’Asia non funzionerà facilmente.

    Secondo Confident_reader su Reddit – se non sapete cos’è, correte a informarviElon Musk ha messo una croce su Twitter. Letteralmente. Il suo recentissimo rebrand di Twitter, che è diventato X ma solo in parte (non tutto il sito e non tutta l’app è stata aggiornata in modo uniforme) ed ha messo fine alla vecchia gestione (salvo sorprese last minute), ha finito per causare un singolare problema in Indonesia. Lo stesso che The Telegraph ha definito rebranding caotico, all’insegna del disordine, delle cose che sembrano fatte a capriccio, senza una direzione lineare, che tanto sta facendo rimpiangere la vecchia versione dell’app a miriadi di instancabili utilizzatori (quelli che sono rimasti a bordo, ovviamente).

    Di fatto, a causa di una legge anti-pornografia promossa in Indonesia, X.com (il redirect che porta a Twitter.com, ad oggi, e che potrebbe in teoria diventare il nuovo dominio di Twitter.com in futuro, con una serie di potenziali problemi di compatibilità non da poco) non è più accessibile perchè viene bloccato dai firewall. Cosa che sembra potersi aggirare con una classicissima VPN, non è questo il problema: ma effettivamente X.com ricorda un po’ troppo XXX, che è l’acronimo dietro il quale, storicamente, si indicano siti e materiale per adulti.

    La caotica ristrutturazione di Twitter da parte di Elon Musk ha avuto pertanto un altro ostacolo dopo che è emerso che il suo nuovo dominio web “X” è stato bloccato in Indonesia e alcune parti dell’Asia a causa di discusse leggi anti-pornografia. L’Indonesia ha impedito l’accesso a x.com ai suoi 270 milioni di abitanti martedì scorso, ad esempio. Le autorità del paese a maggioranza musulmana hanno affermato che il dominio aveva una storia di collegamenti diretti e indiretti con il gioco d’azzardo e la pornografia. Il sito x.com era rimasto inutilizzato durante gli ultimi anni, per la cronaca, ed era stato ancora prima una vetrina per i servizi di PayPal ed eBay rivolti agli operatori di negozi online, non collegati al gioco d’azzardo o alla pornografia.

    Foto di Marcin Paśnicki da Pixabay

  • Wireless per internet lenta o non utilizzabile? Scopri perchè!

    Wireless per internet lenta o non utilizzabile? Scopri perchè!

    Parliamo nuovamente di wi-fi, questa volta da un punto di vista un po’ più tecnico-pratico di qaunto fatto nei precedenti articoli. Partiamo nuovamente da un dato di fatto: le connessioni via cavo di rete saranno sempre più veloci, sicure ed affidabili di quelle wireless. Che poi le wireless siano diventate uno standard difficilmente rimpiazzabile è anch’esso fuori questione, come ho avuto modo di sottolineare nel precedente articolo sulle wi fi lente.

    Sfruttando cavi ethernet CAT5e o meglio ancora CAT6 (cambia la qualità  del cavo, il connettore resta identico) porta necessariamente a prendere almeno in considerazione la possibilità  di cablare casa propria o l’ufficio, in alternativa a connessioni wireless ancora lontane dall’essere pienamente affidabili.

    Velocità  nominale (Mbps)Velocità  massima (Mbps)Velocità  effettiva (secondo CNET) (Mbps)
    Connessione via cavo Gigabit Ethernet1,0001,0001,000
    Linskys EA95005,4002,167685.2
    Asus RT-AC88U3,1002,167643.6
    Linskys EA85002,5331,733437.8
    Asus RT-AC87U2,4001,733504.4

    A livello pratico, una connessione via LAN offre una velocità  sostanzialmente identica sia come nominale (quella riportata sulla confezione) che come massima ed effettiva (che è quella che poi interessa); a livello wireless, invece, come mostrato dalla breve tabella comparativa che ho riportato, le cose non sono così rosee come dovrebbero. Se la velocità  rimane integra nelle scomode connessioni via cavo, a livello di wi fi si assiste ad un calo di prestazioni che può arrivare anche al 90% della velocità  nominale.

    Ma per quale motivo le linee wi fi tendono ad essere così lente?

    Prima regola da sapere è la seguente – in generale le connessioni di rete seguono una regola piuttosto semplice, ovvero che la velocità  massima raggiungibile è superiormente limitata dal dispositivo più lento connesso. Collegare ad esempio un dispositivo che arriva a 100Mbps su una rete a 1000 Mpbs finirà  inevitabilmente per limitare la velocità  raggiungibile a 100Mbps.

    A livello di Wi-Fi vengono utilizzate le onde radio per la trasmissione, per cui cambiano un po’ di cose: anzitutto, tutte le wi-fi che operino nella stessa zona sfruttano comunque l’aria, per cui possono portare ad interferenze con altri router estranei alla nostra rete. La velocità  di una Wi-Fi è soggetta quindi all’ambiente in cui essa si trova ad operare, ed è il motivo per cui ad esempio i router wireless dispongono di un selettore di più canali.

    Come abbiamo visto nel precedente articolo è passato molto tempo dal primissimo standard 802.11b, che doveva essere una tecnologia innovativa e rivoluzionaria che pero’, purtroppo, è rimasta così solo sulla carta. Quello standard avrebbe dovuto consentire di raggiungere gli 11 Mbps contro i 10Mbps massimi di una connessione via cavo, cosa che è rimasta vera solo sulla carta. Venne fuori soltanto in seguito che 11Mbps era in realtà  la velocità  massima a livello fisico nel modello OSI, una velocità  sostanzialmente irragiungibile nella realtà  applicativa (fonte).

