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Il Virtual Advertising è il futuro della pubblicità

Ti stai chiedendo come sia possibile trasmettere contenuti diversi su uno schermo a seconda della nazionalità dello spettatore? La tecnologia del virtual advertising è la risposta!

Fin dagli anni 80 la pubblicità in formato video è stata una delle più popolari forme di diffusione promozionale. Ricorrendo a linguaggi tra loro diversissimi e, peraltro, sfruttando la possibilità di entrare letteralmente nelle case mondiali attraverso una semplice TV, l’advertising classico ha fatto passi da gigante. Esperti del settore come Jeremiah Lynwood affermavano già all’epoca che ogni utente vedesse fino a 560 annunci pubblicitari diversi al giorno. Ad un certo punto arriva internet, che da mezzo di comunicazione per esperti diventa di massa: la banda si allarga anno dopo anno, anche se non sempre alla velocità che ci si aspetterebbe, ma di fatto internet diventa la nuova TV. Meglio della TV, perchè interattiva e personalizzabile in modo sempre più veloce. Fanno le loro mosse le tecnologie IoT e di realtà aumentata, e a quel punto si arriva a definire una pubblicità che, materialmente, non c’è, ma se vista attraverso uno schermo è in grado di apparire e dare l’illusione di esistere.

Che cosa vuol dire virtual advertising?

La pubblicità virtuale (virtual advertising, come viene spesso chiamata in lingua inglese) consiste nell’uso della tecnologia digitale al fine di inserire contenuti pubblicitari mirati all’interno di uno spettacolo televisivo live o preregistrato. L’applicazione più comune del digital advertising avviene durante gli eventi sportivi, il calcio in particolare, dove è possibile apprezzarlo nella cartellonistica virtuale: se un utente vede la partita a Roma vedrà uno sponsor italiano, se è Londra a guardare la stessa gara vedrà uno sponsor inglese. Gran parte delle pubblicità virtuali sono fotorealistiche e in HD o full HD.

Questa tecnica viene spesso utilizzata per consentire alle emittenti di sovrapporre i pannelli pubblicitari fisici esistenti (sul campo di gioco) con contenuti virtuali sullo schermo durante la trasmissione dello stesso evento in più regioni. Allo stesso modo, i contenuti virtuali possono essere inseriti in spazi vuoti all’interno dell’impianto sportivo come il campo di gioco, dove la pubblicità non può essere collocata fisicamente per motivi di norme specifiche o di sicurezza.

Esempi di uso del virtual advertising

Molte le TV digitali hanno adottato questa tecnologia: per esempio Fox Sports Net sfrutta la tecnologia “EVS Epsio Graphics System“, che è considerato il primo esempio in assoluto di questa possibilità. La partita di calcio di coppa d’Asia tra Australia e Indonesia è stata trasmessa con questa modalità fin dal 2010.

A parte riuscire a generare la linea del fuorigioco direttamente sullo schermo, essa è in grado di consentire dettagliate analisi tecniche della partita, mostrare replay e moviole, VAR e mostrare, nello specifico, pubblicità mirate a seconda della nazionalità dello spettatore su schermi in vetro non visibili dal pubblico sugli spalti. Altri sport che fanno uso dell’effetto in questione sono il baseball, il basket, il tennis e così via.

Supponor Augmented Reality Virtual Advertising Showcase

Immagine di copertina: virtual advertising secondo DALL E

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