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Meglio un hosting Windows o uno con Linux: come scegliere


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I webmaster che approcciano al problema della scelta dell’hosting, in genere, sono costretti a valutar numerose offerte, tra le quali è spesso difficile riuscire ad individuare la scelta migliore. Alcune offerte commerciali danno la possibilità  di scegliere hosting con sistema operativo Linux oppure con sistema operativo Windows. C’è anche la possibilità  di disporre di server basati su distribuzioni Linux come FreeBSD o su sistema operativo Apple, ma si tratta di possibilità  non molto diffuse al giorno d’oggi.


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Molti webmaster mi chiedono spesso se sia meglio un hosting Linux o uno Windows, e la domanda spesso porta ad equivoci e fraintendimenti di vario genere; è meglio comprare un hosting Windows o Linux? Cercherò quindi di rispondere in modo esaustivo a questa domanda, mostrando le differenze tra l’uno e l’altro.

Non c’è una grossa differenza (di solito)

Come prima cosa, devo premettere che in linea di massima gli hosting con Linux e quelli con Windows sono quasi equivalenti: in alcuni casi, in altri termini, possono andare bene sia il primo che il secondo, mentre in altri più specifico è obbligatorio fare uso del sistema Microsoft o di quello basato su software open source.

Si tratta comunque di raccomandazioni che dipendono anche dalle scelte progettuali e di marketing di un’azienda, per cui un esperto del settore potrebbe tranquillamente trovare delle eccezioni alla regola. I due sistemi operativi Windows e Linux, in ambito hosting ma non solo, competono da sempre sotto vari punti di vista, e rimangono, comunque, due scelte pressochè esclusive, o l’una o l’altra, senza ulteriori possibilità . In molti casi, in mancanza di conoscenze più specifiche, la scelta di un hosting Linux è determinata da due fattori:

  1. il “sentito dire”, per cui si sceglie un hosting con Linux senza neanche saperlo, dato che non si hanno esigenze specifiche;
  2. le indicazioni dei sostenitori di Linux e del software open source, per quanto in misura diversa rispetto agli anni scorsi.

Criteri di base per la scelta di hosting Linux o Windows

In modo schematico si può, a questo punto, tenere conto delle seguenti regole pratiche; si tratta di semplici raccomandazioni che corrispondono a domande che mi hanno fatto in passato molto spesso, e a cui sono solito rispondere come indicato.

  1. Devi utilizzare un sito in WordPress? Scegli un hosting Linux
  2. Devi utilizzare Dreamweaver o altri editor visuali WYSIWYG per il tuo sito? Anche qui, puoi scegliere un hosting Linux
  3. Ti servono il linguaggio PHP, CGI, Python o Perl? Scegli, ancora una volta, un hosting Linux
  4. Hai bisogno dei database MySQL? Scegli un hosting Linux
  5. Hai bisogno della “combo” PHP MySQL Apache? Scegli un hosting Linux
  6. Hai bisogno dei linguaggi come ASP, ASP .NET? Scegli un hosting Windows
  7. Hai bisogno dei database come ASP, ASP .NET in accoppiata con PHP + MySQL? Scegli un hosting Windows
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Vediamo ora la questione da un punto di vista più generale e, se vogliamo, leggermente più tecnico.

Virtualizzazione in Linux

La tecnologia moderna permette di realizzare facilmente ambienti Linux che fanno girare sistemi operativi Windows al loro interno, e viceversa; tale implementazione è nota come virtualizzazione e viene facilitata da software molto popolari come Oracle VM VirtualBox. Si tratta di un software che permette l’esecuzione di macchine virtuali su architetture hardware x86, con supporto per tutti i sistemi operativi (Windows, macOS e Linux).

La virtualizzazione è in genere una buona scelta per i casi tecnologici più complessi, e questo soprattutto nel caso delle VPS cioè dei piani di hosting che permettono di installare un sistema operativo e configurarlo a dovere. Chiaro che in questo caso è necessario anzitutto capire cosa possa essere virtualizzato o meno: ad esempio va benissimo sfruttare la virtualizzazione per far funzionare software non disponibile da un sistema operativo all’altro, e questo vale anche nel caso in cui si debbano far girare software che consumano molta CPU o RAM. L’unica eccezione è data, nella pratica, dalla presenza di hardware specifico o proprietario, che potrebbe non funzionare correttamente se non in presenza di configurazioni ibride o comunque specifiche caso per caso.