    Molti test pratici avevano confermato situazioni di lentezza preoccupante: stando abbastanza vicini all’access point e provando a connettersi nominalmente a 11Mbps, si riusciva a raggiungere al massimo 1 Mbps (circa 125 KB al secondo). Allontandosi dall’access point, tra l’altro, tale velocità  diminuiva ulteriormente fino ad un decimo di quella originale. Le velocità  mostrate a livello marketing dalle confezioni dei router, in effetti, non facevano che riportare una velocità  solo nominale – tecnicamente il  maximum physical layer data rate – che era forse conveniente commercialmente, ma che finiva regolarmente per deludere le aspettative. La velocità  andava a diminuire ulteriormente se suddivisa tra più client, per cui si verificano situazioni (con la tecnologia wireless di qualche anno fa, almeno) in cui la velocità  era ridotta ulteriormente di un quinto tra cinque client, ad esempio.

    Cosa rallenta le Wi-Fi

    I principali fattori che tendono a rallentare le nostre connessioni ADSL via wireless sono solitamente i seguenti:

    • distanza dalla fonte: più siamo lontani dall’access point, più è lenta la connessione;
    • perdita di segnale: l’uso di un ripetitore tende tipicamente a ridurre la velocità  fino al 50% rispetto a quella originaria;
    • presenza di ostacoli: tipicamente muri ed oggetti metallici possono bloccare o ridurre l’intensità  del segnale;
    • interferenze: la presenza di altri dispositivi che sfruttino onde radio tende a rallentare o far funzionare in modo non ottimale le wireless;
    • compatibilità  tra standard differenti, nel senso che non tutti i dispositivi clienti riescono ad accedere a reti wireless spesso diverse tra loro.

    Analizzati i punti critici, per velocizzare le vostre connessioni di rete potreste provare a:

    • porre il vostro dispositivo più vicino all’access point del router, oppure spostare in posizione più conveniente l’access point stesso;
    • utilizzare solo ripetitori di qualità  solo se realmente necessario (ad esempio lungo un corridoio);
    • evitare di porre ostacoli alla wireless di origine dell’access point;
    • verificare che non ci siano interferenze di segnale e provare a rimuoverle per vedere se cambia qualcosa in termini di velocità ;
    • evitare inoltre di utilizzare cavi telefonici troppo lunghi;
    • evitare infine di collegare alla presa telefonica di origine multiconnettori, telefoni o fax.

    Segnali e interferenze: due possibili cause dei problemi di Wi-Fi

    Utilizzando la nostra – purtroppo ideale, da quanto ne sappiamo – linea via cavo LAN, possiamo coprire tranquillamente fino a 100 metri di lunghezza massima, con la garanzia di disporre delle stesse prestazioni di velocità  a 5, 10, 40 o 100 metri che siano. Con la wi-fi, non è a volte neanche troppo chiaro entro quale range massimo possiamo muoverci,in quanto dipende in parte dal segnale di radiofrequenza ma anche dalla presenza di ostacoli, da eventuali problemi di multipath in radiofrequenza (fenomeno secondo cui, detta in modo molto semplice, le onde radio tendono a “spargersi” in modo casuale), dalla distanza dalla fonte e così via.

    La forza del segnale radio che ci mostrano le “tacche” dell’icona wireless, in questo caso, non sono pero’ l’unico fattore in gioco: l’idea di comprare un router più potente a volte non risolve alcun problema, nonostante sia la soluzione a cui istintivamente molti ricorrono.

    Nell’ambito del dominio di collisione di una rete wi fi, in effetti, non vale la regola secondo cui i dispositivi “parlano” più forte per farsi sentire meglio: ognuno di essi tende ad aspettare il proprio “turno” per trasmettere o ricevere, e se qualcosa non va o si verificano interferenze o errori si ferma in modo randomico, e riprova in seguito (eventualmente resettando la trasmissione da zero). In genere tutte le wireless di una zona condividono lo stesso dominio di collisione, a prescindere dal canale su cui operano: la maggioranza dei dispositivi wireless, poi, utilizza complesse politiche di gestione dei vari access point, per cui tendono a scansionare anche reti diverse dalla nostra anche solo per avere il “permesso” e chiedere l’eventuale accesso.

    La potenza del segnale di radiofrequenza della wireless, quello indicato dalle tacche dei nostri dispositivi, non è tutto: nè può essere utilizzato come test affidabile di velocità . Più dispositivi connessi ci sono, più le cose si complicano; più ostacoli e distanze ci sono da coprire, più difficile sarà  cablare la rete. In generale può essere utile tenere conto dei diversi tipi di tecnologie di trasmissione, in ordine di potenzialità  (dalle più veloci nominalmente alle più lente):

    1. Wireless AC      1 Gbps   5 GHz (consigliata)
    2. Wireless N      300 Mbps   2.4 GHz, 5 GHz
    3. Wireless G      54 Mbps   2.4 GHz
    4. Wireless B      11 Mbps   2.4 GHz

    Nella pratica, non basta il dispositivo più potente o veloce: spesso bisogna intervenire per ridurre interferenze ed altri ostacoli.

    (fonte)