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  • Cos’è una zona DNS (DNS Zone)

    Cos’è una zona DNS (DNS Zone)

    Definizione “zona DNS”

    Una zona DNS serve a raggruppare i record che, per un certo dominio internet come ad esempio www.pippo.it, vengono usati per configurarne il funzionamento. Nello specifico, mediante i record A della DNS zone è possibile far puntare un dominio ad un IP specifico (quello dell’hosting, ad esempio).

    Detta così, probabilmente, non dice un granchè: ma si tratta di un servizio internet davvero fondamentale per configurare correttamente siti e servizi web. Mediante DNS Zone, infatti, potrete associare in modo relativamente semplice un indirizzo IP ad un dominio (e viceversa), e questo mediante gli specifici record DNS che sono disponibili per ogni zona, e che elenchiamo di seguito. Come forse saprete, infatti, lo spazio dei nomi di dominio su Internet è organizzato in una struttura gerarchico di sottodomini, detti anche livelli, per cui potremmo avere domini di primo, secondo, terzo, quarto livello e così via.

    I record DNS più utilizzati all’interno delle zone sono i seguenti.

    • Record A: viene usato per far puntare un dominio ad un indirizzo IP, e viceversa eventualmente;
    • Record CNAME: viene utilizzato per definire un alias di un sottodominio, quindi ad esempio per far puntare la versione con www. prefisso di un dominio alla sua versione senza www.

    Come si usa la zona DNS nella pratica

    La zona DNS, di fatto, viene messa a disposizione dal cPanel del dominio, dal Plesk e da pannelli di controllo simili e serve proprio ad avere il controllo di questi dati.

    TTL dei record

    Ad ogni record è associabile anche un TTL, un Time-To Live, che indica la latenza del record ovvero quando ci impieghierà  a propagarsi ogni modifica. Questa pagina, peraltro, cerca di spiegare cosa significhi l’oscura definizione che fornisce Wikipedia sull’argomento DNS Zone, che andiamo a rileggere sotto una luce diversa (si spera!):

    Una zona DNS è una parte distinta e contigua dello spazio dei nomi di dominio nel Domain Name System per il quale la responsabilità  amministrativa è stata delegata a un singolo manager.

    Alla luce di quanto scritto, quindi, una DNS zone è una parte di spazio di dominio internet gestibile in autonomia dal manager, cioè ad esempio dal proprietario del sito web.

    (immagine tratta da Wikipedia)

  • Domini .jobs: come e dove registrarne uno

    Domini .jobs: come e dove registrarne uno

    I domini con estensione .jobs sono tra le novità  più interessanti nell’ambito dei nuovi TLD, e si candidano ad essere ideali soprattutto per le agenzie e per gli annunci di lavoro internazionali (jobs in inglese significa, appunto, “lavori“). I .JOBS sono stati ufficialmente introdotti sul mercato dall’ICANN   nel 2006, e da allora hanno conosciuto una discreta diffusione: oltre 700 mila risultati su Google, per inciso, contengono domini .jobs.

    Utilizzati prevalentemente per pubblicare annunci di lavoro, dovrebbero idealmente essere intestati a nome della sezione risorse umane di un’azienda o comunque persone o aziende che lavorano o si occupano di selezione del personale, tipo le agenzie interinali. Essendo un TLD di primo livello in inglese, è ideale per chi lavora in ambito internazionale, ad esempio con un sito multilingua di ricerca del lavoro.

    Si possono registrare i domini con estensione .jobs direttamente da GoDaddy, ad esempio, al prezzo di 127,82 € all’anno, costi di hosting esclusi.

  • Dove, quando e perchè registrare un dominio .LUXURY

    Dove, quando e perchè registrare un dominio .LUXURY

    I domini .luxury fanno parte delle nuove estensioni per portali e siti internet diffuso ormai da diversi anni sul web; si tratta di un’estensione legata alla parola luxury ovvero lusso, signorile, gala, ed il sito ufficiale del NIC (dotluxury.com) testimonia fin dal design decisamente questo feeling.

    Secondo le statistiche, ad oggi sono stati registrati solo un migliaio di domini con estensione .LUXURY, e di questi circa il 40% non è neanche utilizzato (risulta “parcheggiato” cioè al momento inutilizzato). Si tratta di un’estensione che può essere utilizzata con successo soprattutto nell’ambito dell’abbigliamento, della moda in generale e per i siti degli stilisti. Anche i magazine ed i cataloghi online, del resto, potrebbero trarre spunto da questa estensione per registrare il proprio sito web esclusivo, sfruttando un’estensione molto costosa e, per questo, unica per focalizzare l’immagine del brand.

