Per capire bene la portata di questo evento bisogna risalire al 2017: Edge, il browser ufficiale di Microsoft, aveva ufficialmente dismesso il funzionamento di Adobe Flash per qualsiasi sito web. Il famoso componente a sorgente chiuso, molto accattivante graficamente ma preda di attacchi informatici e virus di ogni genere, era quindi eseguibile solo mediante click dell’utente: eccezion fatta, il tutto, per alcuni siti messi in whitelist da Edge stesso. Tra questi siti figurava ad esempio un gran numero di siti con giochi in Flash, ma anche due domini di Facebook ed il sito di un salone di bellezza in Spagna.
La whitelist sarebbe dovuta essere di semplice transizione, ma nella realtà è successo un imprevisto: Google, col proprio team di ricerca, è stato in grado di individuare alcune vulnerabilità informatiche potenzialmente pericolose per chi usava quei siti, l’ha quindi comunicato a Microsoft che ha deciso, finalmente, di rimuovere le eccezioni dalla lista, facendo in modo che rimanesse in whitelist solo app.facebook.com e facebook.com.
Al di là dell’aspetto grafico e dell’interazione, infatti, questi componenti erano potenziali veicoli di virus: il loro uso andrebbe quindi limitato al minimo, e questo vale soprattutto per i siti (che andrebbero aggiornati in JS o altri linguaggi più sicuri) e per gli utenti finali (che ormai non possono quasi più vedere siti fatti in Flash: i siti di giochi in Flash andrebbero completamente rivoluzionati, in tal senso).
La patch su Edge è già messa in coda e dovrebbe aggiornare i browser degli utenti in questi giorni.
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