Per l’interfacciamento del server con hardware specifico, la scelta di un hosting Windows potrebbe pertanto, in certi casi, rivelarsi preferibile.

Casi in cui l’hosting con Windows è obbligatorio

Quali potrebbero essere altri casi in cui l’hosting Windows è non solo preferibile ma addirittura obbligatorio? Un caso molto comune potrebbe essere quello della necessità  di far girare un sito web scritto in linguaggio .ASP, dato che su hosting Linux non c’è, oppure se avete delle buone ragioni per adottarlo (ad esempio commerciali, avete una licenza disponibile, l’azienda per cui lavorate vi obbliga a farlo ecc.). Qualsiasi sito web basato su ASP necessiterà  quindi di un hosting Windows based.

L’hosting con sistema operativo Linux va bene, quindi, per WordPress, Joomla!, Drupal, e molti altri; cosa che, a dire il vero, vale anche per i sistemi Windows, visto che sia Linux che Windows supportano Apache, MySQL e PHP (che sono i reali requisiti per questo genere di siti web). Stesso discorso vale quindi anche per altre tipologie di siti e portali, forum e blog, tenendo conto che ovviamente se un CMS richiede un modulo specifico che c’è solo in Windows o Linux allora saremo obbligati, in tal senso, ad utilizzare l’uno oppure l’altro. Ecco perchè ho parlato di sostanziale equivalenza, all’inizio, fermo restando i punti critici che ho appena finito di discutere.

Licenze Windows e Linux

Windows viene rilasciato, come saprete, come software proprietario sotto specifica End User License Agreement (EULA, cioè licenza commerciale), mentre Linux è possiede il vantaggio di essere software libero sotto licenza GPL (vedi i vari tipi di licenze open software).

Confronto ulteriore tra hosting Windows e hosting Linux

I sistemi operativi per server di hosting Windows e Linux, volendo elencare i punti in comune:

  • sono entrambe personalizzabili, dato che esistono soluzioni server sia per l’uno che per l’altro, entrambe possibilmente affette da problemi di sicurezza; e tanto per non dare troppo per scontato il luogo comune secondo cui l’hosting Linux sarebbe una camera stagna sicura a prescindere, una lista di problematiche e possibile falle sui sistemi cloud è stata da me elencata settimana scorsa. E, nota bene, la stessa è stata stilata – con tanto di possibili soluzioni – giusto dal gruppo di ricerca di Microsoft.
  • il prezzo e il supporto variano siano per distro Linux (a volte, come nel caso RedHat) che Windows; di fatto negli hosting che acquistiamo solitamente la problematica non si pone per nulla, dato che la scelta ricade su sistemi predefiniti che possiamo personalizzare solo quando acquistiamo almeno un VPS;
  • esiste in entrambi, tipicamente, un pannello per la gestione multi-sito alla cPanel o Plesk;
  • alcune distribuzioni Linux contengono di fatto software proprietario, e nel caso specifico degli hosting dedicati o più solitamente sui condivisi non permettono affatto all’utente di “fare quello che gli pare“, ma esistono soluzioni di sicurezza che sono gestite in modo diverso nell’uno e nell’altro.
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Prima di scegliere se acquistare un hosting Linux oppure Windows, quindi, bisogna prendere in considerazione i fattori che li caratterizzano e quali siano le nostre reali esigenze. Tanto per metterle nero su bianco, tipiche “reali esigenze” sono:

  • tipo di servizio che si vuole offrire: blog, portale, personalizzazione di un CMS, servizio web, mash up;
  • necessità  di avere determinati linguaggi o database a supporto;
  • esigenze specifiche di spazio o banda (in previsione).

Sono convinto – l’esperienza me lo conferma – che gli hosting Linux vadano quasi sempre bene alla maggioranza degli utilizzi, ma è bene inquadrare il discorso in modo più generale possibile.

Fonti: StackExchange, TheSiteWizard

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