    Numerosi hosting web anche italiani permettono di registrare questa estensione di dominio, al prezzo non indifferente che può andare da 500 (Keliweb, il prezzo più basso trovato) a 720 euro all’anno (GoDaddy, in questo caso più costoso). Se non altro, in questa situazione e in alcuni casi l’hosting è incluso nel prezzo.

  • Registrazione domini con estensione: .aw

    Registrazione domini con estensione: .aw

    .aw è l’estensione di dominio o ccTLD dell’isola di Aruba, riservato ufficialmente ad associazioni, professioni o attività  che si trovino da quelle parti. Pur essendo attivo dal 1996, su questo TLD non si sa moltissimo, e soprattutto non tutti i servizi conoscono o permettono di registrare domini con questa estensione.

    Le regole per la registrazione di domini con estensione .aw sono state riportate in un PDF del Setar (ad oggi irreperibile online), l’organo preposto alla registrazione e distribuzione di questi domini – nella duplice variante .aw (riservato ad attività , associazioni e professionisti con sede nell’isola di Aruba) e .com.aw (leggermente meno restrittivo, e per attività  commerciali).

    Non tutti gli hosting supportano l’estensione .aw, che sembra una delle meno popolari in circolazione, e sulla quale non sembrano essere disponibili informazioni ufficiali. Il processo di registrazione, in particolare, non sembra essere molto popolare, anche se ad oggi esistono circa 311.000 domini registrati su Google con questa estensione.

    Per controllare direttamente se un dominio con estensione .aw è disponibile per la registrazione, prova il nostro tool di ricerca domini.

  • Registrazione domini con estensione: .BUILD

    Registrazione domini con estensione: .BUILD

    Un dominio con estensione .build è tipico del settore immobiliare in genere, e denota tutte le attività  legate a questo mondo come, ad esempio, la vendita o affitto di immobili; è possibile registrare un dominio del genere presso uno qualsiasi degli hosting web sul mercato, caratterizzando così il nostro sito con un TLD molto semplice da ricordare e facile da associare al proprio settore lavorativo. Il registry ufficiale dei .build suggerisce di usare questo nome per domini relativi al settore immobiliare (agenzie, ditte di costruzione, …), ma anche in senso più esteso per caratterizzare i siti delle startup di ogni tipo, il fai-da-te ed i progetti di ogni tipo.

    I domini .build hanno in genere un costo di 100 € all’anno (fonte: GoDaddy), escluse le spese di hosting. Sono ad oggi indicizzati su Google circa 23.000 domini con questo particolare nuovo TLD, un numero ancora relativamente contenuto, per cui è probabile che alcuni nomi interessanti siano ancora disponibili per la registrazione.

    Per verificare se un nome a dominio .build è disponibile per la registrazione, si puà  usare il tool gratuito di Trovalost.it per la verifica dei domini.

  • Domini .estate: come e dove registrarli

    Domini .estate: come e dove registrarli

    I domini con estensione .estate sono dedicati, nelle intenzioni iniziali degli applicant, al settore immobiliare: la parola estate può fare riferimento ai real estate ovvero agli annunci del settore immobiliare. Il TLD (Top Level Domain) in questione è di tipo generico e viene promosso attualmente dalla Donuts, un vero e proprio colosso del settore domini che permette, ad oggi, registrazioni di questo tipo. Ad oggi sono presenti oltre 300.000 risultati su Google di domini con questa estensione, ad indicarne una popolarità  certamente crescente nei prossimi anni.

    Agenzie immobiliari e professionisti del settore possono prendere in considerazione la registrazione di un dominio del genere per valorizzare il proprio sito web; nulla vieta di registrarlo in altre occasioni, comunque, visto che la parola estate è anche italiana (indica la stagione estiva, per intenderci) e si possono pensare interessanti domain hack con questo TLD.

    Il costo è di circa 37 euro su SupporHost (hosting escluso), ed è possibile verificarne la disponibilità direttamente dal nostro sito web.

  • Domini .com: come e dove registrarne uno

    Domini .com: come e dove registrarne uno

    L’estensione di dominio (o TLD) più nota sul web è certamente .com, tanto da rappresentare quasi per antonomasia il web ed i siti internet al suo interno. I domini .com, di loro, vantano numerosi primati su internet, tra cui l’essere uno dei primi TLD lanciati su internet: nel 1985 avvenne infatti l’inaugurazione ufficiale dell’estensione, assieme agli omologhi .org .edu, .net, .mil, .gov, .int e .arpa che diventarono disponibili per la registrazione (fonte). Il primo dominio .com mai registrato pare sia stato Symbolics.com, e da allora le registrazioni si sono susseguite con ritmo crescente, per arrivare oggi ad oltre 106 milioni di domini .com registrati, dato del 2013 (fonte).

