Aggiornato il: 17-10-2022 23:07
Non esiste una definizione unica ed universalmente accettata di dominio premium: di tutte quelle che ho trovato nessuna, in effetti, è riuscita a convincermi del tutto.
Se già sai cosa sono li trovi a questi indirizzi, tra gli altri:
- register
- domini premium .IT con mhbiz superiore a 300/400 (servizio offerto dal nostro sito);
- SEDO
- nidoma
- alverde
Da un certo punto di vista, un dominio di questo tipo è caratterizzato da un prezzo più alto della media, almeno 10 volte di più. Secondo HostingTalk ad esempio “vengono rimmessi sul mercato […] dai loro proprietari e possono essere acquistati ad un prezzo superiore rispetto alla comune registrazione“: perchè vengono rimessi sul mercato, viene da chiedersi?
Perchè i proprietari vogliono specularci, quindi il loro valore rischia in molti casi di essere inferiore a quello dichiarato (anche per il semplice fatto che, se rendessero da soli, non sarebbero certo messi in vendita). Di fatto, se il proprietario non sa che farsene o vuole liberarsene, bisognerebbe accertarsi che siano davvero di qualità : facendo una ricerca su archive.org, ad esempio, per capire qualcosa in più su quello che contenevano e come venivano usati. In questi casi, inoltre, la valutazione di indici numerici come PageRank, ranking di pagina o di sito, MozRank/Open Site Explorer e compagnia è di fatto quasi sempre fuorviante.
In molti casi, comunque, si tratta di mere speculazioni visto che il “presunto valore” in termini monetari viene gonfiato artificialmente mediante fake PageRank, e simili trucchetti che rendono di fatto complessa qualsiasi valutazione. Di fatto, comunque, i domini premium possiedono un elevato valore commerciale, e di fatto i vari registrar ed hosting provider tendono a specularci creando un fiorente mercato virtuale molto attivo anche nel nostro paese.
Leggi anche: Nuove estensioni di dominio specifiche per il mercato italiano
Caratteristiche dei domini premium sono, di solito, le seguenti:
- nome decisamente “appetibile” dal punto di vista commerciale;
- a volte si tratta di domini a chiave esatta;
- in altri sono invece nomi brandizzati;
- sono decisamente ambiti dagli operatori del settore;
- costano almeno 10 volte di più (stima orientativa) di quanto si possa spendere su una qualsiasi asta online di domini;
- non esiste alcun criterio univoco per identificarli;
- nonostante non manchino domini premium corti, sono spesso nomi brevi come numero di caratteri (la valutazione mhbiz “premia” tra l’altro i nomi corti sui lunghi, in effetti: si vedano qui i domini .IT scaduti, quelli con mhbiz più alto potrebbero essere potenzialmente premium);
- di norma contengono una singola parola chiave molto ambita e/o concorrenziale;
- sono registrati da molto tempo ;
- sono domini in parking dato che non vengono, in molti casi, utilizzati attivamente (questo, almeno in linea di massima, tende a diminuire il loro effettivo valore);
- tendono ad attirare traffico naturale, che è forse la loro caratteristica più rilevante e più difficile, di fatto, da verificare prima dell’acquisto.
Secondo una condivisa opinione, inoltre, i domini premium:
- sono quasi sempre facili da ricordare per l’utente;
- portano una discreta percentuale di traffico diretto (persone che digitano il nome di dominio direttamente, senza social o referrer o motori “intermediari”)
e tendono a non avere queste caratteristiche:
- trattini nel nome
- simboli non alfabetici nel nome
- keyword stuffing a qualsiasi livello
Non è vero, ad ogni modo, che generano sempre e comunque traffico in modo automatico (la “pacchia” è solo immaginaria, in effetti), perchè questo fenomeno è decisamente più complesso tant’è che l’ho analizzato in un articolo a parte. Scegliere un buon dominio premium, di fatto, significa avere una buona dose di intuito commerciale e riuscire a capire la qualità del dominio stesso sulla base delle informazioni reperibili pubblicamente (oppure chiedendo direttamente a chi vende il nome stesso).
Cos’è un dominio Premium, quindi? Premium è un modo per indicare che quel nome è molto appetibile commercialmente, quale che sia la motivazione. Di norma, inoltre, a validare la qualità del dominio vi è la valutazione orientativa del traffico/backlink in entrata sullo stesso.

Ingegnere per passione, consulente per necessità, docente di informatica; ho creato Trovalost.it e ho scritto quasi tutti i suoi contenuti. Ogni guida viene revisionata e aggiornata periodicamente. Per contatti clicca qui