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La teoria del flogisto (ormai abbandonata)

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Il termine “flogisto” si riferisce alla sostanza teorica proposta nella vecchia teoria del flogisto, un’ipotesi scientifica che circolava nel XVII e XVIII secolo. Secondo questa teoria, il flogisto era una sorta di sostanza immateriale che veniva ritenuta responsabile dei processi di combustione e ossidazione. Gli scienziati dell’epoca credevano che quando una sostanza bruciava, rilasciava il flogisto nell’ambiente, e questo spiegava fenomeni come il calore e la luce emessa durante la combustione.

Inoltre, si pensava che i materiali combustibili contenessero una quantità maggiore di flogisto, mentre quelli non combustibili ne contenessero meno. La teoria del flogisto è stata utilizzata nei secoli scorsi per spiegare fenomeni chimici e fisici dell’epoca, ma è stata successivamente superata e abbandonata con lo sviluppo della chimica moderna e la scoperta dell’ossidazione come spiegazione dei processi di combustione. La teoria del flogisto rappresenta un esempio storico di come il progresso scientifico e la scoperta di nuove evidenze possano portare a un cambio di paradigma e a una migliore comprensione dei fenomeni naturali.

Un esempio teorico – la teoria del flogisto è stata smentita dalla scienza negli anni successivi, come abbiamo detto – dell’applicazione della teoria del flogisto riguardava il processo di calcinazione del metallo.

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Storia del flogisto

La teoria del flogisto fu ampiamente utilizzata nel campo della chimica e della scienza nel XVII e XVIII secolo. La sua origine può essere attribuita al chimico tedesco Georg Ernst Stahl, che la propose nel 1697. La teoria del flogisto fu accettata e sviluppata da molti scienziati dell’epoca, tra cui Johann Joachim Becher e altri alchimisti e chimici del XVIII secolo.

Durante questo periodo, la teoria del flogisto fu utilizzata per spiegare diversi fenomeni chimici, tra cui:

  1. Combustione: Si credeva che durante la combustione, il materiale bruciante rilasciasse il flogisto nell’aria, spiegando la luce e il calore emessi nel processo.
  2. Calcificazione: Come spiegato nell’esempio precedente, la formazione di calce (ossido) da un metallo durante la calcinazione fu attribuita al rilascio del flogisto.
  3. Riduzione dei metalli: Il processo di riduzione dei minerali per ottenere i metalli era spiegato con l’assunzione che il metallo fosse privato del flogisto, diventando così il metallo puro.
  4. Respirazione: Anche il processo di respirazione fu interpretato attraverso la teoria del flogisto. Si credeva che gli esseri viventi assorbissero flogisto dall’aria durante la respirazione.

Tuttavia, verso la fine del XVIII secolo, iniziarono ad emergere nuove scoperte sperimentali che mettevano in discussione la teoria del flogisto. L’opera di Antoine Lavoisier, noto come il padre della chimica moderna, fu cruciale per la sconfitta definitiva della teoria del flogisto. Lavoisier dimostrò l’importanza dell’ossigeno nei processi di combustione e ossidazione e smentì l’esistenza del flogisto. La chimica moderna prese il sopravvento, e la teoria del flogisto fu abbandonata in favore di una comprensione più accurata dei fenomeni chimici.

Cosa diceva la teoria del flogisto

Secondo la teoria del flogisto, il metallo conteneva una certa quantità di flogisto. Quando il metallo veniva riscaldato in un forno o sottoposto al processo di calcinazione, si verificava un fenomeno interessante. Il metallo diventava arrugginito e si trasformava in una polvere fine nota come “calce” (che oggi sappiamo essere l’ossido del metallo).

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Gli scienziati dell’epoca spiegavano questo processo attribuendo la combustione del flogisto presente nel metallo. Pensavano che il metallo rilasciasse il flogisto durante la calcinazione, trasformandosi in calce. Quindi, l’osservazione del metallo che perdeva peso durante la calcinazione era interpretata come una prova del rilascio di flogisto.

Oggi sappiamo che il processo di calcinazione è in realtà una reazione chimica di ossidazione, in cui il metallo reagisce con l’ossigeno dell’aria per formare l’ossido metallico. Durante questa reazione, il metallo effettivamente guadagna ossigeno, il che spiega perché il peso aumenta anziché diminuire.

La scoperta dell’ossidazione come spiegazione dei processi di calcinazione e combustione ha contribuito a superare la teoria del flogisto e ha aperto la strada alla comprensione moderna della chimica e della reattività dei materiali.

Foto di copertina di Johnny Mckane: https://www.pexels.com/it-it/foto/fotografia-di-messa-a-fuoco-selettiva-del-nodo-in-acciaio-marrone-su-piastra-metallica-marrone-237974/

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