    I domini .com fanno storicamente riferimento alla parola “commercial” (commerciale in inglese), ma di fatto vengono utilizzati per qualsiasi tipologia di sito, sia commerciale che amatoriale che di natura professionale, ludica, editoriale e via dicendo. A livello globale, i TLD .com sono gestiti dalla Verisign, che accredita poi gli hosting web autorizzandoli a rendere registrabili i nomi da associare ai servizi di hosting di ognuno. Le opportunità  legate alla registrazione di un dominio con estensione .com sono praticamente illimitate, per quanto i nomi interessanti tendano ormai a diminuire o a scomparire del tutto.

    La maggioranza, se non tutti, dei servizi di hosting web sia italiani che internazionali permette di registrare un dominio con estensione .com, che ci costa tipicamente 9 o 10 euro all’anno, escluse le spese per hosting, email personalizzate, certificati ed altro. Qualsiasi provider di hosting come SupportHost, Tophost, GoDaddy oppure Aruba sarà  in grado di fornirvi il servizio e di attivare in poche ore il vostro dominio .com preferito.

    Per verificare se il nome scelto è disponibile, potete controllare direttamente nella sezione di verifica se un dominio è libero.

  • Domini .CAMP: come e dove registrarne uno

    Domini .CAMP: come e dove registrarne uno

    .camp fa riferimento alla parola inglese camp (campo, campeggio, accampamento, …), ed è una delle nuove estensioni di dominio ad uso generico, che si può usare quindi senza restrizioni sia in senso stretto (associazioni, appassionati di campeggio, ecc.) che in senso esteso (gruppi di lavoro, ecc.). Alcune band musicali, associazioni di ogni genere, gruppi di imprenditori hanno già  registrato il proprio dominio .camp, allo scopo di creare un nome di dominio facile da ricordare e dall’aspetto accattivante.

    La gestione dei domini .camp è stata assegnata dall’ICANN alla Donuts, l’azienda che ha accreditato alcuni servizi di hosting al fine di permettere la registrazione. Presso la maggioranza degli hosting è dunque possibile registrare direttamente il proprio dominio con estensione .camera a circa 37 euro all’anno (hosting escluso, prezzo di GoDaddy).

    Per verificare se un nome a dominio .camp è libero per essere registrato, si può sfruttare il tool gratuito di Trovalost.it per la ricerca dei domini.

  • Cos’è un dominio di primo livello?

    Cos’è un dominio di primo livello?

    I domini di primo livello corrispondono con le estensioni o TLD (Top-Level Domains) dei nomi di dominio internet: di solito essi sono identificati in modo univoco da un’estensione specifica, che storicamente era di due o tre lettere (ad esempio IT, oppure ORG) e che, oggi, con le nuove estensioni di dominio, ha superato definitivamente questo limite.

    In genere sono considerati domini di primo livello tutte le estensioni dei domini, come ad esempio:

    • trovalost.it -> l’estensione o dominio di primo livello sarà  .it
    • google.com -> l’estensione o dominio di primo livello sarà  .com
    • jonharper.blog -> l’estensione o dominio di primo livello sarà  .blog

    Per convenzione i livelli si conteggiano da destra a sinistra, partendo dal primo livello che rappresenta l’estensione o TLD (Top-Level Domain, dominio di primo livello) del dominio internet stesso, e passando poi ai livelli successivi.

    Vediamo i seguenti siti web come ulteriori esempi:

    www.alverde.net
    www.webresourcesdepot.com
    productforums.google.com
    m.youtube.com
    cliclavoro.gov.it

    Considerando gli esempi precedenti, i rispettivi domini di primo livello sono identificabili dalle seguenti estensioni:

    .net
    .com
    .com
    .com
    .it

    Procedendo sul dominio di secondo livello, sempre da destra verso sinistra, avremo tipicamente il nome del sito, cioè quello che identifica il brand, la natura del sito in questione o il dominio di secondo livello, quindi ad esempio (sempre relativamente ai domini indicati all’inizio):

    alverde
    webresourcesdepot
    productforums.google
    youtube
    gov

    Non esiste un limite al numero di possibili livelli dei domini, visto che il DNS (Domain Name System, che è il sistema distribuito incaricato di gestire sia domini che sottodomini ad ogni livello) non pone limiti in tal senso. Pertanto potremmo procedere con secondo, terzo, quarto livello e così via (raramente si va oltre il quinto, nella pratica).

