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Da cosa può dipendere il “down” di un sito?

Quando un sito è “down”, il primo passo è di solito controllare se il problema riguarda solo il sito in questione o se è generalizzato e coinvolge più siti. Se il problema sembra essere limitato a un solo sito, è probabile che il problema sia sul lato del sito stesso. Se più siti sono inaccessibili, potrebbe trattarsi di un problema più ampio, come un’interruzione del servizio Internet o dei problemi con il proprio dispositivo o connessione.

Cause del down di un sito web

Un sito web può essere “down” o non funzionante per una varietà di motivi. Ecco alcuni dei motivi più comuni:

  1. Problemi del server: Il server su cui è ospitato il sito potrebbe essere inattivo o avere problemi tecnici. Ciò potrebbe essere dovuto a sovraccarico del server, errori hardware o software, manutenzione in corso o problemi di connettività.
  2. Problemi di connettività: Il problema potrebbe non essere con il server stesso, ma con la connessione Internet tra il server e gli utenti. Questo potrebbe essere causato da interruzioni nella rete Internet, guasti hardware sui percorsi di connessione o problemi con i provider di servizi Internet.
  3. Errore nel codice del sito: Il sito potrebbe contenere errori nel codice che lo rendono incapace di funzionare correttamente. Questi errori potrebbero essere causati da problemi di programmazione, aggiornamenti non riusciti o conflitti tra diversi componenti del sito.
  4. Attacchi informatici: Un sito potrebbe essere vittima di attacchi informatici, come attacchi di tipo DDoS (Distributed Denial of Service), che sovraccaricano il server con un enorme flusso di richieste, rendendo il sito inaccessibile agli utenti legittimi.
  5. Problemi di dominio o di registrazione: Problemi con il dominio del sito o con la registrazione del nome di dominio potrebbero causare l’inaccessibilità del sito agli utenti. Questo potrebbe essere dovuto alla scadenza del dominio, problemi di pagamento o modifiche non autorizzate alle impostazioni del dominio.
  6. Aggiornamenti del software: Se il sito esegue regolarmente aggiornamenti del software o del CMS (Content Management System) utilizzato, potrebbe essere temporaneamente inaccessibile durante il processo di aggiornamento.
  7. Errori dell’utente: In alcuni casi, il problema potrebbe essere causato da errori degli utenti, come l’inserimento di URL errati o la configurazione sbagliata del proprio dispositivo o browser.

Responsabilità dei servizi di hosting

Molti webmaster possono lamentare, nel tempo, il fatto che il proprio sito sia improvvisamente down per un qualsivoglia motivo: per comprendere al meglio questa situazione è necessario tenere conto di svariati aspetti tecnici, che non possono prescindere dalla comprensione della situazione. Che usiate Tophost, V-Hosting o Siteground cambia poco: le condizioni a cui vi vengono forniti i servizi dovete conoscerle, e il down può sempre capitare.

Non si tratta di voler difendere a priori i brand che offrono questi servizi, ma ho notato che nella maggioranza dei casi gli hosting, specie qualora abbiano numerosi clienti, tendono a non dare molta importanza ai singoli. Non potete aspettarvi assistenza tempestiva per 50 euro all’anno, per intenderi, anche perchè le condizioni d’uso di questi servizi (spesso molto simili tra di loro):

  1. non prevedono responsabilità  degli hoster per perdite eventuali di dati del sito;
  2. non prevedono responsabilità  degli hoster per disservizi legati a problematiche di rete, di DNS e via dicendo;

Tutto questo perchè tali servizi – giustamente, dal canto loro – tendono a tutelarsi al massimo, tant’è che alcuni vedono di cattivo occhio anche il fatto che ci siano clienti che, legittimamente, esprimono opinioni negative su forum e blog a tema. Se da un lato ci vorrebbe una maggiore passione per quello che si va (ed un pizzico in meno di cinismo), dall’altro molti webmaster dovrebbero decisamente essere meno sprovveduti.

Da che dipende un sito “down” o a terra / non funzionante

Prima di prendercela con l’hosting di turno per il down di un sito, pertanto, è consigliato (e spesso opportuno):

  1. verificare il corretto funzionamento della nostra connessione ad internet in generale, router incluso (sembra scontato a priori, mentre le cose succedono lo è molto meno)
  2. verificare se il sito funziona regolarmente mediante una connessione mobile (da smartphone, ad esempio) oppure con un provider di internet differente (dall’ufficio, da casa del vicino o di un conoscente);
  3. verificare che non sia presente sul vostro sito un ban automatico imposto dalla sicurezza di alcuni server (troppo “preoccupati”, in certi casi), e che mi è capitato una volta anche accedendo a cPanel oppure a FTP con FileZilla di essere bloccato nell’accesso, ad esempio dopo aver sbagliato la password un paio di volte.
  4. testare il sito su più browser, visto che soltanto alcuni mostrano esplicitamente la pagina di errore: se la pagina restituisce subito un codice, verificate il codice dell’errore stesso (i 404 ed i 500 tipicamente dipendono dai webmaster e da errori nel codice PHP del sito, ad esempio). Se la pagina impiega molto a caricare potrebbe trattarsi di un problema di connessione di rete, per cui verificare con attenzione sempre il punto 2.
  5. consultare i log del sito (se non sono disponibili, fateli abilitare o passare ad un hosting che ne consenta l’uso) e, se necessario, inviarli al provider per le necessarie verifiche dell’errore o del problema che vi è capitato.

Tutte cose legate all’uso che facciamo dei CMS, alla fine: solo dopo aver fatto le opportune considerazioni critiche e tecnologiche dovrebbe procedere a verificare le responsabilità  dell’hoster (cosa che faccio regolarmente mediante ticket al minimo sospetto, peraltro dopo qualche anno di esperienza nel settore in più). Nulla è automatico, non siate fraccomodi e vedrete che una maggiore lucidità  vi permetterà  di godere al massimo dei servizi che avete acquistato e, in certi casi, “inchiodare” le responsabilità  dei provider.

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