    Domini di primo livello nella pratica

    La distinzione dei domini di primo livello potrebbe sembrare puramente teorica, ma in realtà  serve ad inquadrare un fatto fondamentale nella gestione dei domini: ogni singola estensione, infatti, viene gestita da un mantainer distinto, che si occupa di definirne convenzioni per la registrazione, regole, durata delle registrazioni, obblighi da rispettare e così via. Ad esempio chi gestisce i domini .eu ha stabilito da anni che non sia consentito impostare un privacy WHOIS per occultare completamente i dati del registrante: questo genere di limitazione viene meno sui domini .com, ad esempio.

    Quando registriamo un dominio con una certa estensione, tramite l’hosting, non facciamo altro che andare a fare una richiesta direttamente al gestore dell’estensione, che verificate le condizioni idonee (il dominio è disponibile, il dominio contiene tutti caratteri ammessi nel nome, …) effettua la procedura di ammissione e pubblica il dominio, rendendolo disponibile mediante l’hosting web oppure il registrar al cliente che ne abbia fatto richiesta.

    Strumenti per i domini: DNS lookup, propagation e WHOIS

    Da un punto di vista più tecnico, un dominio nome.estensione può essere o meno preceduto dal prefisso www. (a seconda di come viene configurato dall’amministratore), può contenere o meno dei sottodomini (blog.nome.estensione, forum.nome.estensione,…) e viene gestito mediante un algoritmo distribuito che va sotto il nome di DNS (Domain Name System). I DNS mettono a disposizione, a loro volta, dei web service personalizzati per i domini allo scopo di verificare stato, accessibilità  a livello mondiale ed informazioni anagrafiche sui singoli domini.

    Record come quello appena visto sono comuni sulla quasi totalità  dei domini che consultiamo ed utilizziamo ogni giorno; le informazioni di cui sopra sono reperibili mediante appositi tool di DNS lookup (per controllare come sia configurato un DNS in caso di errori) e DNS propagation (per verificare se le modifiche che abbiamo fatto sono effettivamente attive).

    Ad ogni dominio internet sono associate delle informazioni di WHOIS (who is, ovvero in inglese “chi è”) che sono relative al nome del proprietario, al nome del supporto tecnico e / o amministrativo, a cui è possibile rivolgersi per configurazioni o informazioni specifiche sul dominio; questi dati sono pubblicamente interrogabili mediante query di WHOIS a patto che siano rese pubblicamente disponibili dal TLD del dominio, e non siano protette da servizi di privacy. Mediante i servizi di WHOIS si può quasi sempre, inoltre, verificare la data di scadenza di un dominio, sia al fine di ricordarci di rinnovarlo che a quello di verificare quando scade un nome che ci interessa e registrarlo a nostra volta (ammesso che ci siano le condizioni per farlo, ed il proprietario non abbia posto dei blocchi o non l’abbia nel frattempo rinnovato).

    In genere gli hosting web offrono, coi loro servizi condivisi, dedicati, cloud e VPS, gli idonei strumenti per gestire adeguatamente i domini, configurarli a piacere e collegarli ai contenuti (i dati ed i processi sui loro server).

    Struttura di un dominio

    Torniamo alla struttura generale di un dominio, considerando per semplicità  miosito.prova123, ed analizziamone le due parti separate dal punto.

    Il nome di dominio (in questo caso miosito) può essere una qualsiasi stringa di lettere e numeri; pertanto possono essere considerati, in fase di registrazione, nomi validi sia quelli caratterizzati da sole lettere (salvatore) che da soli numeri (1234) che da un mix di entrambe (salvatore1234). Il nome serve a caratterizzare il dominio, e a far capire all’utente la natura dei servizi o dei contenuti offerti. Di norma i nomi sono brandizzati, ovvero identificano un marchio che a sua volta offre i vari servizi (ad esempio Yahoo! offre un portale di news ed uno di posta elettronica sui vari sottodomini di terzo livello). Le regole perchè un nome di dominio sia accettabile per la registrazione possono essere definite diversamente a seconda dell’estensione o TLD. Inoltre è possibile registrare solo i nomi che non siano stati registrati da qualcun altro in precedenza, ovviamente.

    Il TLD (acronimo per Top Level Domain, e spiegato qui) è la parte del dominio che corrisponde all”estensione (nell’esempio prova123, un’estensione inesistente). Si tratta di un identificativo che può caratterizzare il dominio in vari modi: geograficamente (.it, .uk, .de, …) per tipologia (.org, .edu, .com,…) o – nel caso di nuovi TLD – per mercati cosiddetti verticali. Ad oggi esistono quasi 1000 TLD diversi dei tipi più diversi: per settore commerciale, per prodotto, per brand, per geografia, per settore professionale o per categoria di sito.

    Durata della registrazione di un dominio

    In genere chi gestisce un’estensione stabilisce anche la durata della registrazione, che tipicamente è annuale e può essere rinnovata anno dopo anno (non sono ammesse registrazioni in termini di giorni, nè oltre i 10 anni alla volta, di norma). Al momento della registrazione di un nome di dominio come ad esempio tuonome.org è necessario specificare:

    • anagrafica del proprietario, cioè a chi appartiene o è intestato il dominio;
    • anagrafica del gestore tecnico/amministratore che gestisce il dominio (e quindi il sito) lato tecnico;
    • se pubblicare o meno i dati anagrafici di cui sopra (servizio di WHOIS privacy);
    • se configurare eventuali servizi aggiuntivi.

    Quando si registra un dominio è indispensabile ricordare di rinnovarlo anno dopo anno: diversamente, dopo qualche tempo, rischieremmo di perderlo per sempre.

    (fonte, fonte)

  • Perchè i proprietari dei domini devono confermare l’email ogni anno?

    Perchè i proprietari dei domini devono confermare l’email ogni anno?

    Vi è arrivata una mail dal vostro servizio di hosting che richiede la conferma dei dati di registrazione del vostro dominio, in merito alle direttive imposte dall’ICANN? Nessun problema: le cose sono piuttosto semplici, in realtà , ed in molti casi non sarà  necessario fare nulla. Se avete acquisito il dominio da poco, oppure se avete cambiato residenza voi o la vostra azienda, sarà  necessario aggiornare l’anagrafica del dominio (WHOIS).

    Cos’è l’ICANN

    L’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) è il servizio di registrazione e coordinamento di tutti i nomi di dominio, e ciò avviene a livello mondiale ed in modo gerarchico; esso impone i protocolli, le procedure e le regole da seguire per la corretta gestione, registrazione e funzionamento dei domini internet. Per quanto poi, all’atto pratico, le regole specifiche per le singole estensioni siano regolamentate e gestite da sotto-enti. ad esempio per i dominio .it abbiamo il nostrano NIC (anagrafe dei dominio con estensione .it, per l’appunto) che ci occupa di tutte le procedure in merito.

    Cos’è la verifica dell’anagrafica del dominio

    Ogni dominio è registrato ad una persona o azienda, per cui include dati come ad esempio:

    • Nome e cognome di chi registra (o registrante);
    • Indirizzo, CAP, città  e nazione del registrante;
    • Contatti del supporto tecnico ed amministrativo (email e/o telefono).

    Tali dati (a meno che non siano attivi e abilitabili servizi di privacy) sono consultabili pubblicamente, in genere, mediante servizio WHOIS dei domini.

    Estensioni coinvolte

    La verifica dei dati, nel caso specifico, riguarda solo ed esclusivamente i domini con estensioni (TLD) seguenti:

    .com

    .net

    .org

    .info

    .biz

    .name

    Tutte le altre estensioni, ad oggi, non sono coinvolte.

    Come confermare i dati del dominio

    La regola dell’ICANN impone che ogni dominio, in genere, periodicamente debba essere confermato dal proprietario per eventuali modifiche ai dati di registrazione succitati. Quindi, in genere, se i dati anagrafici qui riportati risultano corretti non bisogna fare nulla e si può ignorare la mail. Se invece le informazioni non fossero corrette, in genere, è necessario contattare il proprio registrar o servizio di hosting presso cui abbiamo registrato il dominio e richiedere il cambio, mediante ticket o email.

    Perchè è necessario confermare i dati

    L’ICANN impone questa regola da qualche anno perché vuole tutelarsi da registrazioni con dati falsi: in base alle policy introdotte, infatti, fornire dati falsi per la registrazione del dominio può essere causa di una eventuale cancellazione del dominio. Motivo per cui è sempre necessario fornire dati reali ed aggiornati, ad esempio nel caso in cui l’intestatario sia cambiato a seguito di una cessione o del cambio del nome di dominio.